IT-alert in 16 regioni: arriva questa notifica sul telefono, ecco cosa fare

Dal 12 settembre sono ripartiti gli IT-alert, gli avvisi del nuovo sistema pubblico di allerta nazionale che riceveremo ora come prova e a tendere in caso di emergenza

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

A partire da lunedì 12 settembre e nelle prossime settimane moltissimi di noi riceveranno sui propri telefoni cellulari un messaggio molto particolare. Niente panico, e soprattutto niente truffa. In giorni diversi a seconda delle varie regioni, sui nostri smartphone comparirà il cosiddetto test IT-alert, di cui qualcuno di voi probabilmente ha già sentito parlare, perché a migliaia di italiani è già arrivato negli scorsi mesi: è semplicemente un test, partito a giugno con le prime 5 sperimentazioni in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna.

Si tratta in pratica del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, attualmente in fase di sperimentazione, un modo per avvisare la popolazione in determinate situazioni, che farà suonare contemporaneamente i cellulari a una data ora di un dato giorno, emettendo un suono distintivo, diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati, quasi fastidioso, proprio per spingerci a notarlo e controllare il telefono. Da tenere in considerazione che la notifica del messaggio IT-alert su telefonini e smartphone dipende dal modello, dal sistema operativo e anche dalla versione installata.

Cosa sono gli IT-alert e quando vengono inviati

Ma proviamo a capire meglio cosa sono gli IT-alert. Sono un avviso, volendo semplificare al massimo, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Il servizio IT-alert, come previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, viene attivato in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti o in corso.

In prima battuta ci si è concentrati su alcune tipologie di eventi e non viene utilizzato in quelli a elevata incertezza, fortemente localizzati o con un margine assai breve di prevedibilità o di evoluzione. Quando sarà operativo, sarà impiegato per varie tipologie di rischio nel campo della protezione civile:

  • maremoto generato da un terremoto
  • collasso di una grande diga
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti alla cosiddetta direttiva Seveso
  • piogge intense.

Come funzionano gli IT-alert: chi li riceve e cosa fare

Come funzionano? Semplice: gli utenti che si trovano nell’area interessata ricevono un messaggio di testo, un SMS classico, accompagnato però da un suono ben riconoscibile e differente dalle classiche suonerie, che indicherà chi lo manda: IT-alert appunto.

In questa fase sperimentale, nel messaggio che riceveremo vedremo scritto:

“AVVISI DI EMERGENZA. IT-Alert. Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito http://www.it-alert.it e compila il questionario” (o stesso testo sarà anche in inglese).

Il messaggio IT-alert viene ricevuto da chi si trovi nella zona interessata, in questo caso dal test e a tendere dall’emergenza o dall’evento calamitoso, e abbia un cellulare attivo. In questa prima fase di test, è chiaro che l’obiettivo è far conoscere questo strumento a tutti, per questo agli utenti viene chiesto di compilare un questionario utile a migliorarlo.

Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici.

Cosa dobbiamo fare per essere sicuri di riceverlo correttamente, per la prova nella data stabilita e a tendere nel caso in cui fosse davvero necessario? Di fatto nulla.

Per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione. Anche nel caso in cui la voce IT-alert, presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza, dovesse essere disattivata, i messaggi sia durante i test sia quando il sistema sarà operativo arriveranno ugualmente sui telefonini poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.

Chi riceverà il messaggio dovrà soltanto leggerlo. Attenzione, però: visto che, al momento della ricezione, vengono bloccate temporaneamente tutte le altre funzionalità del cellulare, per riportarlo alla normalità bisogna cliccare sulla notifica per confermare la ricezione.

Il questionario da compilare: cosa sapere

Verrà anche richiesto di compilare un questionario con alcune semplici domande cui rispondere per migliorare il servizio. Nella fase di test, dopo aver ricevuto il messaggio, il cittadino potrà quindi compilare il questionario disponibile al link in esso contenuto.

Come ricordano la Protezione civile e le istituzioni, è molto importante che tutti quanti lo compiliamo. Può compilarlo – e anzi è caldamente invitato a farlo – anche chi dovesse accorgersi di non aver ricevuto il messaggio o l’avesse ricevuto pur trovandosi in territori confinanti con la regione interessata dall’evento.

Cose utili da sapere

Non serve scaricare nessuna app, né registrarsi da alcuna parte, e non è nemmeno necessario avere credito residuo sul telefono: la notifica si riceve comunque. Bisogna però che il telefono sia acceso e che ci sia campo.

A regime, in base alla tipologia e all’implementazione, si potranno ricevere gli IT-alert sullo smartwatch e sul tablet, ma solo se collegati al dispositivo principale o se dotati di una micro sim. Non si può invece ricevere su pc.

Potreste ricevere il messaggio in ritardo, ad esempio se stavate utilizzando la modalità aereo sul telefono o il dispositivo era spento, o semplicemente se eravate temporaneamente fuori dall’area interessata e vi siete entrati dopo poco.

Se durante la fase di test ricevete il messaggio mentre siete alla guida, se c’è qualcuno con voi chiedete a lui/lei di visualizzare il messaggio. Nel caso, invece, in cui siate soli, non fate nulla: quando vi sarà possibile fermatevi in sicurezza e confermate la ricezione cliccando sul messaggio. In futuro, basterà accendere un canale radio per seguire le indicazioni fornite per mettervi al sicuro.

IT-alert non ci avvisa sulle condizioni meteo della nostra città. Per le allerte meteorologiche, idrauliche e idrogeologiche di protezione civile – le famose allerte gialle, arancioni e rosse – è possibile consultare già da anni i bollettini emessi quotidianamente dal Sistema di allertamento nazionale e disponibili sul sito e sui siti web regionali.

Come sono andati i test in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia

Nei test di rodaggio che si sono susseguiti tra fine giugno e inizio luglio 2023 in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna sono stati ben 792.611 i questionari compilati a seguito delle attività dei primi5 test di IT-alert. Il 90% di coloro che ha compilato il form ha dichiarato di aver ricevuto il messaggio di prova, solo il 10% ha indicato di non averlo ricevuto anche se si trovava nella regione interessata dal test, nel giorno e nell’ora indicati.

Tra coloro che hanno ricevuto il messaggio, il 97% ha risposto di averlo trovato chiaro. Sempre rispetto al totale di chi ha indicato di aver ricevuto correttamente il messaggio, l’84% ha dichiarato di non aver avuto difficoltà nell’interagire con la notifica di IT-Alert.

Il 16% ha segnalato come principale difficoltà riscontrata quella dovuta al fatto che il messaggio scompare dopo la visualizzazione. Da qui ricaviamo un utilissimo consiglio: quando visualizziamo il messaggio, cerchiamo di memorizzare bene cosa c’è scritto. A tendere comunque, in base al dispositivo e alla versione del sistema operativo che possiedi, il messaggio IT-alert dovrebbe rimanere registrato nell’elenco delle notifiche degli avvisi di emergenza e può essere ricercato sui dispositivi scrivendo “avvisi di emergenza o alert”.

Nonostante l’86% dei partecipanti abbia confermato di aver sentito parlare di IT-alert nei giorni precedenti le attività di sperimentazione, soprattutto su media e internet, una sensazione di spavento nel momento della ricezione del messaggio è stata comunque segnalata dal 20%, mentre il 15% si è detto sorpreso. Alla domanda “Hai compreso subito che si trattava di un messaggio istituzionale?” il 59% ha risposto positivamente, mentre una buona parte di coloro che hanno compilato il questionario ha dichiarato di aver pensato che potesse trattarsi di un virus o di una truffa.

Cosa succede dunque a partire da lunedì 12 settembre? Ogni telefono cellulare connesso alle reti degli operatori di telefonia riceverà il messaggio IT-alert: come visto, non è necessario iscriversi né scaricare nessuna app, e il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti.

E la privacy?

Per chi teme per la propria privacy, niente paura: smentita la bufala in circolazione, è importante puntualizzare che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato, raccolto, archiviato, consultato, ecc., dal Dipartimento della Protezione civile e dall’operatore telefonico di riferimento.

Infatti, i messaggi IT-alert viaggiano attraverso il sistema di cell-broadcast, che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi indistintamente e impersonalmente a chiunque si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio. Il sistema è unidirezionale, cioè dall’operatore telefonico al dispositivo, e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno dai cellulari raggiunti. Per questi motivi il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema.

Superata la fase di sperimentazione, IT-alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. Quando sarà operativo, per determinati eventi emergenziali, il Servizio Nazionale della protezione civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione. L’obiettivo è fare in modo che le prime informazioni su quanto sta accadendo, sulle possibili situazioni di pericolo e su cosa fare e come comportarsi arrivino a tutti il più velocemente possibile.

Le date degli IT-alert a settembre e ottobre

Da martedì 12 settembre 2023 ripartono le attività di test di IT-alert. Ecco il calendario delle date al momento previste:

  • lunedì 12 settembre: Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche
  • giovedì 14 settembre: Piemonte, Puglia e Umbria
  • martedì 19 settembre: Basilicata, Lombardia e Molise
  • giovedì 21 settembre: Lazio, Valle d’Aosta e Veneto
  • martedì 26 settembre: Abruzzo e Provincia Autonoma di Trento
  • mercoledì 27 settembre: Lazio e Liguria
  • venerdì 13 ottobre: Provincia Autonoma di Bolzano

Intorno alle ore 12 del giorno definito, come visto, i cellulari, accesi e con connessione telefonica, di coloro che si troveranno nell’area coinvolta riceveranno la notifica IT-alert.