Lo stipendio di cui una persona ha bisogno per vivere nelle maggiori città italiane

Quanto bisogna guadagnare per vivere bene in Italia? Una panoramica su studi scientifici fatti, correlati alla spesa media necessaria per vivere nelle maggiori città italiane

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

La ricerca del benessere è un obiettivo condiviso da molti, ma quanto costa vivere bene in Italia? Sicuramente una buona situazione economica contribuisce notevolmente alla qualità della vita, alleviando molte preoccupazioni quotidiane.

È innegabile che esista un ampio ventaglio di attività che non richiedono denaro e che possono portare grande soddisfazione. Ma, in un mondo in cui le spese alimentari, le bollette, il mutuo o l’affitto, le necessità dei figli e le cure mediche richiedono una certa disponibilità economica, il denaro è essenziale.

Quanto costa vivere in Italia ogni mese?

Secondo un’indagine condotta da borsaefinanza.it nel gennaio 2023, il costo della vita per una persona single varia tra i 1,200 e i 1,700 euro netti al mese, inclusi affitto o mutuo, bollette, spesa alimentare, e alcune attività per il tempo libero. Questi sono dati interessanti da approfondire se considerata anche la soglia di povertà, che coinvolge quasi 6 milioni di persone.

Le spese di un single, si sa, tendono ad essere più elevate rispetto a quelle di un nucleo familiare. Ad esempio, il costo del mutuo, che grava interamente sulle spalle di un single, può essere condiviso tra due coniugi in una famiglia.

Quanti soldi servono per vivere bene in Italia?

Per una coppia con due figli, le stime indicano che per vivere bene in Italia si dovrebbero guadagnare circa 3,000-3,500 euro al mese per famiglia. Questo calcolo tiene conto di una serie di fattori, inclusi beni e servizi considerati essenziali per il benessere di un nucleo familiare.

Ad esempio, si considera importante avere un’abitazione con una camera da letto personale per ogni figlio di genere diverso di età superiore ai 6 anni, e due settimane di vacanze all’anno.

Le spese legate al cibo, all’abbigliamento, all’igiene e alla cura personale sono ovviamente incluse. Tuttavia, sono considerate vitali anche le occasioni da trascorrere con gli amici, come la possibilità di offrire regali e organizzare incontri sociali a casa propria.

Quanti soldi servono per essere felici?

Gli economisti, tra cui alcuni insigniti del Premio Nobel, si sono dedicati a studi approfonditi e indagini mirate, sperando di tracciare una mappa precisa della felicità finanziaria. Ma quanto costa davvero essere felici?

Sebbene sia ormai ampiamente accettato che il denaro non sia l’unico motore della felicità, gli studi indicano che una certa abbondanza economica può svolgere un ruolo significativo nel nostro benessere emotivo. La disponibilità di risorse finanziarie non solo ci consente di soddisfare i bisogni primari, ma anche di perseguire passioni, sogni e ambizioni.

Secondo il professore Jan-Emmanuel De Neve dell’Università di Oxford, il punto di sazietà per l’esperienza di emozioni positive si colloca tra le 100,000 e le sterline 120,000 all’anno (che equivalgono a circa 115,000 – 139,000 euro). Altri studi hanno indicato che la soglia massima di benessere percepito si situa intorno al mezzo milione di euro. Questi numeri sono veramente lontani anni luce dalla media italiana e questa sembra essere per lo più una speculazione puramente scientifica difficilmente riproducibile nella realtà.

La ricerca internazionale ha rivelato che la quantità ideale di denaro per una vita soddisfacente varia notevolmente da Paese a Paese. In media, si stima che siano necessari circa 95,000 dollari all’anno per raggiungere un benessere emotivo.

Queste cifre sono state soggette a contestazioni. Molti studi si basano su dati auto-riportati, che possono essere influenzati da variabili soggettive. Inoltre, esiste un punto di sazietà oltre il quale la felicità può diminuire.

Con uno stipendio medio annuo in Italia di circa 27,000 euro lordi (dati Forbes), la maggior parte degli italiani sembra essere esclusa dalla corsa verso la felicità finanziaria.

Lo stipendio minimo per vivere bene nelle maggiori città italiane

Per vivere comodamente in Italia, secondo le analisi di Livingcost, bisogna avere un reddito mensile netto di 1580,62 euro. Questi dati però variano da città a città. Vediamo nel dettaglio.

Roma

Il costo della vita a Roma continua a salire, con un’impennata che pone la città eterna tra le metropoli più costose al mondo. Secondo le ultime analisi, il costo medio della vita nella capitale italiana si attesta intorno ai 1581 euro mensili, un dato che colloca Roma nel 29% delle città più onerose globalmente.
Per far fronte a questa spesa, l’italiano medio deve percepire uno stipendio netto medio di 1682,81 euro. Questo salario copre appena 1,1 mesi di spese.
Nelle città limitrofe, in luoghi come Viterbo e Rieti, il costo della vita si abbassa sensibilmente, con uno stipendio medio necessario per vivere di 1420,21 euro e 1213,12 euro rispettivamente.

Milano

La metropoli di Milano continua a emergere come una delle città più costose al mondo, con un costo medio della vita che si aggira intorno ai 1.944,38 euro mensili, piazzandola nella top 17% delle località più onerose al mondo. Per garantire un tenore di vita adeguato in questa vivace città, il salario minimo netto, secondo le stime, dovrebbe attestarsi sui 1.727,81 euro al mese, un importo che, purtroppo, non copre le spese mensili. Un confronto con Bergamo, città nelle vicinanze, rivela una situazione finanziaria notevolmente diversa: qui, il costo medio per vivere si attesta a 1.220,62 euro al netto delle tasse, con uno stipendio medio di 1.886,25 euro, offrendo un equilibrio più favorevole tra entrate e uscite per i residenti.

Napoli

Napoli, con il suo ricco patrimonio culturale, offre un costo della vita che si attesta intorno ai 1254,54 euro mensili. Per mantenere uno standard di vita accettabile qui, uno stipendio mediano netto di 1285,31 euro sembra essere sufficiente, coprendo le spese per un intero mese. Un confronto con Avellino rivela una realtà economica diversa: un costo medio della vita di 998,44 euro, contro uno stipendio mensile medio di 1223,44 euro.

Torino

Torino vede uno stipendio medio di 1659,38 euro al mese. Questo dato, se confrontato con il costo medio della vita nella città, che si attesta sui 1283,44 euro mensili, rivela un quadro finanziario relativamente equilibrato. Infatti, lo stipendio medio a Torino è in grado di coprire le spese di soggiorno per circa 1,3 mesi, offrendo un margine di sicurezza per i residenti che desiderano mantenere uno standard di vita confortevole.

Palermo

A Palermo, la città più popolosa della Sicilia, il costo medio della vita si attesta sui 1078,12 euro mensili. Nonostante questa cifra relativamente contenuta, lo stipendio mediano netto, pari a soli 1294,69 euro al mese, copre ai residenti le spese di per circa 1,2 mesi.

Cagliari

Cagliari e Sassari, due città sarde con costi di vita e stipendi medi differenti, offrono scenari contrastanti per i residenti. Secondo gli ultimi dati, il costo medio della vita a Cagliari si attesta a 1432,50 euro, mentre lo stipendio mediano netto delle imposte raggiunge i 1447,50 euro. Questo significa che, per un lavoratore medio, il salario mensile è sufficiente a coprire le spese di soggiorno per un mese.

La situazione è diversa a Sassari, dove il costo medio della vita, secondo i dati forniti da livingcost, è significativamente inferiore, attestandosi a 988,12 euro, ma anche lo stipendio medio mensile è più basso, fermandosi a 1260,94 euro.