Concorso Vigili del Fuoco 2024 al via: requisiti, prove e stipendio

È stato indetto il nuovo concorso per il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, con 350 posti destinati ai futuri pompieri professionisti: ecco cosa sapere

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il Ministero dell’Interno ha pubblicato il nuovo bando di concorso per l’assunzione di personale da inserire nel corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. In base alla normativa vigente, un numero di posti è destinato ai volontari in ferma prefissata delle forze armate e al personale volontario dei Vvf. Vediamo dunque quali sono le quote, i requisiti, le prove da sostenere e lo stipendio di chi arriverà ai primi posti della graduatoria.

Quanti sono i posti riservati

Dei 350 posti messi a bando:

  • 158 (il 45% del totale) sono destinati a chi ha prestato servizio di leva;
  • 123 (il 35% del totale) sono destinati ai pompieri volontari.

I requisiti per candidarsi

I requisiti per i candidati sono i seguenti:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti politici;
  • età massima di 26 anni, che sale a 37 anni per i volontari dei Vigili del Fuoco con almeno un anno di servizio o per chi ha svolto servizio militare – in quest’ultimo caso il limite è elevato fino a 3 anni aggiuntivi in base al periodo di servizio prestato;
  • requisiti psicofisici e attitudinali secondo le norme vigenti;
  • diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
  • qualità morali e di condotta, assenza di condanne, espulsioni dalle forze armate, destituzioni da pubblici uffici.

Come compilare la domanda

La domanda di partecipazione deve essere inviata per via telematica attraverso l’applicazione disponibile all’indirizzo concorsionline.vigilfuoco.it, seguendo le istruzioni. Il candidato può accedere all’applicazione tramite:

  • il Sistema pubblico d’identità digitale (Spide);
  • la carta d’identità elettronica (Cie).

Nel modulo è necessario indicare:

  • dati anagrafici, residenza, codice fiscale;
  • indirizzo di posta elettronica certificata (Pec);
  • di avere la cittadinanza italiana e il godimento dei diritti politici;
  • il titolo di studio con dettagli sull’istituto, luogo e data di conseguimento;
  • di non essere stati espulsi dalle forze armate o destituiti da impieghi pubblici;
  • di non avere condanne penali per delitti non colposi e non essere soggetti a misure di prevenzione;
  • l’eventuale diritto alle riserve dei posti e il possesso di titoli preferenziali.

La scadenza delle domande è fissata al 20 luglio 2024.

Prova scritta preselettiva

Il 10 settembre 2024, sul portale Inpa, si avranno le informazioni dettagliate sulla prova preselettiva, a cui accederanno al massimo 3.500 candidati e che consiste in quesiti a risposta multipla divisi in quattro aree:

  • Storia d’Italia dal 1861 a oggi;
  • elementi di Chimica e Fisica;
  • quesiti logico-deduttivi e analitici;
  • conoscenza delle apparecchiature informatiche più diffuse e della lingua inglese.

I risultati della prova preselettiva saranno pubblicati sul sito del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e non concorreranno alla formazione del punteggio finale di merito.

Prove motorio-attitudinali

I  con le prove motorio-attitudinali. Sono tre e hanno lo scopo di accertare l’efficienza fisica e la predisposizione all’esercizio delle funzioni del ruolo di vigile del fuoco. Ogni prova è composta da più moduli che hanno lo scopo di verificare:

  • forza;
  • resistenza;
  • equilibrio;
  • coordinazione;
  • reazione motoria;
  • acquaticità;
  • attitudine a svolgere l’attività di vigile del fuoco, anche con riferimento all’utilizzo di attrezzature e mezzi operativi.

Ogni prova è valutata su 30 punti e si considera superata con almeno 21/30. Se una prova include più moduli, ciascun modulo deve essere superato con almeno 21/30, e il voto complessivo della prova è la media dei singoli punteggi.

È richiesto un certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica, rilasciato da enti autorizzati, datato non oltre 45 giorni prima della prova. La mancata presentazione del certificato comporta l’esclusione dal concorso.

Valutazione dei titoli

La seconda prova è la valutazione dei titoli di servizio, dei titoli di studio e delle qualifiche e ha un punteggio massimo di 5 punti.

Stipendio di un vigile di fuoco

Ma quanto guadagna un vigile del fuoco? La carriera dei pompieri italiani è organizzata su vari livelli con fasce retributive specifiche. Gli stipendi sono riservati esclusivamente al personale permanente e non ai volontari. A inizio carriera, lo stipendio annuo lordo ammonta a circa 19.600 euro, che equivalgono a più di 1.600 euro al mese.

Con l’avanzamento della carriera, gli stipendi aumentano in funzione del ruolo e dell’esperienza, con i capisquadra che guadagnano oltre 22mila euro all’anno e i capi reparto quasi 24mila. Oltre allo stipendio base, bisogna considerare la tredicesima e l’indennità di rischio, che varia da circa 470 euro a 900 euro annui in base alla qualifica.

C’è poi un’indennità di specificità che viene riconosciuta in base all’anzianità di servizio:

  • dopo 14 anni ammonta a circa 120 euro al mese;
  • dopo 22 anni a circa 180 euro;
  • dopo 28 anni a circa 225 euro.

I volontari ricevono un rimborso orario per gli interventi, equivalente a quello percepito da un vigile del fuoco permanente di pari grado.