Referendum 8-9 giugno, quanto peseranno i voti dei fuori sede

Saranno nettamente più alti i voti dei fuori sede per il referendum dell'8 e del 9 giugno rispetto a quello delle Europee del 2024, i dati e quanto peseranno sul risultato

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Pubblicato: 1 Giugno 2025 08:00

Anche i fuori sede in Italia potranno votare per il referendum dell’8 e del 9 giugno. Promosso da sindacati, associazioni e alcuni partiti, consta di 5 quesiti:

  • 4 riguardano il lavoro;
  • 1 riguarda la cittadinanza.

Il referendum è valido solo se raggiunge il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto. I cittadini dovranno esprimersi su regole legate ai licenziamenti, ai contratti a termine, alla tutela per gli infortuni e sulla possibilità di ridurre da 10 a 5 anni la residenza necessaria per ottenere la cittadinanza e trasmetterla ai figli minorenni.

Oltre agli studenti universitari, potranno votare anche i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi di lavoro o di cure mediche. L’informazione è stata resa nota dal Ministero dell’Interno.

Questa possibilità amplia la platea degli elettori rispetto alle elezioni europee del 2024, quando erano stati ammessi al voto solo gli studenti fuori sede, circa 19.000 persone.

Quanti sono i fuori sede e quanto pesa il loro voto

Secondo le informazioni diffuse dal Ministero dell’Interno, gli elettori fuori sede ammessi al voto nei comuni di temporaneo domicilio sono 67.305.

Tra questi:

  • 28.430 risultano essersi spostati per motivi di lavoro;
  • 38.105 per motivi di studio;
  • 770 per cure mediche.

Il dato complessivo corrisponde a circa il 2% del totale di 5 milioni di cittadini fuori sede stimati in Italia.

Rispetto alle Europee del 2024, quando avevano votato solo gli studenti, i numeri sono significativamente più alti. A incidere sono anche i territori ad alta concentrazione di residenti temporanei:

  • Milano conta 10.980 elettori fuori sede;
  • Torino 9.691;
  • Roma 9.890;
  • Bologna 7.785.

Le sezioni speciali dedicate ai fuori sede sono state istituite nei comuni con almeno 800 elettori temporaneamente domiciliati. In totale sono 51. Nelle grandi città se ne contano 12 a Torino, 11 a Milano, 9 a Bologna, 7 a Roma e 2 a Firenze.

Nei comuni che non raggiungono il numero minimo, gli elettori fuori sede voteranno nelle sezioni elettorali ordinarie. Gli aventi diritto hanno avuto tempo fino a domenica 4 maggio per presentare la domanda e partecipare al voto senza dover rientrare nel comune di residenza.

Il voto degli italiani all’estero

Per gli italiani residenti all’estero, il voto per il referendum si svolgerà con modalità differenti. Ne hanno diritto tutti i cittadini iscritti all’Aire, l’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero.

Anche i cittadini temporaneamente all’estero per motivi di lavoro, studio o salute da almeno 3 mesi possono partecipare, purché abbiano comunicato la loro condizione ai consolati di riferimento entro 32 giorni dalla data delle votazioni.

Le ambasciate ricevono i file delle schede elettorali e provvedono a stamparle sul posto. Non oltre 18 giorni prima delle elezioni, il cosiddetto “plico” deve essere inviato al domicilio del cittadino iscritto all’Aire.

Questo plico contiene le 5 schede elettorali, una scheda con le generalità del cittadino e 3 buste, di cui una già preaffrancata per la rispedizione al consolato.

Il consolato riceve il plico contenente le due buste chiuse e provvede a inviarlo in Italia. Come comunicato dal Ministero dell’Interno:

Non oltre le ore 16 del giovedì precedente la data stabilita per le votazioni in Italia, i responsabili degli uffici consolari devono inviarlo nei luoghi stabiliti per la raccolta dei voti.

Tutto il materiale deve arrivare in Italia ed essere pronto per lo scrutinio entro il giorno precedente al voto. Lo scrutinio si svolgerà in Italia, nei luoghi allestiti per raccogliere i voti degli italiani all’estero. Sono previsti circa 2.000 seggi per garantire lo spoglio in tempo utile.

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Fonte: ANSA
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