Le stufe elettriche sono un’alternativa sostenibile al gas?

Le stufe elettriche a basso consumo possono rivelarsi una soluzione ideale per scaldare casa e risparmiare in bolletta, analizziamo vantaggi e svantaggi

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Le famiglie stanno soffrendo a causa della crisi del gas e delle alte bollette, e ora che le temperature iniziano ad abbassarsi, le persone si stanno preparando per affrontare le fredde giornate che verranno.

In un momento di crisi come questo, con i costi dell’elettricità alle stelle, le stufe elettriche a basso consumo possono rivelarsi una soluzione ideale per scaldare casa e risparmiare in bolletta. La stufetta, inoltre, può essere sfruttata anche per asciugare il bucato se fuori fa freddo o piove, o per combattere l’umidità domestica. Quindi, bisogna ponderare bene l’acquisto e il modello da portarsi a casa.

Quale stufa scegliere

Come prima cosa, così come per ogni acquisto in generale, bisogna prima porsi qualche domanda, riflettere su dove verrà collocato, quanto spesso verrà usato, ecc., invece di guardare solo al prezzo. Infatti, a secondo dell’uso che ne faremo, una stufa elettrica che all’inizio può sembrare più costosa, con il risparmio che può generare in bolletta sul lungo periodo, potrebbe rivelarsi la scelta migliore.

Vantaggi e svantaggi

Le stufe elettriche sono piccoli apparecchi che vengono utilizzati per riscaldare spazi ridotti come il bagno o una sala d’ufficio. Sono dispositivi che servono come supporto al riscaldamento principale e che quindi non lo possono sostituire totalmente. Lo scopo di una stufa elettrica è quello di aumentare velocemente la temperatura anche quando la caldaia è spenta, ad esempio di mattina presto o la sera tardi.

Ciò che è ovvio è che l’utilizzo di una stufa elettrica comporta un aumento dei costi della bolletta elettrica, poiché è un dispositivo abbastanza energivoro. Tuttavia, può rivelarsi utile in alcune circostanze.

Come funziona

La stufa elettrica è un sistema di riscaldamento portatile che funziona collegandolo alla presa di corrente. L’elettricità alimenta una resistenza che si riscalda, cedendo parte dell’energia accumulata sotto forma di calore attraverso l’effetto Joule, quindi riscalda l’ambiente circostante per convenzione.

Una stufa elettrica può essere usata per riscaldare rapidamente uno spazio chiuso, usando energia elettrica, senza dover usare una caldaia a gas o un altro sistema di riscaldamento principale. Dopo l’uso, basta spegnere la stufa e l’ambiente tornerà alla sua temperatura originale in pochi momenti.

I consumi

Ci sono diversi modelli di stufe elettriche in commercio, con diverse opzioni di potenza, design, materiali e tipo di sistema di riscaldamento. Alcuni hanno funzionalità come un timer che permette di accenderla e spegnerla automaticamente negli orari desiderati, oppure un termostato integrato per regolare ottimamente la temperatura.

In commercio si possono trovare stufe elettriche a basso consumo, come ad esempio dispositivi con tecnologia a infrarossi e trasmissione del calore per irraggiamento, oppure stufe elettriche con lampade alogene a bassa potenza e tecnologie più efficienti per il risparmio energetico.

Il consumo di una stufa elettrica dipende dalla sua potenza. Di norma, questi apparecchi hanno una potenza compresa tra 2.000 e 3.000 watt. Se, per esempio, una stufa elettrica ha una potenza di 2.000 watt, questo significa che il suo consumo sarà di 2 kWh. Se la stufa rimane accesa per due ore, il suo consumo sarà di 4 kWh.

Tenendo conto che le stufe elettriche vengono in genere utilizzate per brevi periodi di tempo, ad esempio mezz’ora al mattino e mezz’ora la sera, per un totale di un’ora al giorno, è possibile ipotizzare un impiego mensile di circa 30 ore durante i mesi invernali. In questo caso si ottiene un consumo di 30 kWh per una stufa elettrica da 2.000 watt di potenza, con un costo in bolletta di 12 euro tenendo conto di un prezzo dell’energia di 0,4 euro/kWh.

Efficienza energetica

Secondo l’ingegnere Calabrese, responsabile del Laboratorio efficienza energetica negli edifici e sviluppo Urbano dell’Enea, le stufe elettriche sono meno efficienti rispetto ad altri dispositivi di riscaldamento presenti sul mercato. Infatti, per ottenere 4 kWh termici, una stufetta elettrica consuma 4 kWh di energia elettrica. Se si rapporta tutto all’energia primaria non rinnovabile, si scopre che la stufetta elettrica ha una efficienza pari alla metà di quella di una caldaia a gas.

Quanto incidono sulle bollette

Le stufe elettriche hanno come svantaggio principale l’impatto che hanno sulla bolletta della luce. Anche scegliendo un modello a basso consumo, questi apparecchi comportano un aumento dei consumi elettrici. Inoltre, il calore prodotto non permane a lungo nell’ambiente riscaldato: una volta spenta la stufa, infatti, la stanza diventa rapidamente fredda.

Per ridurre il consumo di energia elettrica è importante scegliere una stufa elettrica ad alta efficienza, in grado di fornire prestazioni termiche ottimali a fronte di un consumo energetico ridotto. Inoltre è fondamentale scegliere una fornitura di energia elettrica conveniente, per risparmiare sul prezzo dell’energia elettrica scegliendo una tariffa vantaggiosa e, se possibile, essere dotati di sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.