Eni vuole comprare Acea Energia, svolta per 1,2 milioni di clienti

Se l’operazione andasse in porto, Eni diventerebbe ancora più forte nel mercato retail e per i clienti si aprirebbe uno scenario con meno concorrenza e meno possibilità di scelta

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 5 Giugno 2025 09:37

Nella giornata di ieri Acea ha comunicato di aver ricevuto da Eni Plenitude un’offerta vincolante per l’acquisizione del 100% di Acea Energia. Acea Energia è la società del gruppo Acea (la multi-utility capitolina controllata al 51% dal Comune di Roma) che fornisce elettricità e gas a oltre 1,2 milioni di clienti. È considerata una realtà solida e affidabile, con una presenza storica soprattutto nel Centro Italia e una reputazione costruita su anni di servizio stabile e capillare.

Acea sta per avviare l’iter interno che porterà gli organi societari a valutare l’offerta ricevuta: si tratta ora di analizzare numeri, prospettive e possibili impatti prima di decidere se andare avanti oppure no.

La proposta vincolante di Eni Plenitude, la nota di Acea

Eni Plenitude (che un mese fa era pronta a vendere una percentuale ad Ares) è la controllata di Eni focalizzata su rinnovabili e forniture di luce e gas. Con l’offerta vincolante annunciata punta a rilevare l’intero capitale sociale di Acea Energia in un’unica soluzione. Chiaramente, vorrebbero mettere le mani su una base clienti già ben rodata (parliamo di oltre 1,2 milioni di utenze) e allargare così la fetta di mercato tra i fornitori retail. Acea ha confermato tutto con una nota ufficiale. Nel testo della nota si legge:

“Acea comunica di aver ricevuto da Eni Plenitude una offerta vincolante avente a oggetto l’intero capitale sociale della controllata Acea Energia S.p.A. (100% Acea). Acea avvierà quanto prima il relativo processo di valutazione, affinché i competenti organi possano assumere le determinazioni e decisioni del caso”.

L’offerta non indica un prezzo ufficiale. Secondo indiscrezioni citate da Il Sole 24 Ore, si tratta di alcune centinaia di milioni di euro, considerata l’ampiezza del business energetico ceduto. Se accettata, Plenitude integrerebbe nel proprio portafoglio i clienti di Acea Energia, ampliando la sua rete di forniture elettriche e di gas in Italia.

Perché Eni punta su Acea Energia e cosa cambierebbe per i clienti

Per Acea, disfarsi di Acea Energia significa fare ordine in casa. Vendere la controllata dedicata alla vendita di luce e gas significa liberare risorse e concentrare le forze su ciò che fa meglio: acqua, ambiente e infrastrutture.

Dall’altra parte, Eni fiuta l’occasione. Plenitude, il braccio energetico e verde del gruppo, ha già 10 milioni di clienti sparsi tra Italia ed Europa. Con l’acquisizione di Acea Energia, aggiungerebbe oltre un milione di utenti al suo portafoglio. E poi ci sono le colonnine: chi controlla la ricarica dei veicoli elettrici si ritaglia un posto in prima fila nel nuovo mercato della mobilità.

Ma c’è di più. Se l’operazione andasse in porto, gli equilibri nel mercato retail dell’energia cambierebbero. Plenitude si rafforzerebbe, e i concorrenti diretti avrebbero un colosso in più con cui fare i conti. Per i consumatori non è propriamente una bella notizia, meno concorrenza potrebbe voler dire meno offerte, meno sconti e meno margini per cambiare fornitore.

Acea ora deve leggere tra le righe e capire se vale la pena dire sì. Sul tavolo ci sono cifre importanti e una fetta di mercato che fa gola a molti.