Passione, sacrificio e tanta pazienza sono le doti necessarie per diventare professore delle superiori in Italia, dove gli stipendi sono più bassi di quelli degli omologhi d’Europa e del resto del mondo. Per ricoprire questo importante incarico, e formare le giovani menti nel periodo più critico della crescita, quello dell’adolescenza, bisogna studiare parecchio. È necessario infatti possedere una laurea o un diploma che dia accesso all’insegnamento, aver ottenuto i crediti formativi e infine superare un difficile concorso. Ma quanto guadagna davvero un professore delle superiori?
Indice
Quali sono i titoli per fare il professore
Per accedere all’insegnamento nella scuola secondaria di II grado bisogna essere in possesso dei titoli.
- Laurea di vecchio ordinamento, laurea specialistica o magistrale di nuovo ordinamento, Diploma accademico di II livello, Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti vecchio ordinamento.
- Diploma di scuola superiore (per gli insegnamenti tecnico-pratici).
Cosa sono i 24 CFU per insegnare
Un titolo di laurea idoneo all’insegnamento non è più un requisito sufficiente per poter insegnare nelle scuole superiori. Bisogna infatti aver conseguito almeno 24 crediti formativi universitari in diversi settori.
- Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione.
- Psicologia.
- Antropologia.
- Metodologie e tecnologie didattiche generali.
La scelta del percorso formativo deve tenere contro del fatto che i CFU devono essere conseguiti in almeno 3 dei 4 ambiti e per ogni ambito scelto devono essere certificati almeno 6 crediti. Le università italiane hanno attivato percorsi specifici.
Le graduatorie per diventare docente
I docenti vengono reclutati attraverso diversi tipi di graduatoria.
- Graduatoria ad esaurimento.
- Graduatoria di merito.
- Graduatorie provinciali.
- Graduatorie di istituto.
In base ai posti disponibili per le cattedre statali, vengono attinti dalle graduatorie di merito e dalle graduatorie ad esaurimento i docenti per le immissioni in ruoli, con la stipula del contratto a tempo indeterminato.
Nelle graduatorie ad esaurimento sono iscritti i docenti che hanno l’abilitazione all’insegnamento, sono strutturate su base provinciale e i titoli sono aggiornati ogni tre anni. Dal 2008 non sono più inseriti nuovi nominativi.
Nelle graduatorie di merito sono presenti i docenti vincitori di concorso pubblico a cattedra.
Le GPS, le graduatori provinciali per le supplenze, hanno una validità biennale e hanno due fasce di appartenenza, una per gli abilitati e una per i non abilitati e non specializzati.
Contestualmente all’inserimento nelle GPS, gli aspiranti professori indicano fino a 20 istituzioni scolastiche della provincia, entrando così nelle graduatorie di istituto.
Quanto guadagna un professore delle superiori
Dopo aver passato le difficili selezioni e aver ottenuto il ruolo, insomma, ci si aspetterebbe un compenso adeguato. A differenza dello stipendio di un insegnante in Europa, quello di un professore delle superiori italiano non è particolarmente ricco.
In media gli insegnanti della scuola secondaria percepiscono 29.712 euro lordi all’anno, poco meno di 2.500 euro lordi al mese, a cui devono però essere aggiunte la tredicesima e l’indennità professionale per i docenti che varia dai 120 ai 180 euro in base all’anzianità di servizio. Molto dipende poi dagli anni di insegnamento, dai titoli posseduti e dall’area geografica in cui si lavora.
Gli scatti d’anzianità per i professori
Nei primi 8 anni, ad esempio, lo stipendio è solo di 22,6 mila euro, che salgono a oltre 28,5 mila a metà carriera. Dopo 35 anni di anzianità, si può arrivare a poco più di 35,5 mila euro. Un dirigente scolastico può arrivare a prendere quasi il doppio.
Anni di servizio | Scatto di anzianità (al mese) |
Dai 9 ai 14 anni | 257,44 euro |
Dai 15 ai 20 anni | 452,87 euro |
Dai 21 ai 27 anni | 701,81 euro |
Dai 28 ai 34 anni | 864,90 euro |
Oltre i 35 anni | 994,91 euro |
Lo stipendio con il bonus entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla data dello scatto di anzianità.
Supplenti e professori di ruolo: le differenze
Finora abbiamo visto le cifre percepite dai professori assunti a tempo indeterminato che lavorano stabilmente nel mondo scolastico dopo il concorso. Tali cifre non si applicano per chi svolge incarichi di supplenza. Per i professori delle superiori supplenti, infatti, la retribuzione varia in base ai giorni di servizio.
Le supplenze brevi sono regolate da un decreto ministeriale che prevede un sistema retributivo a ore.
Orario di lavoro settimanale | Retribuzione |
2 ore | 175 euro |
4 ore | 382 euro |
6 ore | 503 euro |
8 ore | 785 euro |
10 ore | 956 euro |
12 ore | 1.057 euro |
14 ore | 1.208 euro |
16 ore | 1.329 euro |
18 ore | 1.460 euro |