Snam, bilancio 2023 approvato dal Cda: ok al buyback fino a 500 milioni

Il gruppo Snam ha approvato il bilancio 2023 con un utile netto in linea all'anno precedente, 1,17 miliardi di euro: via libera al programma di riacquisto delle proprie azioni fino a un massimo di 110 milioni di titoli.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Gli azionisti di Snam riuniti in assemblea hanno approvato il bilancio e i dividendi relativi al 2023 con oltre il 99 per cento dei voti favorevoli sul 76,15 per cento del capitale presente. Il gruppo ha chiuso il periodo indicato con un utile netto di 1,17 miliardi di euro, con il dato che è in linea con il risultato conseguito nel 2022. A salire è stata invece la cedola, cresciuta nel 2023 a 28,2 centesimi, ovvero un +2,5 per cento rispetto all’anno precedente. I dividendi, così come confermato dal gruppo, saranno messi in pagamento a partire dal 26 giugno 2024.

Snam, approvato il bilancio 2023

L’assemblea degli azionisti di Snam approvando il bilancio 2023 ha anche dato il via libera a una nuovo programma per il riacquisto delle proprie azioni. Questo piano sarà attivo per 18 mesi che decorrono dal 7 maggio 2024, fino a un massimo di 110 milioni di azioni, ovvero circa il 3,27 per cento del capitale sociale, con un esborso rientrante nei 500 milioni di euro. Tale attività di buyback ha due principale obiettivi indicati con chiarezza dal gruppo: “promuovere la liquidità e gestire la volatilità del corso borsistico delle azioni della società” e “accrescere il valore per l’azionista anche attraverso il miglioramento della struttura finanziaria della società”.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle azioni proprie che verranno acquistate, è previsto che possano rientrare nei classici piani di incentivazione o “in progetti industriali e finanziari, coerenti con le linee strategiche della società anche mediante scambio, permuta, conferimento, cessione o altro atto di disposizione di azioni proprie per acquisire partecipazioni o pacchetti azionari, per progetti industriali o altre operazioni di finanza straordinaria”.

Il rigassificatore galleggiante di Ravenna

Al termine dell’assemblea dei soci, a comunicare i risultati raggiunti dal gruppo e le prospettive future è stato il Ceo di Snam, Stefano Venier. Molto indicative sono state le parole che lo stesso ha speso in merito al ai lavori per il rigassificatore galleggiante di Ravenna che “stanno proseguendo secondo il calendario fissato”. “Nel mese di maggio – ha aggiunto Venier – avremo un’ulteriore accelerazione in quelli a mare, in quanto è arrivata la nave Yudin, che inizierà l’installazione dell’infrastruttura della piattaforma”. Alla fine del mese, invece, è previsto che la Castor 10 di Saipem inizi i lavori di posa della condotta a mare, con l’obiettivo che è quello di “completare i lavori per la fine dell’anno, per avere l’operatività per il primo trimestre del 2025, una volta ottenute tutte le autorizzazioni”.

Snam si concentra sui dossier Edison Stoccaggi e Adriatic Lng

Al centro del dibattito, perlomeno a mezzo stampa, ci sono anche le possibili acquisizioni che il gruppo Snam potrebbe mettere in atto nel futuro prossimo. Tale ipotesi, tuttavia, è stata smentita da Stefano Venier che ha ammesso che il gruppo preferisca in questa fase concentrarsi sui dossier, caldi va detto, di Edison Stoccaggi e Adriatic Lng. Il Ceo di Snam ha precisato che nel caso di Edison Stoccaggi proseguono spedite le attività di due diligence “nell’ambito dell’esclusiva che scade a metà giugno”, mentre nel secondo caso, quello rigassificatore Adriatic Lng, il gruppo “attende le autorizzazioni definitive e vuole chiudere l’operazione”.