Netflix, profitti record dopo la stretta sulle password: 9,3 milioni di abbonati in più

Netflix ha ricominciato a crescere dopo aver impedito la condivisione delle password, ma nasconderà il numero di abbonati

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Netflix ha raggiunto il suo obiettivo con la stretta sulla condivisione delle password. L’azienda pioniera dello streaming ha aumentato i suoi abbonati di 9,3 milioni in tutto il mondo nel primo trimestre del 2024 appena concluso. Un risultato che è però stato seguito da un annuncio che ha causato una caduta del valore delle sue azioni in Borsa.

Netflix ha infatti dichiarato che dal 2025 non rivelerà più il numero dei suoi abbonati, statistica che fino ad oggi gli investitori avevano utilizzato per valutare la fiducia da riporre nei servizi di streaming. La decisione dell’azienda deriva sicuramente in parte dal fatto che le sue fonti di entrate si stanno differenziando. Dall’altra però, questo dato stava diventando scomodo.

Netflix cresce ancora: la stretta sulle password funziona

Dopo mesi di difficoltà dopo la pandemia, Netflix ha fatto registrare alcuni risultati incoraggianti. Durante il primo trimestre del 2024 gli abbonati della piattaforma di streaming più famosa al mondo sono cresciuti in tutto il pianeta di 9,3 milioni, un dato che non si vedeva da anni. Non si tratta però di un risultato ottenuto grazie all’espansione in nuovi mercati o a una maggiore penetrazione in quelli già maturi.

I nuovi abbonati che Netflix ha raccolto nei primi mesi dell’anno sono, in parte, artificiali. Non si tratta infatti il più delle volte di nuovi clienti, ma principalmente di persone che già utilizzavano la piattaforma condividendo con qualcuno il proprio account. Da diverso tempo infatti, Netflix ha effettuato una stretta sempre più rigida contro chi condivide la propria password con persone che non abitano nello stesso edificio.

In questo modo, ha ottenuto di costringere molte persone ad abbonarsi per non perdere i servizi ottenuti con la condivisione delle password. Un buon risultato quindi, che ha anche portato un aumento degli introiti, ma non una situazione che può svilupparsi in una crescita organica nel tempo. Questa è una delle ragioni per cui Netflix ha deciso di non comunicare più il numero dei propri abbonati a partire dal 2025.

Perché Netflix non vuole rivelare più il numero dei suoi abbonati

Il numero di abbonati e il suo ritmo di crescita è il dato a cui gli investitori del mondo dello streaming guardano con maggiore attenzione. Più di fatturati e utili, questo numero è ritenuto cruciale per tutte le piattaforme, in particolare per quelle, come Netflix, che non hanno un grande gruppo alle spalle e che sorreggono l’interezza delle proprie operazioni sui profitti derivanti dallo streaming stesso.

Si tratta però anche di un dato molto difficile da far crescere in maniera continua. Negli ultimi anni Netflix ha avuto difficoltà infatti ad aumentare il numero delle persone che pagano un abbonamento. Entrare in nuovi mercati è complesso, richiede l’acquisizione di diversi titoli per adattarsi al panorama culturale locale e, spesso, adattamenti e doppiaggi dei contenuti esteri. Anche una volta penetrato un mercato poi, questo ci mette molto poco tempo a diventare maturo. La crescita dei nuovi abbonati cala per stabilizzarsi nel giro di pochi anni.

La ragione per cui Netflix non diffonderà più al pubblico dal 2025 il numero dei propri abbonati, secondo l’azienda stessa, è che le origini dei ricavi si espanderanno oltre i semplici abbonamenti. In particolare, Netflix ha inserito la pubblicità in alcune delle sue offerte, sperando che entrare in questo business possa permetterle di distanziarsi dal numero di abbonati come dato indice della salute delle proprie operazioni.