Come aprire una pizzeria tradizionale, al taglio e da asporto

Ecco tutto quello che serve sapere per aprire una pizzeria tradizionale, al taglio o da asporto: dai requisiti necessari alle principali strategie da adottare

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 22 Luglio 2024 09:27

Aprire una pizzeria può essere un’idea allettante, soprattutto per chi ha anni di esperienza in tale settore. La pizza attrae infatti una vasta clientela ed è diffusa un po’ ovunque. Tale mercato, però, è molto competitivo per cui la semplice preparazione non basta. Per garantire il successo dell’attività, è quindi fondamentale affrontare alcuni passaggi iniziali cruciali, che comprendono sia le procedure burocratiche necessarie per l’apertura del locale, sia un’analisi strategica approfondita. Inoltre, è fondamentale decidere che tipologia di attività si desidera avviare che può essere un ristorante-pizzeria, una pizzeria da asporto o una al taglio. Ecco dunque le informazioni necessarie per comprendere tali differenze e per fare una scelta informata che meglio si adatti alle proprie esigenze e obiettivi imprenditoriali.

Requisiti e adempimenti burocratici per aprire una pizzeria

La Legge 287 del 25 agosto 1991 stabilisce che per aprire un’attività di ristorazione al pubblico come un bar o in questo caso una pizzeria è necessario essere in possesso di determinati requisiti personali e professionali ovvero:

  • avere un’età superiore ai 18 anni;
  • non aver dichiarato fallimento nei cinque anni precedenti né essere stato condannato per reati finanziari;
  • avere un certificato SAB ovvero un documento che attesta che si possono somministrare bevande e alimenti;
  • avere un certificato HACCP. Si tratta di un documento che attesta che si sono acquisite le competenze per assicurare la sicurezza alimentare.

Tali certificati si possono ottenere frequentando un corso di formazione nei comuni in cui ha sede la propria società. Il primo dura 100 ore mentre il secondo non meno di 20 ore.

Per quanto riguarda, invece, gli adempimenti burocratici per aprire una pizzeria, essi sono:

  • apertura Partita Iva, sia nel caso di impresa individuale che di società. Il codice Ateco è il 56.10.11 ovvero “ristorazione con somministrazione” per le attività dove si consuma sul posto. Altrimenti, per quelle dove si preparano i cibi da asporto, il codice è il 56.10.20;
  • iscrizione al registro delle Imprese della propria provincia;
  • apertura posizione Inail/Inps;
  • presentazione della SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) che si richiede presso lo sportello SUAP (sportello unico delle attività produttive) del proprio Comune. Con essa si verifica e attesta il rispetto di tutti i requisiti di legge necessari per l’apertura della pizzeria;
  • permesso per l’esposizione dell’insegna che va chiesto al Comune;
  • licenza UTF per la somministrazione e la vendita di superalcolici che va presentata all’Agenzia delle Dogane;
  • tassa SIAE nel caso in cui si desideri diffondere musica, spettacoli radiofonici, televisivi o organizzare eventi dal vivo all’interno della pizzeria;
  • avere due anni di pratica lavorativa nel campo della ristorazione nei precedenti cinque anni, oppure possedere un titolo di studio riconosciuto oppure aver completato con successo un corso SAB.

Aprire una pizzeria: tipologie da asporto, tradizionale e al taglio

Chi desidera aprire una pizzeria deve sviluppare un progetto dettagliato con analisi dei costi e degli obiettivi strategici (business plan). Grazie all’ausilio di quest’ultimo si può quindi decidere che tipo di attività commerciale si vuole svolgere tra:

  • ristorante-pizzeria: si tratta di un connubio tra ristorante e pizzeria dove vi è il servizio completo al tavolo per cui è necessario avere uno spazio più ampio;
  • pizzeria al taglio che è un’attività molto diffusa in Italia, da Nord a Sud. Si tratta di un locale che vende pizze cotte su grandi teglie e poi tagliate in diverse sezioni rettangolari;
  • pizzeria da asporto che, come si evince da nome, è un luogo in cui i pasti (in questo caso le pizze) vengono confezionati per essere consumati fuori dal luogo di vendita, solitamente a casa o in ufficio.

I principali passaggi per aprire una pizzeria 

Se si desidera aprire una pizzeria o qualsiasi altro locale, è necessario seguire alcuni importanti passaggi. Prima di tutto, si deve scegliere con cura il locale e la posizione in quanto tali elementi sono di fondamentale importanza per il suo successo e per i costi da sostenere. È necessario poi arredare quest’ultimo con specifiche attrezzature come forni, piastre per la cottura e frigoriferi.

Nel caso vi sia servizio ai tavoli, è necessario scegliere anche mobili e stoviglie. Prima di aprire una pizzeria, poi, è importante anche scegliere il personale. Servirà necessariamente un pizzaiolo nonché un aiutante e nel caso di servizio ai tavoli anche dei camerieri.

Le strategie per avere successo

Per attrarre un numero maggiore di clienti, è fondamentale investire in pubblicità sin dall’inizio se si decide di aprire una pizzeria. Una campagna promozionale efficace aiuterà infatti a generare interesse e a costruire una base di clienti fedele fin dai primi giorni di attività.

Ma come? Ebbene, mediante il volantinaggio in luoghi di grandi affluenza come zone di movida o stazioni e organizzando eventi con degustazioni gratuite. Inoltre, offrendo sconti promozionali o prezzi ridotti nelle prime settimane in modo da incoraggiare i clienti a provare una nuova pizzeria e prodotti gratuiti dopo un certo numero di acquisti. E ancora, utilizzando dei cartelloni pubblicitari e stabilendo una partnership con bar o palestre in mono tale da ampliare la rete di contatti e aumentare il passaparola.

È importante, se si vuole aprire una pizzeria e avere successo, anche una forte presenza online. Al giorno d’oggi, infatti, i consumatori cercano le informazioni soprattutto su internet per cui sarebbe necessario:

  • utilizzare piattaforme come Facebook, Tik Tok, Instagram e Twitter per stabilire e mantenere un’interazione attiva e continua con il pubblico. In questo modo si faciliterà la comunicazione, l’engagement e il coinvolgimento con il proprio target;
  • monitorare e rispondere alla recensioni in quante queste ultime sono importanti perché aiutano a costruire fiducia e credibilità;
  • sfruttare le applicazioni di terze parti per ampliare la visibilità e facilitare l’accesso ai clienti;
  • offrire opzioni di pagamento online come Satispay o Paypal in modo tale fa rendere il processo di acquisto più comodo e veloce per i clienti.

Seguendo questi consigli si potrà aprire una pizzeria con buone probabilità di successo. Implementare una strategia di marketing ben strutturata e mirata è davvero importante per attrarre clienti e farsi notare soprattutto nei primi mesi di attività.

Sapere quali sono i requisiti principali per aprire l’attività dei propri sogni, avere fin da subito le idee chiare e un’attenta pianificazione sono le basi per superare le sfide iniziali e posizionarsi favorevolmente nel mondo della ristorazione. Tali pratiche, infatti, aiuteranno a offrire una proposta di valore, utile ad attrarre e soddisfare le diverse tipologie di clientela.