Le aziende italiane dove è più bello lavorare

Italia al quinto posto, a pari merito con Irlanda, Spagna e Svizzera, come numero di aziende premiate nella classifica Best Workplaces in Europe 2023

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La felicità in ambiente lavorativo riveste un ruolo fondamentale nell’ottenere risultati efficienti e raggiungere gli obiettivi. In questo contesto, l’Italia si trova in una posizione molto positiva. Durante la Settimana Internazionale della Felicità sul Lavoro, è stata compilata una lista delle 150 aziende in cui i dipendenti sono più soddisfatti del loro impiego, nota come Best Workplaces in Europe 2023. Nella suddetta classifica, l’Italia si piazza al 5° posto per il numero di aziende premiate.

Questo notevole risultato è stato ottenuto attraverso la valutazione di diversi parametri, tra cui la Credibilità e il Rispetto, l’Equità nelle retribuzioni, l’Orgoglio e lo Spirito di Squadra. Tutti questi parametri mostrano un trend in costante crescita in Italia, in linea con nazioni come Irlanda, Spagna e Svizzera. Ciò conferma l’importanza del fattore umano nel processo di sviluppo delle aziende, come sottolineato da Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia, quando afferma: “Il fattore umano è al centro della crescita delle aziende”.

Il ranking di Best Workplaces in Europe 2023

Al centro di questa classifica c’è Great Place to Work, un’azienda leader nel campo dello studio e dell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding. Attraverso la classifica Best Workplaces in Europe 2023, l’azienda ha condotto un’indagine per identificare le aziende in grado di fornire i cinque pilastri fondamentali per la felicità sul lavoro: credibilità, rispetto, equità, orgoglio e spirito di squadra.

La selezione delle aziende è stata effettuata attraverso un milione di collaboratori rappresentanti 2,6 milioni di persone impiegate in oltre 3.300 aziende attive in 21 paesi europei. La classifica è stata suddivisa in quattro categorie: Multi-national Companies, Large, Medium e Small. A livello europeo, il risultato ottenuto è stato ben 11 punti percentuali superiore rispetto alle classifiche nazionali Best Workplaces (90% rispetto al 79%).

Tra le prime posizioni di questa classifica troviamo aziende come

  • DHL Express (information technology e trasporti),
  • AbbVie, (biotecnologie e prodotti farmaceutici e dell’assistenza sanitaria),
  • Hilton, (settore alberghiero e dell’accoglienza).

Mentre i paesi in testa sono la Francia (10%), il Regno Unito (9%), la Germania e la Turchia (7%), l’Italia si è classificata in un ottimo quinto posto, ex aequo con Irlanda, Spagna e Svizzera.

Le italiane in classifica

L’Italia ha ottenuto un notevole successo nella Best Workplaces in Europe 2023, non solo grazie alle aziende italiane stesse, ma anche alle filiali presenti nel nostro paese. Tra le aziende “Made in Italy” che hanno raggiunto un’alta posizione nella classifica, possiamo menzionare Sorgenia e Illimity, che si sono piazzate rispettivamente al 13° e al 29° posto tra le 50 Best Large Companies europee (con oltre 500 dipendenti). Nella categoria delle 50 Best Medium Companies (tra 50 e 499 dipendenti), abbiamo Bending Spoons al 12° posto e Reverse Spa alla 38° posizione. Per quanto riguarda le 25 Best Small Companies (tra 10 e 49 dipendenti), troviamo Accuracy al 10° posto.

Per quanto riguarda le Multi-national Companies, non ci sono aziende italiane, ma sedi italiane di aziende multinazionali che si sono distinte. Nella classifica sono presenti ben dodici filiali situate in Italia, tra cui DHL Express, AbbVie, Hilton, Cisco, Salesforce, Stryker, Teleperformance, Cadence, SC Johnson, Sopra Steria, Kiabi, Admiral Group (ConTe.it), WL Gore, Bacardi e Bristol-Myers Squibb. Questo dimostra la forza e la competitività del tessuto imprenditoriale italiano sul mercato europeo.

Come ha sottolineato Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia: ““Le aziende che sono riuscite ad entrare in questa esclusiva classifica hanno saputo lavorare sull’equità delle retribuzioni, uno dei temi più delicati del mondo del lavoro di oggi, oltre che sulla percezione di condivisione della ricchezza generata dall’azienda e sulla restituzione, attraverso i benefit, di quella parte dello stipendio che l’inflazione galoppante ha inevitabilmente eroso”.