Un lettore ci pone il seguente quesito:
Sono un cittadino italiano e solo cittadino italiano, ex dipendente pubblico (Ministero Esteri). Dal pensionamento (febbraio 2012) mi sono trasferito in Grecia e mi sono iscritto all’AIRE. Ora l’ufficio delle Finanze a Creta dove risiedo mi chiede la tassazione della pensione e mi ha bloccato parte del mio conto bancario. Se ho ben interpretato gli articoli 18 e 19 della Convenzione in oggetto la mia pensione deve essere tassata solo nello stato che la eroga, cioè l’Italia. Sarei grato per l’indicazione di ogni evento utile per una risposta all’autorità fiscale greca.
P.S. Ho qui a Creta un’abitazione per la quale pago regolarmente le tasse.
Cerchiamo di dare una risposta al nostro lettore.
Indice
Incassare la pensione in Grecia, gli ex dipendenti pubblici
La Grecia prevede una flat tax al 7% per i pensionati che si trasferiscono dall’estero. Purtroppo questa agevolazione vale unicamente per quanti abbiano lavorato per il settore privato. Questo è il motivo per il quale, prima di fare il grande passo e lasciare l’Italia, è importante verificare quale sia la propria posizione per non incappare in problemi dopo aver raggiunto la meta prescelta.
Gli ex dipendenti pubblici, una volta che sono andati in pensione, non possono chiedere all’Inps l’erogazione della pensione lorda. In altre parole le varie trattenute vengono effettuate ancora in Italia: l’assegno previdenziale continua ad essere tassato alla fonte.
L’Italia e la Grecia hanno sottoscritto una convenzione contro le doppie imposizioni. Il paragrafo 2, dell’articolo 19 pone proprio l’accento sul Paese che ha l’onere di tassare la pensione:
Le pensioni corrisposte da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale, sia direttamente sia mediante prelevamento da fondi da essi costituiti, a una persona fisica in corrispettivo di servizi resi a detto Stato o a detta suddivisione od ente sono imponibili soltanto in questo Stato.
Al punto b viene aggiunto:
Tuttavia, tali pensioni sono imponibili soltanto nell’altro Stato contraente qualora la persona sia un residente di questo Stato e ne abbia la nazionalità.
Volendo sintetizzare al massimo, questo significa che la tassazione dei redditi che provengono dalla pensione – quando quest’ultima è maturata per dei servizi resi allo Stato, come sono quelli dei dipendenti pubblici – sono tassabili esclusivamente nel Paese di provenienza.
Nel caso in cui il contribuente volesse beneficiare della flat tax greca dovrebbe chiedere la cittadinanza greca.
Le indicazioni per il nostro lettore
La convenzione che l’Italia e la Grecia hanno sottoscritto prevede che la pensione debba essere tassata solo nel Paese che la eroga, quando a percepirla sono degli ex dipendenti pubblici. A questo punto la strada da percorrere potrebbe essere questa: fornire copia della Convenzione, mettendo in evidenza l’articolo 19, a cui può allegare copia dei cedolini dell’Inps che riceve periodicamente.
È possibile, infatti, che l’ente tributario greco ritenga che la pensione venga erogata lorda (come avviene pe ri pensionati privati) e debba essere tassata direttamente in Grecia. Diventa importante, quindi, dimostrare che gli importi ricevuti siano già stati tassati alla fonte.
Quando è possibile ottenere la detassazione delle pensione
La limitazione della detassazione della pensione per gli ex dipendenti pubblici vale nella maggior parte dei Paesi verso i quali i contribuenti si possono trasferire. Nel novero dei soggetti che non possono accedere a questa agevolazione ci sono, gli insegnanti, i militari e in genere i dipendenti degli enti statali.
Gli unici tre Paesi nei quali questa limitazione non è in vigore sono: Australia, Senegal e Tunisia, perché sono stati sottoscritti degli accordi bilaterali specifici.
Come funziona la tax flat greca al 7%
L’agevolazione fiscale introdotta dalla Grecia ha uno scopo ben preciso: spingere i pensionati a trasferirsi nel Paese, per godere di un miglior trattamento fiscale. Possono beneficiare dell’agevolazione quanti stanno percependo una pensione di fonte estera, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Quanti fossero in possesso di questi requisiti possono accedere ad una tassazione sostitutiva ed agevolativa rispetto a quella ordinaria: per 15 annualità possono accedere ad un’agevolazione forfettaria la cui aliquota è al 7%. Come abbiamo visto in precedenza, però, da questa agevolazione sono esclusi gli ex dipendenti pubblici.
Quali requisiti devono essere rispettati
Per poter incassare la pensione defiscalizzata e vivere in Grecia, il pensionato deve soddisfare una serie di requisiti ben precisi. Possono accedere all’agevolazione quanti risultino essere titolari di un reddito estero che:
- abbiano trasferito la propria residenza fiscale in Grecia da uno stato con il quale è stato sottoscritto un accordo di cooperazione amministrativa fiscale;
- in precedenza la residenza fiscale doveva essere all’estero (rispetto alla Grecia): questo requisito deve essere stato presente nel corso di cinque dei sei anni precedenti il trasferimento;
- è necessario essere titolare di un reddito da pensione di fonte estera (quindi non deve essere erogato dalla Grecia).
I richiedenti devono essere iscritti all’Aire e aver compilato tutta la modulistica relativa all’accredito dell’assegno previdenziale su un conto corrente estero (rispetto all’Italia).
Quali sono i redditi agevolati
È importante sottolineare che ad essere agevolata non è unicamente la pensione, ma lo sono anche gli altri redditi che il soggetto percepisce all’estero. In questo modo è possibile riuscire ad ottenere un risparmio fiscale non trascurabile a fronte di redditi che possono essere elevati.
Ad ogni modo, per quanto riguarda gli eventuali redditi che provengono dai canoni di locazione, è sempre necessario dare un’occhiata alla normativa fiscale del Paese nel quale gli stessi sono ubicati. Nel caso in cui dovessero essere versate delle imposte può essere richiesto un credito d’imposta per ridurre quanto dovrebbe essere versato in Grecia.
Come chiedere la flat tax greca
Per accedere alla flat tax greca è necessario presentare richiesta entro il 31 marzo di ogni anno all’autorità fiscale competente. Entro il 31 maggio, invece, è necessario presentare i documenti giustificativi.
Entro 60 giorni le autorità greche hanno tempo per emettere la loro decisione. Nel caso in cui l’esito dovesse essere positivo, non viene pregiudicata la residenza fiscale di eventuali parenti che sono stati esaminati separatamente.