Lavorare da casa in smart working: vantaggi e strumenti

Scopri cos'è lo smart working, quali sono le figure professionali e i vantaggi di lavorare da casa.

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Alessandro Speziali

Esperto di Economia

Dopo la laurea triennale in Economia e Gestione Aziendale, durante gli studi magistrali vola all'Università della California dove ha modo di studiare la finanza da un punto di vista internazionale.

La pandemia di Covid-19 ha modificato le abitudini e gli stili di vita delle persone. Per quanto riguarda l’ambito professionale, nello specifico, questo periodo di emergenza ha contribuito all’esplosione dello smart working, anche noto in Italia come lavoro agile, con sempre più persone impegnate a lavorare da casa.

La necessità di contenere la diffusione del Coronavirus ha spinto, infatti, anche il Governo italiano a raccomandare, tramite Decreto e autorizzando un regime semplificato, l’utilizzo della modalità di smart working per tutte quelle attività lavorative che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza. Ma di cosa si tratta, nello specifico? E quali sono queste attività che offrono la possibilità di lavorare a casa senza particolari ostacoli?

Cosa significa smart working o lavoro agile

Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.

La definizione di smart working, contenuta nella legge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come, ad esempio, pc portatili, tablet e smartphone). Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall’INAIL nella circolare n. 48/2017.

I vantaggi dello smart working per le aziende

Come abbiamo già avuto modo di accennare, al di là delle considerazioni legate al periodo emergenziale per la pandemia di Coronavirus, lo smart working è una modalità di lavoro che offre vantaggi sia alle aziende che ai dipendenti. La necessità di doversi riorganizzare in tempi brevi con una nuova modalità di lavoro, molto differente da quella ordinaria, è stata e continua a essere una sfida molto importante per le aziende. Per le imprese, però, il passaggio allo smart working ha anche molteplici vantaggi.

Il primo, già citato, è l’incremento della produttività del dipendente, legato alla possibilità di lavorare da casa su specifici progetti in specifiche giornate (o fasi della giornata). Uno studio realizzato nel 2019 dall‘Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, per esempio, ha svelato che l’aumento di produttività stimato è di circa il 15%. Lo stesso studio ha anche evidenziato una riduzione dell’assenteismo, pari a circa il 20%.

Un altro grande vantaggio per le aziende che optano per la modalità di lavoro agile è il risparmio legato alla gestione degli spazi fisici che, nella modalità ordinaria, sono invece necessari a ospitare i lavoratori. Il venir meno della presenza dei dipendenti in ufficio dà infatti la possibilità di rinunciare, eventualmente, a quello spazio di lavoro.

L’assenza fisica del dipendente dal posto di lavoro ha un’altra conseguenza: con lo smart working si registra un miglioramento del rapporto di fiducia tra datore di lavoro e lavoratori, che hanno la possibilità di completare il compito richiesto direttamente da casa, a distanza e con risultati ancora migliori.

I vantaggi dello smart working per i dipendenti

Anche ogni singolo vantaggio individuale del dipendente si traduce, in maniera più o meno diretta, in un vantaggio generale per l’azienda. Il primo grande vantaggio per i lavoratori in modalità smart working è il significativo risparmio di tempo e denaro, legato al venir meno della necessità di spostarsi da casa al lavoro e viceversa o di fermarsi in pausa pranzo al ristorante (per chi non ha la mensa aziendale sul posto di lavoro).

La possibilità di lavorare da casa, inoltre, contribuisce alla riduzione dello stress del dipendente in quanto migliora l’equilibrio tra il lavoro e la sua vita privata. Tutto questo ha inevitabilmente un effetto benefico sulla serenità personale del lavoratore e, quindi, anche sulla qualità (e quantità) del suo lavoro.

Gli strumenti indispensabili per lo smart working

Per poter adottare in maniera efficace la modalità di lavoro agile è necessario avere alcuni strumenti indispensabili per poter lavorare da remoto. Più di tutti, a questo proposito, è fondamentale avere un computer dotato di webcam e cuffie con microfono, una connessione a internet stabile e performante e un programma di videoconferenza fluido.

Sul web esistono tanti programmi, alcuni più orientati all’utilizzo privato e altri specifici per l’uso in ambito professionale, che offrono la possibilità di effettuare chiamate, videochiamate e chat a distanza, aggirando così la necessità di lavorare in “presenza” e avere interazioni faccia a faccia. Alcuni di essi sono gratuiti e offrono i servizi sopracitati in maniera quasi illimitata.

Ciò detto, è doveroso sottolineare che anche la migliore strumentazione si rivela inutile in assenza di un’adeguata organizzazione. Lavorare a casa potrebbe essere banalmente considerato semplice ma, al di là degli effettivi vantaggi precedentemente citati, nasconde anche alcune insidie che bisogna saper neutralizzare al meglio.

Le migliori idee per lavorare da casa in maniera efficace

Per una corretta organizzazione del lavoro online da casa, è necessario, innanzitutto, prevedere una postazione di lavoro ad hoc all’interno della propria abitazione, che sia diversa da quella usata abitualmente per altre attività nel corso della giornata e che sia, soprattutto, idonea all’attività professionale. È importante, a tal proposito, assicurarsi che la postazione di lavoro sia ben illuminata, che la sedia scelta sia comoda e della giusta altezza, e che la stanza dove si lavora da casa sia ben areata.

Per lavorare da casa in maniera efficace e salutare, è necessario anche prestare la giusta attenzione al tempo. Un errore spesso commesso da chi lavora da casa, infatti, è quello di non staccare mai la spina, lavorando in maniera continuativa e ininterrotta.

Quello che, a un primo sguardo, potrebbe essere ritenuto un beneficio a livello produttivo, può nascondere un insidioso effetto boomerang sulla propria salute personale e, di conseguenza, anche sui propri risultati professionali. Con lo smart working, il rischio di burnout è dietro l’angolo: questa sindrome fa riferimento a una condizione di sofferenza psicologica, caratterizzata da stress cronico e associata a carichi di lavoro sproporzionati.

Il consiglio per chi lavora da casa, pertanto, è quello di osservare precisi orari di lavoro e prendersi alcune pause, alzandosi dalla propria postazione di tanto in tanto per ricaricare le pile.

Il rischio per chi lavora in modalità smart working è anche quello di isolarsi dal resto del mondo. A questo proposito, quindi, è opportuno ricordare che, grazie ai programmi di videoconferenza precedentemente citati, è possibile lavorare da casa e, al contempo, mantenersi in contatto con i propri colleghi di lavoro, scambiando con loro chiacchiere e opinioni non necessariamente collegate all’ambito professionale.

Un ultimo consiglio per lavorare da casa in modalità smart working in maniera efficace e produttiva è quello di realizzare una “To Do List”, cioè un elenco di obiettivi da raggiungere e compiti da svolgere, con relativa data entro cui completare la “missione”. Per chi lavora da casa, è facile lasciarsi distrarre dal contesto in cui si trova, e questa lista serve proprio a evitare che ciò avvenga.

Quali sono le professioni per lo smart working

Il Coronavirus ha spinto moltissime aziende in tantissimi settori professionali a far lavorare i loro dipendenti da remoto, in modo da evitare così spostamenti e assembramenti. Al di là di questo periodo emergenziale, però, ci sono alcuni lavori più adatti alla modalità smart working.

Tra i lavori da fare a casa, spicca quello dello sviluppatore web, o Web Developer. Si tratta di una figura professionale che si occupa della progettazione, della creazione e della gestione di siti e applicazioni web. Uno sviluppatore web ha bisogno “solo” di un computer e può interfacciarsi anche a distanza con le altre figure professionali. Per tutti questi motivi, è una figura professionale altamente ricercata nelle aziende che lavorano in modalità smart working.

Tra le altre figure professionali particolarmente adatte alla modalità di lavoro “smart”, ci sono poi i copywriter, i content writer e gli articolisti. Tutte e tre queste figure professionali si occupano di scrivere contenuti testuali per il web e, pertanto, possono lavorare anche a distanza, interfacciandosi con i loro clienti in videoconferenza.

Allo stesso modo, anche quella del Social Media Manager, cioè colui che si occupa di gestire il marketing e la pubblicità sui social network, è una professione che nasce sul web e che, quindi, può essere svolta anche in modalità smart working.

Un’altra professione che non richiede la presenza in ufficio e che, quindi, è perfettamente adatta alle nuove esigenze di lavoro in modalità “agile”, è quella del traduttore.

Accanto alle professioni che, per loro natura, sono nate e si sono sviluppate in modalità “agile”, ce ne sono poi altre che sono state completamente ridefinite alla luce della pandemia di Coronavirus, che ha portato a una remotizzazione forzata di molte attività professionali. Un esempio su tutti? I call center, per definizione luoghi di lavoro affollati, trasformati in breve tempo in una nuova opportunità per lavorare da casa.