Sky Wifi, nasce la rete in fibra di Sky: costi, servizi e copertura

Per la società si tratta di un investimento da 230 milioni: si partirà dagli abbonati Sky, per poi estendere il servizio anche ai non clienti. I dettagli

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Redazione

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Sky si lancia nel mondo della telefonia in fibra. L’annuncio è giunto dall’amministratore delegato in Italia, Maximo Ibarra, in occasione della presentazione (rigorosamente virtuale) del nuovo progetto dell’azienda attiva nel settore televisivo. Una iniziativa per cui la società ha investito 230 milioni e ha assunto 270 persone, forte dell’esperienza Tlc di Comcast negli Stati Uniti e dell’esperimento del progetto Broadband in Gran Bretagna.

“Offriremo Sky Wifi anche ai non clienti Sky, ma in un secondo momento”, ha spiegato Ibarra. L’intenzione è quella di rivolgersi inizialmente agli oltre 5 milioni di utenti già abbonati. Il “secondo step” sarà invece “l’apertura a tutti, per far conoscere la nostra offerta di contenuti e connettività”, ha dichiarato.

Copertura

Sky Wifi approderà nell’immediato in 26 città italiane: tra queste, si contano Milano, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Venezia, Bari, Napoli, Palermo e Cagliari. Entro l’estate, ha spiegato invece Ibarra, l’intenzione è quella di coprire “la gran parte dei capoluoghi italiani e Roma, in 5 grandi quartieri” della capitale. 120 saranno le città raggiunte dal servizio, che si appoggia alla rete Open Fiber, o alla partnership con Fastweb dove quest’ultima non è presente.

Le caratteristiche del servizio

Ma quali saranno le caratteristiche di Sky Wifi? Innanzitutto, si tratta di una rete intelligente, capace di “adeguare e adattare la banda a seconda del traffico registrato, non solo in base ai diversi orari ma anche all’effettivo utilizzo”. Quindi, ci sarà un utilizzo minore di “snodi” lungo l’infrastruttura, che ne garantisce l’efficienza energetica. E ancora, la velocità potrà arrivare fino a 1 Gigabit in download e di 300 megabit in upload “su tutta la Penisola”, con tempi di latenza ridotti al minimo.

Si tratterà inoltre di un servizio “personalizzato”, ha poi spiegato Ibarra, in quanto lo Sky Wifi Hub, apparecchio che verrà fisicamente installato dagli utenti, funziona “con un algoritmo impara le esigenze di ogni singola abitazione, a seconda dell’utilizzo dei device ad esso collegato”. E grazie una semplice app sul telefono, sarà possibile gestire il servizio da remoto. Gli Sky Wifi Pod, infine, assicureranno la copertura di tutti gli ambienti per le abitazioni più ampie, amplificando il segnale.

Con il Covid più italiani connessi

Il progetto viene lanciato in un periodo in cui, a causa del lockdown, l’utilizzo di contenuti online da parte degli italiani è visibilmente aumentato. Secondo i dati riportati dall’ad di Sky in Italia, prima del Covid il 61% delle persone usufruiva di quei servizi. Durante la pandemia, invece tale cifra è arrivata al 75%, con punte dell’80%.

“Queste percentuali sono più alte per la base di clienti di Sky, costituita da persone già abituate al servizio e al digitale”, ha osservato Ibarra. E se lo scorso anno Sky registrava in media 36 milioni di download al mese, arrivando a 44 milioni prima della pandemia, “durante il lockdown abbiamo toccato punte di 66 milioni di download“. Questo significa che “la banda larga è diventata necessaria per svolgere tutti quei compiti che ora facciamo da casa”.