Truffa streaming, Netflix e non solo: rischio svuota conto

La Polizia Postale mette in guardia dalle comunicazione provenienti da piattaforme streaming in questo periodo

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

La Polizia Postale ha attivo uno sportello informativo per i cittadini, al fine di tenerli sempre informati sui possibili rischi online. Giorno dopo giorno, il numero dei tentativi di truffe aumenta sempre più.

Queste si diversificano, cogliendo alla sprovvista tanto i cittadini meno abili nella comunicazione e navigazione web, quanto quelli più avvezzi. Lo Sportello per la sicurezza degli utenti del web è di grande utilità e si consiglia di consultarlo con frequenza. Di seguito riportiamo uno degli esempi di truffa più sfruttati al momento. Come detto, sono spesso colti alla sprovvista anche gli utenti più pratici, dal momento che si tenta di far leva bisogni, urgenze o rischi quotidiani. Nello specifico si parla di una truffa a tema streaming.

Attenzione alle mail Netflix e simili

I servizi streaming sono ormai parte integrante della nostra quotidianità. Da quelli gratuiti, come RaiPlay, a quelli a pagamento come Netflix, che domina il mercato italiano. Considerando come milioni di italiani facciano uso di tali piattaforme, è facile considerare normali delle mail provenienti da queste aziende.

Occorre però prestare enorme attenzione a tali comunicazioni. Potrebbero infatti provenire da soggetti malintenzionati. La Polizia Postale parla infatti in maniera specifica di false comunicazioni via e-mail.

Di recente si informa falsamente l’utente dell’imminente scadenza del proprio abbonamento a servizi streaming. Sono svariate le tipologie di truffa di questo genere, alcune delle quali con grafiche e loghi riprodotti quasi alla perfezione.

Si richiedono i dati d’accesso e della propria carta di credito, al fine di rinnovare l’abbonamento e prevenire la chiusura del proprio account. Si tenta dunque di generare il ben noto clima d’allarme, che spinge le persone ad agire d’istinto, nel minor tempo possibile, senza ragionare sulla credibilità della minaccia paventata.

In maniera alquanto semplice, dunque, i truffatori possono entrare in possesso dei dati privati delle carte di credito in proprio possesso. La vittima si ritroverà così degli addebiti altrui sul conto o, nel peggiore dei casi, quest’ultimo completamente svuotato.

Cosa fare

La prima cosa da ricordare è tenere a mente il fatto che piattaforme streaming, banche, Poste e non solo, non invitano i propri clienti a cliccare su link proposti via mail al fine di effettuare il login. Questo deve sempre avvenire tramite pagina separata, aperta in autonomia.

In questo modo si ha la certezza di ritrovarsi realmente sul sito che si intende raggiungere. Una lezione da memorizzare, che fa riferimento anche agli avvisi d’allarme via sms. I dati personali sono privati e devono essere tutelati a ogni costo. Al fine di evitare rischi e fraintendimenti, le società hanno da tempo escluso la possibilità di fornire link cliccabili. Al massimo le comunicazioni ricevute possono suggerire di accedere a una data piattaforma.

Si può quindi verificare lo stato dei propri abbonamenti tramite app o sito ufficiale di Netflix, Disney+, DAZN, Sky e non solo. Un discorso che vale, infine, anche per le comunicazioni d’avvertimento su truffe in atto.

Per quanto sembri assurdo, molti malintenzionati tentano di “difendere” da possibili truffe. Avvisano su accessi sospetti ma, in realtà, si mira soltanto a creare allarme e fornire su loro finte piattaforme i dati sensibili.