L’Intelligenza Artificiale entra in cucina: robotica e biometria controllano menu e piatti

Dopo il primo ristorante completamente automatizzato, dove AI e robotica si muovono per realizzare piatti del futuro, il mondo della ristorazione si affida sempre più alle tecnologie innovative

Foto di Donatella Maisto

Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

All’angolo nord-ovest di Green Street e Madison Avenue at 561 E. Green St., a Pasadena, California, ha aperto il primo ristorante al mondo completamente automatizzato. Griglie e fry station sono alimentate dall’intelligenza artificiale e dalla robotica. Ogni singolo processo di cottura è completamente automatizzato.
I clienti, oltre a ordinare dal loro account PopID, possono personalizzare il loro ordine attraverso i consigli offerti ed elaborati secondo i loro gusti, nonché pagare velocemente e facilmente.

Biometria e robotica in cucina

La formula offerta in questo ristorante nasce dalla sinergia di tre aziende all’avanguardia: Cali Group, una holding che utilizza la tecnologia per trasformare i settori della ristorazione e della vendita al dettaglio, Miso Robotics, creatore di Flippy, la prima AI-powered robotic fry station al mondo e PopID, società che semplifica gli ordini e i pagamenti utilizzando la biometria.

CaliExpress by Flippy, questo il nome del ristorante, propone nel suo menù hamburger appena realizzati sulla base di una miscela wagyu (ndr. razze bovine giapponesi, geneticamente selezionate per avere carne intensamente marmorizzata, con una elevata quantità di tessuto ricco di grassi insaturi) a prezzi competitivi rispetto ad altri hamburger premium che utilizzano carne standard.
I robot macinano la carne di manzo di alta qualità in tempo reale dopo l’ordine e Flippy, la famosa fry station, alimentata dalla intelligenza artificiale, serve patatine fritte croccanti e calde, di alta qualità, che vengono sempre cotte in modi e tempi opportuni per salvaguardare il gusto e la qualità del cibo. Il menu è molto semplice: hamburger, cheeseburger e patatine fritte.
Grazie a sensori, telecamere e algoritmi intelligenti Flippy è in grado di adattarsi a varie tecniche di cottura e ricette, adattandosi a qualsiasi ambiente di cucina. La combinazione di tecnologia all’avanguardia e competenze culinarie aiuta chef e personale dei ristoranti a razionalizzare le loro operazioni per offrire cibi di alta qualità.

La predominanza di robot, supportati nelle loro attività dall’intelligenza artificiale, non esclude la presenza di un team.  Solo che a loro è assicurato un lavoro in piena sicurezza, con situazioni di stress quasi azzerate, e un clima lavorativo molto piacevole e amichevole. CaliExpress di Flippy, con queste modalità, può garantire salari migliori e sotto il profilo di salvaguardia ambientale fa leva su una riduzione significativa degli sprechi di cibo.

CaliExpress di Flippy può essere considerata anche un’esperienza pseudo-museale o comunque estremamente importante per comprendere l’impatto delle tecnologie nella quotidianità e ispirare la prossima generazione di imprenditori, nel mondo del food.

“L’assunzione di ordini robotici basata su AI consente alle principali catene che alimentano l’America di migliorare sostanzialmente la qualità, la coerenza e la velocità”, ha dichiarato Rich Hull, CEO di Miso Robotics. “Miso è orgogliosa di collaborare con Cali Group e PopID per realizzare CaliExpress di Flippy. Flippy è stata un’incredibile storia di successo e ora tutti nel sud della California possono venire a dare un’occhiata e un assaggio”.

Le altre esperienze nel mondo

CaliExpress è solo l’ultimo e più completo esempio di implementazione delle tecnologie nelle cucine. A dicembre 2023 McDonald’s Corporation e Google hanno annunciato una nuova partnership globale per integrare una vasta gamma di tecnologie in migliaia di ristoranti in tutto il mondo, con l’obiettivo di facilitare la gestione dei punti vendita e potenziare piattaforme e attrezzature, prevenendone, anche, il loro malfunzionamento. Obiettivo principale di tutto ciò? Il benessere delle risorse, libere di concentrarsi sull’accoglienza della clientela.
Starbucks, attraverso Deep Brew, propone ai clienti bevande sulla base degli ordini precedenti e delle condizioni metereologiche.

Il Food Pairing: con l’AI milioni di combinazioni di cibo

Gli esempi di impiego delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale, in particolare, sono molteplici. Anche l’arte del Food Pairing non è esente da questa contaminazione. Il Food Pairing può essere definito come l’arte di combinare sapientemente ingredienti e aromi per creare una sinergia gustativa.
Particolarmente diffuso nei paesi anglosassoni, il Food pairing nasce spinto dall’esigenza di ricercare nuove combinazioni di sapori grazie all’associazione di due o più alimenti per similitudine o contrasto nelle sfumature gustative.

Grazie all’Intelligenza artificiale, il Food pairing va oltre la sua evoluziona naturale. Un algoritmo può consegnare nelle mani degli chef gli abbinamenti più impensabili e milioni di combinazioni di cibo diverse.
L’intelligenza artificiale analizza una molteplicità di dati di ogni ingrediente, da quello chimico a quello nutrizionale, offrendo piatti sempre più complessi, gustosi e salutari, con la possibilità di arricchire ulteriormente la specificità della soluzione grazie al soddisfacimento dei gusti dei consumatori.
Foodpairing, che opera fra il Belgio e gli USA e prende il nome da questa arte,  sviluppa combinazioni digitali tra i diversi cibi. Attraverso una soluzione basata sull’intelligenza artificiale fornisce ai consumatori raccomandazioni sugli abbinamenti tra cibi e bevande.

L’AI nella cucina del presente e del futuro

L’impatto delle tecnologie nel settore alimentare è sempre più rilevante: cucine, ristoranti e flussi di lavoro migliorano le loro performance in termini di efficienza, qualità e sicurezza, consentendo, al contempo, di offrire agli utenti esperienze culinarie nuovamente ridefinite. Senza dimenticare il contributo ad una produzione sostenibile.

La preparazione, la cottura e la conservazione degli alimenti è sempre più riservata ai robot, consentendo una maggiore produttività e riduzione degli sprechi. L’intelligenza artificiale viene in supporto alla personalizzazione dell’esperienza, non solo in termini di suggerimenti culinari, ma anche per indicare offerte e suggerire promozioni in linea con le esigenze e aspettative del cliente. Questi dati, al contempo, hanno un significativo valore per gli erogatori dei servizi per comprendere cosa richiede il cliente e come migliorare l’offerta, identificando tendenze e pianificando le strategie future.

È la deumanizzazione del settore?

Possiamo parlare di una de-umanizzazione di un settore che in tutto il mondo e in Italia in particolare vede nelle relazioni ristoratore–cliente e nell’accoglienza di quest’ultimo soggetto la sua forza? E l’aspetto creativo ed emozionale, che soprattutto un’arte, come quella culinaria, racchiude in sé?

L’intelligenza artificiale aiuta a prendere decisioni migliori, snellire le procedure, semplificare le attività quotidiane, gestire quelle ripetitive e poco professionalizzanti, con risultati, in termini di performance, estremamente elevati, con ricadute positive anche sui ricavi e la riduzione dei margini di errore.
L’analisi dei dati e l’apprendimento automatico sono uno spunto importante per innovare, personalizzare e anticipare i gusti dei consumatori.
Il tutto, inoltre, matcha opportunamente proprio con i desideri dei consumatori, coinvolti in una esperienza caratterizzata da unicità ed emozionalità, alimentando la sensazione di un rapporto One-to-One, suggerito dalla tecnologia, ma condiviso, se possibile, dall’uomo.