Inaugurata in Italia la più grande vertical farm d’Europa

Il nuovo impianto produrrà Petali, una linea esclusiva di ortaggi a foglia, pronti per il consumo e le prime consegne per la gdo sono previste per questo Natale

Foto di Matteo Paolini

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

A Verolanuova, in provincia di Brescia, è stata inaugurata la Vertical Farm più grande d’Europa. Il sito produttivo di Kilometro Verde, una startup innovativa che opera nel Vertical Farming, coltiverà un rivoluzionario prodotto, Petali, linea esclusiva di insalata pronta al consumo.

La Vertical Farm è un complesso indoor dove le colture crescono in verticale in strutture chiuse in un habitat controllato, senza l’impiego di fitofarmaci. Totalmente automatizzata, si basa sulla coltura idroponica, un metodo che fa leva su valori quali sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente, etica e salubrità.

Cos’è una vertical farm

Una vertical farm, o fattoria verticale, è una struttura in cui le colture vengono coltivate in strati sovrapposti, sfruttando lo spazio in altezza. Si tratta di un concetto moderno di agricoltura, che spesso si avvale di tecniche di coltivazione in ambiente controllato (CEA), come l’idroponica, l’acquaponica e l’aeroponica. Queste tecniche permettono di ottimizzare la crescita delle piante, senza usare il suolo e con un minor consumo di acqua e fertilizzanti.

Quando sono nate le vertical farm

L’idea di coltivare le piante in verticale non è nuova: già nel 1915, il botanico americano Gilbert Ellis Bailey propose il termine “fattoria aerea” per descrivere la possibilità di usare grattacieli per produrre cibo. Tuttavia, il termine “vertical farming” fu coniato solo nel 1999 dal microbiologo Dickson Despommier, che lo diffuse attraverso il suo libro “The Vertical Farm: Feeding the World in the 21st Century” e il suo sito web. Da allora, il concetto di vertical farm ha suscitato l’interesse di molti ricercatori, imprenditori e istituzioni, che hanno realizzato diversi progetti e prototipi in varie parti del mondo.

Quali sono i vantaggi delle vertical farm

Le vertical farm offrono diversi vantaggi rispetto all’agricoltura tradizionale, sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale. Alcuni di questi vantaggi sono:

  • Riduzione dell’uso del suolo: le vertical farm permettono di coltivare più cibo in meno spazio, risparmiando terreno agricolo e preservando la biodiversità
  • Riduzione dell’uso dell’acqua: le vertical farm utilizzano sistemi di irrigazione a circuito chiuso, che riciclano l’acqua e ne riducono lo spreco
  • Riduzione dell’uso dei pesticidi: le vertical farm sono ambienti protetti, in cui l’aria viene filtrata e i parassiti sono esclusi. Questo elimina la necessità di usare sostanze chimiche nocive per le piante e per la salute umana
  • Riduzione delle emissioni di gas serra: le vertical farm riducono il trasporto dei prodotti agricoli, che è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico. Inoltre, alcune vertical farm usano fonti di energia rinnovabile, come il solare o l’eolico, per alimentare i loro sistemi
  • Aumento della produzione e della qualità: le vertical farm consentono di coltivare diverse specie vegetali in qualsiasi stagione e clima, grazie al controllo delle condizioni ambientali. Questo aumenta la resa e la qualità dei prodotti, che sono più freschi, nutrienti e sicuri
  • Aumento della sicurezza alimentare: le vertical farm possono fornire cibo a km zero anche nelle aree urbane o in quelle dove l’agricoltura tradizionale è difficile o impossibile. Questo contribuisce a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a garantire l’accesso al cibo per tutti

Come funzionano le vertical farm

Le vertical farm possono essere realizzate in diversi modi, a seconda delle tecniche di coltivazione usate e delle strutture disponibili. Alcune tipologie di vertical farm sono:

  • Vertical farm in magazzini o container: si tratta di spazi chiusi e isolati, in cui le piante vengono coltivate su scaffali o moduli impilati. L’illuminazione è fornita da lampade LED, che simulano la luce solare e ne regolano lo spettro. L’irrigazione è gestita da sistemi automatizzati, che dosano l’acqua e i nutrienti necessari alle piante. Il clima è controllato da sensori e ventilatori, che mantengono la temperatura, l’umidità e il livello di CO2 ottimali
  • Vertical farm in serre o edifici trasparenti: si tratta di spazi aperti e luminosi, in cui le piante vengono coltivate su pareti o tetti verticali. L’illuminazione è fornita dalla luce naturale, che viene integrata da lampade LED quando necessario. L’irrigazione è gestita da sistemi a goccia o a nebbia, che riducono il consumo di acqua. Il clima è controllato da sistemi di riscaldamento o raffreddamento, che adattano la temperatura alle stagioni
  • Vertical farm in grattacieli o edifici misti: si tratta di spazi multifunzionali, in cui le piante vengono coltivate in piani o balconi verticali. L’illuminazione è fornita da una combinazione di luce naturale e artificiale, che viene regolata in base alle esigenze delle piante. L’irrigazione è gestita da sistemi idroponici o acquaponici, che usano l’acqua riciclata dagli edifici stessi. Il clima è controllato da sistemi intelligenti, che monitorano le condizioni ambientali e le modificano se necessario

Agricoltura sostenibile e innovativa

Le vertical farm sono una soluzione innovativa e sostenibile per l’agricoltura del futuro. Esse permettono di produrre cibo in modo efficiente e sicuro, rispettando l’ambiente e le persone. Le vertical farm sono ancora in fase di sviluppo e sperimentazione, ma hanno già dimostrato il loro potenziale e la loro fattibilità. In Italia, esistono diversi progetti e consorzi che si occupano di vertical farming, come il progetto PRIN VFarm (Sustainable Vertical Farming), che ha lo scopo di facilitare un rapido sviluppo del vertical farming in Italia attraverso ricerca interdisciplinare.

Kilometro Verde la verticale Farm per un futuro sostenibile

Questa è la filosofia produttiva di Kilometro Verde, una startup fondata nel 2021 a Manerbio da Giuseppe Battagliola, un noto imprenditore nel settore ortofrutticolo. Il vertical farming consente di coltivare in modo efficiente, riducendo il consumo di acqua, portando il concetto del “km zero” nelle aree urbane, recuperando terreni inutilizzati e, infine, accorciando la filiera distributiva entro un raggio massimo di 100 km.

Petali: l’insalata pronta al consumo coltivata in verticale

Nella fattoria verticale di Verolanuova, prenderà vita una straordinaria varietà di ortaggi a foglia pronti al consumo conosciuti come “Petali”. Queste varietà rappresentano il risultato di numerosi anni di ricerca mirata a sviluppare piante adatte a questa forma innovativa di coltivazione. Si tratta delle teen leaf, insalate di calibro medio caratterizzate da foglie più spesse, asciutte, consistenti e dalla sorprendente croccantezza.

Un aspetto rilevante di questo prodotto è che non richiede alcun lavaggio, evitando così i danni meccanici che potrebbero derivare da questa operazione. Il confezionamento avviene immediatamente dopo il taglio, garantendo che il prodotto mantenga freschezza e qualità per un periodo più prolungato, migliorando la sua shelf life, ossia la durata sullo scaffale.