Mourinho fa tremare la Roma: ha l’accordo col calcio arabo

Accordo triennale per lo Special One con gli arabi del Mahd Sports Academy: ecco cosa farà il portoghese e perché la Roma "trema" dopo l'ingaggio saudita

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il mondo del calcio ha ormai fatto l’abitudine ai milioni arabi, con le società saudite che si sono prese la scena sul mercato influenzando, e non di poco, la sessione di questa rovente estate del pallone. Dopo aver ingaggiato Cristiano Ronaldo dopo il Mondiale in Qatar, la Saudi Pro League si è presa campioni come Benzema, Kante, Kouilibaly, Milinkovic-Savic e corteggiato anche Mbappé, che però non si è lasciato tentare dai milioni arabi in attesa del Real Madrid.

Sauditi che hanno bussato tante volte anche alle porte della Serie A, con diverse proposte giunte a tanti big del nostro campionato. E l’ultimo a essere contattato è stato José Mourinho, che con l’Arabia ha appena firmato un accordo triennale che fa “tremare” la Roma.

L’accordo con l’Arabia

Dopo essere stato corteggiato a lungo dal Psg, ma anche con possibili voci che lo vedevano vicino ad allenare il Brasile (scelta poi ricaduta su Ancelotti), José Mourinho è stato confermato sulla panchina della Roma per la stagione che verrà. Ma è il futuro dello Special One che tiene tutti col fiato sospeso, con i giallorossi che sanno bene quanto mercato c’è per il tecnico lusitano. E intanto, mentre il calcio arabo si evolve ed è pronto a nuove frontiere, l’allenatore avrà un ruolo fondamentale.

Sì, perché Mou è stato scelto dal principe Mohammed bin Salman in persona come nuovo membro del consiglio di amministrazione della Mahd Sports Academy, accademia saudita che ha l’obiettivo di scoprire e valorizzare nuovi talenti per  creare una nuova generazione di campioni. Lo Special One entra a far parte del Cda, con carica triennale, presieduto dal ministro saudita dello sport, il principe Abdulaziz bin Turki al-Faisal, e collaborerà con l’ambasciatore saudita negli Stati Uniti, la principessa Reema bint Bandar, l’ex calciatore Ioan Lupescu, Abdulaziz Ahmad Baeshen e Maha bint Ahmed Al-Juffali.

Una decisione, quella di Mou, che non ha quindi nulla a che fare con le decisioni sul futuro in panchina che, almeno per il momento, è a tinte giallorosse.

E intanto tensioni alla Roma

Le vie del pallone e del mercato, però, sono infinite e da un giorno all’altro può cambiare tutto. Sì, perché Mourinho e la Roma stanno preparando la nuova stagione, ma i primi passi non sono stati dei migliori. Dal ritiro, infatti, emerge un senso di insoddisfazione del portoghese, con la campagna acquisti che ha lasciato il tecnico con l’amaro in bocca.

Sono arrivati 4 giocatori, tutti a parametro zero, ma Mou vorrebbe un attaccante che, sfumato Scamacca, lo Special One ha rintracciato in Morata. Ma i paletti della Uefa e del Fair Play Finanziario bloccano le manovre giallorosse che per comprare devono cedere.

Una situazione che al portoghese non piace, tanto da essere entrato in conflitto con Tiago Pinto, ds dei giallorossi. E secondo quanto trapela la situazione sarebbe di quelle roventi, con l’allenatore e il dirigente in conflitto su tutto. In casa Roma, dunque, il giocattolo scricchiola e dopo il successo in Conference e la finale di Europa League persa col Siviglia potrebbe esserci aria di cambiamento già nei prossimi mesi. Con entrambi in scadenza nel 2024, dunque, non è escluso un clamoroso ribaltone a fine stagione.