La qualità costa. E l’alta moda non fa di certo eccezione. Ma i capi firmati presentati a Parigi, New York e Milano sono quisquilie rispetto ai salatissimi conti presentati da grandi sarti e designer ai loro clienti. Infatti se gli stilisti si ingegnano per presentare soluzioni molto creative e fare ricerca sui materiali, i tre abiti più costosi del mondo non si distinguono per le linee. A fare tutta la differenza del mondo, sia in termini di qualità che, ovviamente, di costo finale, è assolutamente la manifattura, senza alcun dubbio. A prevalere, con poca sorpresa, è il classico, ovvero giacca e cravatta.
Nella top ten della costosa sfilata di abiti dal costo esorbitante, c’è un’originale eccezione. Si tratta di un abito che porta come firma quella di Zoot. È stato venduto a New York per la cifra considerevole di 78.000 $. Per chi non lo sapesse lo Zoot Siut è un modello molto comune nelle comunità afroamericane. Tutti ne abbiamo una chiara e specifica versione in mente (almeno i cinefili). Il riferimento va all’abito di scena indossato da Denzel Washington nel film Malcom X.
Podio degli abiti più costosi
Brioni Vanquish II: 43.000 $
Da Tom Cruise al plurimedagliato atleta olimpionico Michael Phelps, passando per Sting, Samuel L. Jackson, Jake Gyllenhaal e tante altre super star internazionali, principalmente appartenenti al mondo di Hollywood, quando c’è da presenziare a un summit internazionale o ritirare un premio, l’abito è sempre e solo uno, un Brioni. Attivo a Roma fin dal 1943, probabilmente Brioni è il produttore di abbigliamento su misura più ricercato. Il Vanquish II è un tessuto pregiato che viene realizzato dall’unione di tre lane esotiche e pregiate come la vigogna, la pashmina e la qiviuk. Sono stati prodotti solo 100 modelli dell’abito Vanquish II di Broni ma con 14 differenti stili.
Alexander Amosu : 110. 860 $
Fiero delle suo origini nigeriane, Alexander Amosu viene dal mondo del design. Il suo nome è indissolubilmente legato a quello del lusso e ha disegnato lo Smartphone più costoso del mondo (il Blackberry Diamond Q10) e anche la bottiglia di Champagne più costosa, il Goût de Diamants Taste of Diamonds. Il suo abito da 101.860 dollari gli è costato 80 ore di lavoro. È realizzato in lana di vigogna e qiviuk, la lana più costosa del mondo che proviene dal muskox artico noto anche come bue muschiato. L’abito di Alexander Amosu dispone di oltre 5.000 punti individuali. In pratica ogni singolo punto è costato circa 20 dollari. A far lievitare il prezzo sono i bottoni in diamante e oro 18 carati. Non si conosce l’identità del facoltoso acquirente.
Stuart Hughes e Richard Jewels Diamond Edition: 943.000 $
È d’obbligo fare una premessa: il ricavato di questo abito a edizione limitata – sono stati prodotti solo tre capi – è andato in beneficenza alla popolazione haitiana colpita dal terremoto nel 2010. L’abito è in seta, lana Cashmere e dotato di 480 diamanti posizionati lungo tutto l’abito in modo che siano ben visibili. Ma non pensate agli abiti sgargianti di Michael Jackson, Stuart Hughes e Richard Jewels sono stati più sobri di quanto si possa pensare.