Caldaia a biomassa, un’alternativa al gas buona per l’ambiente

Le caldaie a biomassa sono una valida alternativa rispetto a quelle a gas e consentono di soddisfare e riscaldare gli utenti di singole abitazioni e condomini

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 9 Settembre 2022 09:19

Riscaldamento a gas: come risparmiare sul costo delle bollette? Il riscaldamento a gas è il più utilizzato dalle famiglie in Italia, ma i costi della bolletta stanno crescendo in modo esponenziale. Per questo motivo, molte famiglie stanno cercando alternative alla caldaia per risparmiare sul costo delle bollette. I sistemi di riscaldamento a pellet e a legna sono un’ottima alternativa al gas, perché permettono di risparmiare fino al 30% sul costo della bolletta. Inoltre, questi sistemi sono meno inquinanti e più sostenibili dal punto di vista ambientale.

La biomassa

Tutti sappiamo che i combustibili fossili stanno lentamente ma inesorabilmente esaurendosi, e che l’inquinamento da essi derivante è una delle principali minacce alla salute del nostro pianeta. La biomassa rappresenta una valida alternativa sostenibile ai combustibili fossili, in quanto si tratta di una risorsa rinnovabile e a basso impatto ambientale. La biomassa può essere utilizzata per produrre energia elettrica e termica, ed è una risorsa particolarmente versatile: si tratta infatti di scarti di attività agricole che possono essere facilmente modificati per adattarsi alle nostre esigenze. Investire nella biomassa significa dunque investire in un futuro sostenibile per il nostro pianeta: un futuro in cui l’energia pulita e rinnovabile sarà la norma, e non più l’eccezione. Alcuni esempi di biomassa sono:

  • legna da ardere
  • residui di attività agricole o forestali
  • scarti delle industrie alimentari
  • liquidi reflui derivanti dagli allevamenti
  • alghe marine

Come si può vedere, sono diversi i materiali che possono essere utilizzati per la realizzazione di composti chimici o carburanti biologici, ma soprattutto per la generazione di energia elettrica e termica. Come abbiamo visto, l’energia può essere ottenuta bruciando la biomassa legnosa, come la legna, in caldaie o in impianti di cogenerazione. La biomassa legnosa è una fonte di energia rinnovabile che può essere utilizzata per la produzione di calore o elettricità. La biomassa legnosa può essere utilizzata anche per la produzione di biocarburanti e composti chimici.

Le caldaie a biomassa, quale scegliere

Esistono diversi tipi di legna, come la segatura, che derivano da scarti industriali, o i tronchetti di legno, che sono costituiti da residui di legno pressati. La scelta del tipo di legno da utilizzare dipende dalle nostre necessità e dalle nostre preferenze.

Come scegliere la caldaia a biomassa migliore per le proprie esigenze? In commercio sono disponibili diverse tipologie di caldaie a biomassa, a pellet, a legna o a cippato, adatte a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Le caldaie a fiamma inversa o rovesciata sono tra le più diffuse e consentono di caricare il focolare in modo ottimale, senza bruciare tutta la legna in una volta.

Come funziona una caldaia a biomassa

Il funzionamento di una caldaia a biomassa funziona in modo molto simile a quelle tradizionali a gas. Il riscaldamento e l’acqua calda per la casa sono fornit grazie alla combustione della biomassa. Il calore generato dalla combustione del materiale viene utilizzato per riscaldare l’acqua presente nei termosifoni e quella che utilizziamo in cucina o in bagno per lavarci. Uno dei vantaggi di questo tipo di caldaia è che il materiale combustibile è di facile reperibilità, ad esempio è possibile trovare a buon prezzo, o addirittura gratis, i trucioli di legno da bruciare nella caldaia. Questo comporta quindi una drastica riduzione dei costi di gestione della caldaia. Inoltre, le caldaie a biomassa sono progettate per lavorare tutto l’anno e possono essere facilmente spente durante la stagione estiva quando non è più necessario riscaldare la casa.

Quanto costa una caldaia a biomassa

l’installazione di una caldaia a biomassa richiede un investimento iniziale considerevole. I prezzi di mercato variano ampiamente a seconda della marca, del modello e delle specifiche dell’impianto. In generale, il costo totale per l’installazione di una caldaia a biomassa, comprensivo della caldaia stessa e delle relative spese di installazione, può oscillare tra i 1.600 € e gli 11.500 €. È importante notare che i preventivi più bassi potrebbero non includere materiali aggiuntivi o lavori di perforazione necessari per l’installazione dell’impianto. Ad esempio, per installare una caldaia a biomassa è spesso richiesta una presa di fumo adeguata, il cui costo potrebbe non essere incluso nel preventivo base.

I prezzi dell’installazione di una caldaia a biomassa dipendono da diversi fattori, tra cui la complessità dell’impianto, la sua potenza, la necessità di modifiche strutturali nell’edificio e il costo della manodopera. I servizi di installazione di caldaie a biomassa possono comprendere anche l’installazione di presidi di sicurezza, sistemi di controllo e manutenzione. Tuttavia, nonostante l’investimento iniziale elevato, le caldaie a biomassa offrono numerosi vantaggi a lungo termine. Oltre alla riduzione delle emissioni di gas serra e dell’impatto ambientale, questi sistemi possono contribuire a ridurre significativamente i costi energetici nel corso del tempo. L’uso di combustibili rinnovabili può inoltre fornire una maggiore sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dalle fonti di energia convenzionali.

 

Bonus per cambiare la caldaia 2024

Il Bonus caldaia del 2024 rappresenta un’opportunità significativa per chi intende effettuare interventi di miglioramento dell’efficienza energetica nella propria abitazione, in particolare per la sostituzione degli impianti a gas con soluzioni più sostenibili e a basso impatto ambientale. Questo incentivo offre diverse opzioni ai cittadini che desiderano adottare sistemi di riscaldamento più efficienti e rispettosi dell’ambiente.nUna delle principali caratteristiche del Bonus caldaia è la possibilità di ottenere una detrazione fiscale del 50% o del 65% sui costi sostenuti per l’installazione di nuovi impianti di riscaldamento, a seconda delle specifiche condizioni e dei requisiti previsti dalla normativa. In alternativa, coloro che hanno già sostituito la propria caldaia entro il 17 febbraio 2023 possono beneficiare di uno sconto immediato.

Le tipologie di impianti che possono essere oggetto del Bonus caldaia includono le caldaie a condensazione di classe energetica almeno pari alla A, nonché i sistemi di riscaldamento alimentati da biomasse combustibili, purché siano dotati di sistemi di termoregolazione di ultima generazione. Inoltre, è possibile acquistare e installare termovalvole per ottimizzare l’efficienza del sistema di riscaldamento. Per richiedere il Bonus caldaia del 2024, è necessario compilare l’apposito modello fiscale (modello 730 o modello redditi persone fisiche) e presentarlo entro i termini stabiliti dalla legge. È importante notare che, fino al 2023, era possibile ottenere uno sconto immediato in fattura o convertire il credito d’imposta, ma queste opzioni sono valide solo per coloro che hanno effettuato i lavori entro la data specificata.

Inoltre, è possibile combinare il Bonus caldaia con altri incentivi e agevolazioni previsti per interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico, come il Bonus mobili ed elettrodomestici, il Bonus ristrutturazione 2024 e l’Ecobonus. Questa sinergia di incentivi consente di realizzare interventi più ampi e complessi, contribuendo a rendere le abitazioni più ecologiche e sostenibili dal punto di vista energetico.