Riscaldamenti alternativi: al posto del legno arriva il pellet di canapa

Il costo del pellet è sempre più alto e il caro bollette si fa sentire nelle tasche degli italiani, ecco una soluzione alternativa sostenibile ed economica

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Con l’arrivo del primo freddo, gli italiani si preoccupano dell’aumento delle bollette, soprattutto quelle del gas. L’ARERA, l’Autorità per le Reti Energetiche e l’Ambiente, ha comunicato gli aggiornamenti sul costo del gas. Dai precedenti 104,99 centesimi al metro cubo si passerà a 196,25 centesimi, con un aumento delle materie prime di circa l’86%. Questo significa che le famiglie spenderanno circa il 74% rispetto all’anno scorso. L’incremento, spiega ARERA, è dovuto principalmente all’aumento del prezzo internazionale delle materie prime sul mercato.

Questi sono dati provvisori, dovuti al fatto che il sistema gas è in continua evoluzione. Infatti, bisogna tenere presente che a partire da ottobre le bollette saranno mensili, e non più bimestrali. Questo permette di tenere sotto controllo la spesa per il gas.

L’aumento dei prezzi

I prezzi delle materie prime sono aumentati, colpendo anche il mercato delle biomasse. La crisi in Russia ha portato ad una corsa all’acquisto di pellet, facendo aumentare il prezzo oltre ogni aspettativa e rendendolo praticamente introvabile.

Un sacco da 15 kg di pellet in passato costava dai 3 ai 5 euro. Oggi una famiglia italiana spende circa 13 euro per acquistare la stessa quantità.

Fortunatamente esistono valide alternative sia al gas tradizionale che al pellet. Molte famiglie italiane stanno valutando soluzioni alternative per risparmiare il più valutando possibile. Tra queste ne esiste una poco conosciuta, il pellet di canapa.

I primi esperimenti con il pellet di canapa

I canadesi sono stati i primi produttori di pellet di canapa e hanno anche creato il primo impianto di trasformazione. Tuttavia, negli ultimi anni, questa pratica si sta diffondendo anche nei paesi europei.

Cos’è il pellet di canapa

Il pellet di canapa è il prodotto della lavorazione del gambo della canapa. Questo processo consente di separare i materiali presenti nel canapulo. I fiori ei semi vengono conservati e lasciati a seccare per alcuni mesi, quindi vengono triturati e pressati senza l’aggiunta di resine.

I vantaggi

Se si confronta il pellet di canapa con il pellet tradizionale, si notano numerosi vantaggi per quanto riguarda soprattutto l’efficienza. Inoltre, il suo utilizzo è fondamentale per ridurre i costi elevati delle bollette.

Il pellet di canapa garantisce l’emissione di alte percentuali di calore rispetto al materiale impiegato e un impatto ambientale molto basso, quasi a zero.

Inoltre, va considerato che il sottoprodotto della combustione del pellet di canapa può essere utilizzato come fertilizzante per il terreno se utilizzato con i dovuti accorgimenti.

Perché il pellet di canapa è più efficiente

Il pellet di canapa è una risorsa economicamente efficiente perché cresce rapidamente. Questa sua caratteristica la rende un valido alleato per combattere il caro energia. Infatti, a differenza del legno, per cui è necessario far crescere la pianta almeno cinque anni, una pianta di canapa ha bisogno di appena cinque mesi come tempo di crescita per poi poter essere tagliata.

Inoltre, va notato che le colture di canapa sono anche ecosostenibili e molto ricche di fibre e il sistema di combustione è basato sulla pirolisi, cioè viene effettuato sulla minima temperatura creando un gas che può essere bruciato immediatamente rendendolo efficiente rispetto al minimo utilizzatore.

L’idea italiana per far fronte al caro energia

Per contrastare il caro energia anche in Italia c’è quindi chi sperimenta soluzioni alternative. Tra questi, Angelo Del Sordo che coltiva la canapa per usi alimentari, sta sperimentando un nuovo utilizzo dei gambi di questa pianta presso la sua azienda di Nusco, in provincia di Avellino.

Il progetto di economia circolare della canapa

Del Sordo coltiva canapa da 13 anni per uso alimentare e, in vista dell’arrivo dell’inverno, che sulle montagne campane è particolarmente rigido, si prepara a mettere in pratica la sua rivoluzione green e a sperimentare un’alternativa al gas per ridurre i consumi energetici per il riscaldamento, il pellet di canapa.

Una volta terminata la trebbiatura della pianta di canapa, quello che rimane è il fusto della pianta con il restante fiore. Del Sordo ha quindi pensato di farne rotoballe per produrre pellet di canapa. Ogni anno quello che resta viene tagliato, quindi l’obiettivo è di utilizzare quello che fino ad oggi è stato uno scarto.

Gli altri utilizzi della canapa

Del Sordo coltiva la canapa per ricavarne olio e farina per preparare i piatti del suo agriturismo. Dal seme di canapa si ricava l’olio che è molto ricco di Omega 3 e Omega 6, nutrienti che risultano essere molto importanti per il nostro organismo. La parte del seme che rimane viene macinata per fare la farina, che è il prodotto che Del Sordo usa più spesso, per fare sia la pizza che la pasta.