
Cambiano le regole per entrare in banca: l’intesa è stata raggiunta dopo la richiesta delle organizzazioni sindacali di trovare soluzioni condivise “per la gestione della fase delicata di aumento della diffusione del contagio” e costituisce una nuova Integrazione ai Protocolli su prevenzione e sicurezza siglati sin dall’inizio dell’emergenza. Vediamo in dettaglio cosa cambia, a partire dal Green pass.
Dal 1° febbraio il Green Pass sarà obbligatorio secondo quando disposto dall'ultimo decreto Covid emanato dal Governo. Per questo motivo i dirigenti dell'ABI, l'assoziaizone che rappresenta gli istituti di credito, si sono seduti ad un tavolo con le principali organizzazioni sindacali - Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin - per siglare l'accordo sulle nuove regole e modalità di lavoro.
L'impegno delle banche
Non c'è cambio di regole senza un'adeguata comunicazione. L'ABI assicura infatti che gli istituti di credito informeranno la clientela sulla necessità del possesso del Green Pass per accedere ai servizi dal 1° febbraio e definiranno le modalità per effettuare le verifiche a carico del personale.
Torna l'accesso su appuntamento
In particolare l'accordo prevede il ripristino dell’accesso della clientela tramite prenotazione con appuntamento nelle zone rosse e arancioni, con l’unica eccezione di operazioni di cassa non programmabili.
L’accesso della clientela in filiale nelle zone gialle e bianche avverrà invece nel limite del numero massimo di persone contemporaneamente ammesse dalla vigente normativa di contrasto al Covid-19.
Controlli a campione
L’obbligo del Green Pass è attribuito dal Dpcm alla clientela e quindi le nuove regole prevedono che il controllo, secondo le disposizioni del Governo, possa essere effettuato all’interno dei locali anche a campione
Le banche forniranno indicazioni al personale anche per la gestione di eventuali situazioni di tensione, che scaturissero dalle attività di controllo, con la possibilità di richiedere anche il pronto coinvolgimento delle forze dell’ordine.
Dalle mascherine Ffp2 allo smart working
E' previsto poi l’immediato ripristino di tutte le misure di prevenzione e dei dispositivi di protezione individuali a suo tempo concordate per la prima ondata della pandemia: distanziamento, sanificazione, gel disinfettante per le mani. E’ stato introdotto, inoltre, l’obbligo di dotazione a tutto il personale di mascherine tipo Ffp2.
Promosso il ricorso al lavoro agile per evitare inutili spostamenti e in caso di quarantena precauzionale, con conservazione della retribuzione in caso non vi fosse la possibilità di utilizzo dello smart working.