La maggioranza ha depositato al Senato un disegno di legge per semplificare e velocizzare gli sfratti di chi non paga il canone d’affitto. La norma non rientra nella Manovra finanziaria, ma sarà una legge a sé. L’obiettivo è quello di liberare molte case e tranquillizzare i proprietari sulla possibilità di affittare con contratti tradizionali.
La nuova norma andrà a far parte del cosiddetto Piano Casa, più volte annunciato da Meloni, ma che non ha trovato molto spazio e fondi nella legge finanziaria. È probabile, quindi, che il Governo proverà a intervenire sulla materia con leggi come quella sugli sfratti, a costo zero o comunque relativamente basso.
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Come funzioneranno i nuovi sfratti
La nuova legge sugli sfratti istituisce un’Autorità apposita, che sarà un ente pubblico amministrativo e non giudiziario, come avviene ora, per liberare le abitazioni. Questo dovrebbe rendere le operazioni che già seguono la norma vigente più rapide, senza il bisogno del pronunciamento della giustizia civile, che spesso allunga molto i tempi degli sfratti.
Cambieranno però anche le regole per chi non paga l’affitto. Si seguità ad esempio un percorso molto più breve per fronteggiare un inquilino moroso da due mensilità:
- entro 15 giorni dall’avvenuta scadenza della seconda mensilità, l’inquilino dovrà saldare gli affitti non pagati;
- in caso di mancato saldo, trascorsi i 15 giorni, l’autorità potrà disporre lo sfratto entro una settimana;
- lo sfratto sarà eseguito entro 30 giorni, prorogabili fino a un massimo di 90.
Sommando queste tempistiche, significa che gli sfratti potrebbero essere resi esecutivi in un tempo relativamente molto rapido rispetto a quanto accade oggi, tra un mese e 90 giorni. Molto critica l’Unione inquilini, che ha fatto sapere in un comunicato di considerare questa legge “l’ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa” e ha annunciato una mobilitazione.
Chi sarà escluso dai nuovi sfratti
Non tutti saranno sottoposti alle nuove regole sugli sfratti rapidi. Il Governo prevede infatti di tutelare alcune categorie che potrebbero risultare più esposte a fenomeni di marginalità sociale, nel caso si ritrovassero sfrattate. In particolare, sono previsti aiuti per:
- chi ha un Isee inferiore a 12mila euro;
- chi è stato da poco licenziato per una crisi aziendale;
- chi è affetto da una malattia grave;
- chi si è separato.
In questi casi si potrà attingere a un Fondo nazionale per l’emergenza abitativa, che viene citato nel disegno di legge. Altre possibili salvaguardie sono previste per anziani e persone con disabilità, tramite una procedura diversa. L’Autorità dovrà avvisare i servizi sociali, che potranno attivare la proroga a 90 giorni dello sfratto per trovare alle persone coinvolte un alloggio temporaneo.
Il Piano Casa è quasi senza soldi
Ad agosto, al Forum di Rimini, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva annunciato un “grande Piano Casa” per le coppie giovani. La legge avrebbe dovuto calmierare gli affitti per i giovani che andavano a convivere, in modo da superare il problema del costo della casa per molte coppie e favorire anche la natalità.
Nel testo della Manovra, però, il Piano Casa non c’è. Questo significa che il Governo non gli ha assegnato fondi dal bilancio dello Stato. A riguardo, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa di presentazione della Manovra, ha dichiarato:
C’è il fondo sociale per il clima, che è un altro degli interventi escogitati dalla Commissione europea su cui abbiamo definito le priorità, le abbiamo ridotte enormemente da quelle originarie su tre assi. Uno di questi fa riferimento alla casa.
Questo fondo include in tutto 9 miliardi di euro, ma come ha dichiarato Giorgetti, andranno divisi tra tre interventi, uno dei quali sarà il Piano Casa.