Monte dei Paschi venduta: ci saranno conseguenze per i clienti? Cosa cambia

L'Italia vende il 25% del capitale di Monte Paschi per circa 920 milioni di euro: cosa cambia per i clienti e quali sono le conseguenze?

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

L’Italia ha venduto il 25% del capitale di Monte Paschi per circa 920 milioni di euro. Come confermato dal Ministero dell’Economia, il Tesoro ha collocato le azioni attraverso un book building accelerato, facendo scendere la sua partecipazione pubblica al 39,23%, una quota minore rispetto alla partecipazione di maggioranza precedente, pari al 64,23%.

Lunedì 20 novembre, due anni dopo il primo tentativo fallito, i piani di privatizzazione della banca hanno registrato uno status di avanzamento. Ma cosa comporta tutto questo? Per i clienti ci saranno conseguenze?

Monte Dei Paschi, azioni in calo dopo la vendita

Il primo effetto della vendita è stato un calo delle azioni. All’apertura dei mercati, martedì 22 novembre, le azioni Monte dei Paschi hanno registrato nello specifico sono state scambiate a a 2,91 euro, registrando un calo del 5,3%.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, lunedì aveva dichiarato di aver collocato 314,9 milioni di azioni a 2,92 euro ciascuna attraverso un book building accelerato riservato a investitori istituzionali italiani e stranieri, nel tentativo appunto di riprivatizzare la banca. Sempre il MEF poi, come riportato in una nota stampa, ha concordato con i Joint Global Coordinator e i Joint Bookrunners di non vendere ulteriori azioni di MPS per un periodo di 90 giorni, in modo da assicurare una tregua per il mercato.

A seguito dell’Operazione, la partecipazione detenuta dal MEF diminuirà dal 64,23% al 39,23% del capitale sociale. Nonostante la cessione, lo Stato rimane l’azionista principale di Monte Paschi, ma questa vendita strategica fa parte degli sforzi continui dell’Italia per ristrutturare i propri investimenti nel settore bancario, dopo un lungo periodo di sfide finanziarie e salvataggi che hanno colpito Banca Monte dei Paschi di Siena e coinvolto le finanze del Tesoro. La mossa cioè è vista come un tentativo di recuperare parte degli aiuti di Stato forniti alla banca e di promuovere una maggiore fiducia del mercato nella stabilità dell’istituto.

C’è da dire, infatti, che le azioni della banca hanno registrato un forte rialzo dei prezzi negli ultimi sei mesi, con un rendimento totale del prezzo a sei mesi del 42,46% e un rendimento totale da inizio anno del 58,47%. Questo andamento positivo della performance azionaria, nonostante il recente leggero calo seguito alla vendita delle quote, potrebbe segnalare un recupero di fiducia tra gli investitori.

Ci saranno conseguenze per i clienti?

Una volta fatte le analisi di mercato, per lo più tecniche e di interesse per gli investitori, i clienti della banca potrebbero chiedersi quali conseguenze comporta per loro questa vendita e cosa cambia di fatto.

Dai dati che ci ha fornito Maurizio Montigiani, di Associazione dipendenti – azionisti del MPS, la banca Monte dei Paschi di Siena ha oggi 1263 filiali ed entro l’anno ne chiuderà altre 49. Fanno parte del “Gruppo Montepaschi”, nello specifico:

  • Banca Agricola Mantovana.
  • Banca Antonveneta.
  • Banca del Salento.
  • Banca Nazionale dell’Agricoltura.
  • Banca Popolare della Marsica.
  • Banca Popolare di Bisceglie.
  • Banca Toscana.

Ebbene, chiariamo subito che trattandosi di una vendita del pacchetto azionario, l’operazione non avrà effetti sui titolari dei conti corrente presso Monte dei Paschi. Lo stesso vale per chi ha stilato un mutuo con la banca.

Nulla cambia infine per chi ha polizze assicurative, fondi di investimento o obbligazioni targati Monte Paschi. I prodotti e le condizioni restano le stesse per i clienti, poiché si tratta di operazioni che non implicano modifiche o cambi di rotta contrattuali in questo senso.

Quanto ha perso lo Stato

Non si può dire che non ci siano state conseguenze invece per le casse statali e – quindi – sui contribuenti.

Lo Stato italiano nel 2017 ha investito in Monte dei Paschi di Siena circa 7 miliardi di euro. Secondo il sito della banca, a seguito di un aumento di capitale di 8,3 miliardi di euro, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è diventato l’azionista di maggioranza di MPS proprio in quell’anno.

Da questa prima vendita, avvenuta lunedì 20 novembre, l’Italia ha invece incassato 920 milioni di euro e, come riportato da Altroconsumo, se dovesse vendere allo stesso prezzo il pacchetto di azioni rimanente incasserebbe all’incirca altri 1,5 miliardi di euro. L’incasso complessivo sarebbe quindi circa 2,4 miliardi di euro, per una perdita netta pari a 4,6 miliardi di euro per le casse erariali.

C’è da dire, però, che la situazione della banca è comunque migliorata. Secondo i dati resi noti da Altroconsumo: “L’indicatore di solidità CET1, stando agli ultimi dati trimestrali, sfiora il 17% – tra i più elevati tra le banche con caratteristiche simili – e il peso dei crediti con difficoltà di recupero (i cosiddetti crediti “deteriorati”) è sceso al 2,2% del totale dei prestiti concessi rispetto a circa il 9% di solo circa 4 anni fa (valori al netto delle svalutazioni sui valori attesi di rimborso già fatte dalla banca)”.

Tuttavia, gravano ancora sulla banca poco meno di 3 miliardi di rischi legali (su un valore di mercato complessivo della banca in Borsa di circa 3,6 miliardi al momento).

Conviene investire in azioni Monte Paschi?

L’analisi di Altroconsumo, pubblicata martedì 22 novembre, il giorno dopo la vendita, è interessante soprattutto perché si concentra anche sui possibili vantaggi per gli azionisti. Insomma, quello che fa è provare a rispondere alla domanda: conviene investire in azioni Monte Paschi?

Con lo Stato italiano costretto a vendere le azioni sul mercato, riconoscendo uno sconto sul prezzo di Borsa ai compratori, le azioni Monte Paschi in Borsa hanno perso il primo giorno circa il 7%. Se i pacchetti di azioni continueranno a essere venduti in questo modo, quindi, potrebbero esserci ulteriori oscillazioni al ribasso di questo tipo.

Inoltre, per quanto abbia dimostrato di aver migliorato la qualità della propria clientela, “un possibile ulteriore rallentamento economico nel Paese non potrebbe che condizionare l’andamento dei conti di Monte Paschi (come accadrebbe, comunque, in generale per i conti di tutte le altre banche)”, specifica il report.

Quindi che vuol dire? Che di fatto si rischia di guadagnare non molto investendo in azioni Monte Paschi, con in più il rischio che le stesse restino molto ballerine, esponendo ad oscillazioni notevoli.

È vero che le banche italiane hanno mostrato una resilienza e una forza sorprendente in questi mesi, tuttavia, è consigliato rimanere prudenti sul futuro. In generale agli investitori che non vogliono rischiare non è raccomandato per questo motivo avere azioni bancarie italiane in portafoglio.