Coronavirus, tutte le misure del decreto Conte che dobbiamo conoscere

Coronavirus, il Governo italiano prende provvedimenti: ecco come ha intenzione di rispondere all'emergenza sanitaria

Il Coronavirus ha raggiunto anche l’Italia e, con l’aumento del numero di contagiati e il secondo decesso nel giro di pochi giorni, il Governo ha deciso di rispondere all’emergenza sanitaria con un apposito decreto. Le misure adottate sono state annunciate ieri proprio dal Premier Giuseppe Conte, a seguito della riunione del Consiglio dei Ministri nella sede della Protezione Civile.

Emergenza Coronavirus, tutte le misure del decreto Conte

L’obiettivo del decreto Conte contro il Coronavirus è quello di salvaguardare la salute degli italiani, attraverso misure che siano proporzionate all’emergenza e tali da contenere la diffusione dell’epidemia (niente sospensione del Trattato di Schengen dunque).

Tante sono i dubbi sulla natura epidemiologica del virus su cui gli esperti si stanno interrogando e, mentre si pensa ad un vaccino e alle soluzioni possibile per contrastare l’epidemia, il Governo ha deciso di prendere provvedimenti mettendo in quarantena paesi e persone che potrebbero far aumentare i casi di contagio.

Da qui, quindi, la scelta di emanare un apposito decreto che, tra le misure contenute, menziona anche l’intervento delle autorità e il possibile arresto di chi viola le disposizioni approvate dall’Esecutivo.

Tale provvedimento, per ora, riguarda principalmente i Comuni e le aree dove è risultata o risulta almeno una persona positiva al virus e per la quale non si conosce la fonte di trasmissione, ma si estende anche ai territori nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio. Le misure che dovranno adottare le autorità competenti, nello specifico, riguardano:

  • il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata;
  • la sospensione di eventi, manifestazioni e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato;
  • la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole, nonché dei viaggi di istruzione;
  • la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei e la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Il potere di dichiarare lo stato di quarantena spetta alle autorità competenti, chiamati ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata alla situazione. Qualsiasi decisione presa, come è stato specificato, deve infatti tenere conto di come si evolve la vicenda e degli eventuali peggioramenti.

Coronavirus, cosa si fa in caso di quarantena

Nel decreto del Governo Conte, ovviamente, vengono dettate disposizioni anche per quanto riguarda la quarantena. A tal proposito è stato stabilito che:

  • l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva scatta nei confronti di chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus;
  • chi ha fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico è obbligato a comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, in questo caso scatta l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
  • l’accesso ai servizi del trasporto di merci e di persone, salvo deroghe specifiche, deve essere limitato o – se necessario – sospeso.

Nei casi di quarantena, inoltre, va sospesa l’attività lavorativa per alcune imprese, con conseguente chiusura di alcune tipologie di attività commerciali. Non è da escludere, inoltre, la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

Per far sì che le regole vengano rispettate, in fine, non è escluso l’intervento delle forze dell’ordine e, se necessario, dell’esercito. “Predisporremo misure perché le iniziative prese abbiano piena attuazione”, ha sottolineato Conte a seguito della riunione col Consiglio. Il mancato rispetto delle misure di contenimento approvate con il decreto, infatti, sarà punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale che, in caso di inosservanza dei provvedimenti delle Autorità, prevede l’arresto fino a 3 mesi.