Il discorso di Biden sullo stato dell’Unione, tra rilancio dell’economia e attacchi a Trump

Investimenti senza precedenti per i settori di chip e infrastrutture. Pronta una missione militare d’emergenza sulla costa di Gaza

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Nella serata di giovedì 7 marzo, Joe Biden ha pronunciato il tradizionale discorso sullo stato dell’Unione. Questo appuntamento annuale è un momento cruciale nella politica statunitense, durante il quale il presidente si rivolge ai membri del congresso e alla nazione nel suo complesso per fare il punto sulla sua gestione e sullo stato attuale del paese.

Il discorso mirava a rafforzare la posizione del presidente Biden, sia nei sondaggi che nella percezione della sua leadership, sfatando l’idea che la sua età, 81 anni, possa essere un ostacolo per guidare il Paese verso il futuro. Ha lanciato anche delle stoccate a Donald Trump, che, pur senza essere citato esplicitamente, è stato evocato almeno 13 volte, attraverso vari riferimenti come “predecessore”, “ex Presidente”, o “qualcuno della mia età”, descrivendolo come una minaccia ai valori americani.

L’economia americana: in questi anni 650 miliardi di investimenti aziendali

L’economia è stata al centro del discorso. Joe Biden ha dichiarato: “L’America è in piena ripresa dopo la pandemia. La nostra economia è ora un modello di riferimento per il mondo. Sono stati creati 15 milioni di nuovi posti di lavoro, e assistiamo alla nascita di nuove piccole imprese. L’inflazione è in calo e ‘Buy American’ è diventato lo standard durante il mio mandato.” Ha elogiato gli investimenti senza precedenti in ricerca e sviluppo, come nel settore dei chip, e nelle infrastrutture. Ha sottolineato: “Le mie politiche hanno attirato 650 miliardi di dollari di investimenti aziendali, dall’energia pulita alla manifattura avanzata, creando migliaia di nuovi posti di lavoro.”

Il messaggio chiave è che tutto ciò fa parte di un piano per una crescita economica più equa che favorisca l’espansione della classe media. In questo contesto, ha menzionato il ruolo fondamentale dei sindacati: “I ceti medi hanno costruito l’America e i sindacati hanno costruito i ceti medi. È per questo che oggi posso affermare che lo stato dell’Unione è forte e si sta dirigendo verso un rafforzamento ulteriore”.

Le prossime mosse in Russia e Gaza

Per quanto riguarda la politica estera, ha lanciato diversi messaggi a Donald Trump. “Il mio messaggio a Putin è chiaro: gli Stati Uniti non si tireranno indietro, io non mi tirerò indietro”, ha dichiarato. Inoltre, ha condannato come “scandaloso” l’invito di Trump a Putin a “fare quello che vuole” con i Paesi Nato che non pagano la loro giusta quota, ribadendo che sotto la sua guida l’Alleanza è più forte. Questo è dimostrato anche dalla recente adesione della Svezia, il cui primo ministro era presente come ospite nella sala della Casa Bianca.

Per la questione mediorientale, ha annunciato ufficialmente di aver dato istruzioni all’esercito degli Stati Uniti per una “missione di emergenza” volta a creare una banchina temporanea lungo la costa di Gaza, atto che consentirà l’arrivo di grandi navi cariche di aiuti umanitari, senza necessità di impiego di truppe americane sul terreno. Tuttavia, ha chiarito che Israele deve assumersi le proprie responsabilità, evitando di utilizzare gli aiuti come merce di scambio, e sottolineando la sua fondamentale responsabilità nel proteggere i civili innocenti durante un conflitto con costi umani senza precedenti. Il presidente ha inoltre rinnovato l’appello per un cessate il fuoco immediato, invocando la soluzione dei due stati come unica via per la pace e la sicurezza di tutte le parti coinvolte.

Riguardo a Pechino, Biden ha affermato con sicurezza che gli Stati Uniti sono in grado di affrontare la sfida della competizione nel 21º secolo, vantando un’impegno superiore rispetto al suo predecessore, nonostante i toni duri nei confronti della Cina espressi in passato.

Tema diritti: le parole sulla censura di libri e aborto

Biden ha affrontato anche questioni interne cruciali, difendendo in modo deciso i diritti su tutti i fronti. Ha criticato la censura dei libri e ha richiesto nuove leggi per sostenere la sindacalizzazione. Tuttavia, ha concentrato la sua attenzione soprattutto sull’aborto, evidenziando la negazione del diritto di scelta delle donne da parte dei repubblicani in molti stati e la reazione di mobilitazione dell’elettorato femminile.

“Nella decisione di rovesciare Roe v. Wade, la Corte Suprema ha affermato che le donne non sono senza potere elettorale o politico. Coloro che hanno applaudito questa decisione evidentemente non comprendono il potere delle donne. Tuttavia, hanno avuto modo di sperimentarlo quando i loro diritti sono stati messi in discussione alle urne nel 2022, nel 2023 e lo sperimenteranno ancora nel 2024. Se gli americani eleggeranno un Congresso che sostiene il diritto di scelta sull’aborto, prometto di ripristinare Roe v. Wade come legge del Paese.”

Biden ha anche sollecitato l’approvazione di leggi per proteggere la fecondazione assistita, la quale è stata presa di mira dagli estremisti anti-aborto in stati come l’Alabama.

Novità sul tema farmaci e sanità

“Presto, voglio discutere di un futuro ricco di opportunità”, ha sottolineato poco dopo, delineando in dettaglio alcuni punti chiave di un’agenda per un secondo mandato, che spaziano dalla sanità alle questioni fiscali. “Per quanto riguarda i farmaci da prescrizione, mi impegno a porre fine ai costi eccessivi che persistono, senza ragione, al di sopra di quelli praticati nel resto del mondo.”

Riguardo alla questione fiscale, ha richiesto un sistema più equo, con una maggiore imposizione fiscale sulle grandi aziende e sui redditi elevati, proponendo l’istituzione di una tassa minima più alta e un’imposta specifica sui miliardari, in modo che contribuiscano in maniera proporzionale alle loro ricchezze. Ha avanzato proposte concrete, come l’implementazione di un nuovo credito d’imposta per l’acquisto della prima casa, aiuti alle famiglie con figli e aumenti salariali per gli insegnanti.

Il nodo sondaggi

Le sfide che Biden ha cercato di affrontare, più che nelle critiche dell’opposizione, sono riflesse attualmente nei sondaggi d’opinione pubblica.

Il 43% degli intervistati ritiene di essere stato danneggiato dalle politiche di Biden, mentre solo il 18% si sente avvantaggiato. Il 72% è preoccupato per l’aumento dei prezzi alimentari e di altri beni, mentre il 64% si preoccupa per i costi degli alloggi. Il tasso di approvazione di Biden è sceso al 38%, rispetto al 57% del suo primo Discorso sullo Stato dell’Unione.

In confronto, allo stesso punto del mandato, Obama aveva un tasso di approvazione del 45% e riuscì a essere rieletto. I collaboratori di Biden credono che debba tornare almeno a quei livelli per avere speranze di essere rieletto a novembre. Resta da vedere se il discorso combattivo sullo Stato dell’Unione sarà il punto di partenza per un recupero o meno.