Stellantis, approvato lo stipendio del Ceo Carlos Tavares: 36,5 milioni all’anno

Lo stipendio 2023 di Carlos Tavares, Ceo di Stellantis è pari a 36,5 milioni, tra retribuzione bonus e incentivi: immediata la polemica dei sindacati.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Gli azioni di Stellantis hanno approvato, con una percentuale del 70,2 per cento, lo stipendio del Ceo Carlos Tavares che, nel 2023, è staro pari a 36,5 milioni di euro, ovvero un 55 per cento in più rispetto a quello del 2022. Si tratta, come evidente, di una cifra molto alta, pari esattamente a 100mila euro al giorno, 4mila all’ora e 3 milioni al mese, che fa ancora più impressione se paragonata con quella percepita da un operaio/a metalmeccanico Stellantis, in circa 1.845 euro al mese (in Francia 2mila euro). La decisione ha inevitabilmente acceso le polemiche da parte dei sindacati. Proprio in questi giorni, infatti, a Mirafiori è stata prolungata la cassa integrazione dei lavoratori.

Lo stipendio di Carlos Tavares 2023 in Stellantis

Lo stipendio da record di Carlos Tavares in Stellantis nel 2023 deriva dai guadagni del top manager e dai bonus raggiunti. Più nello specifico, 13,5 milioni di euro della cifra totale derivano dai guadagni, ovvero 1,4 milioni in meno rispetto al 2022, mentre i bonus per il raggiungimento degli obiettivi del gruppo e per la trasformazione di Stellantis in un’azienda di mobilità tecnologica sostenibile gli sono valsi 10 milioni di euro.

Il totale fa 23,5 milioni euro per il 2023, contro i 14,9 milioni del 2022 guadagnati dal Ceo (+55 per cento). Ma non finisce qui: ai 23,5 milioni di euro vanno aggiunti anche gli incentivi a lungo termine, pari a 13 milioni di euro, che saranno assegnati a Tavares nel momento in cui verranno raggiunti dei traguardi prefissati per i prossimi anni, entro il 2025 (ultimo anno del suo mandato).

Le polemiche sullo stipendio di Carlos Tavares

L’approvazione da parte degli azionisti dello stipendio di Carlos Tavares ha inevitabilmente attirato molte critiche. In particolar modo la società di consulenza ISS ha segnalato che la remunerazione del Ceo di Stellantis sia 7 volte superiore rispetto a quella dei suoi colleghi europei e, in alcuni casi, anche dei concorrenti americani come Ford o General Motors. Proprio queste ragioni avevano spinto ben tre società di consulenza a consigliare agli azionisti di non convalidare la remunerazione del top manager.

Forte anche il dissenso mostrato dai sindacati, con il segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità, Samuele Lodi, che ha detto: “Lo stipendio annuale di Carlos Tavares vale il salario di mille lavoratori di Mirafiori. A Mirafiori è stato comunicato l’aumento dell’utilizzo della cassa integrazione per le lavoratrici e i lavoratori, che continuano a pagare le conseguenze di scelte sbagliate e di assenza di politiche industriali nel nostro Paese”. In Francia la CGT, principale organizzazione sindacale del Paese, ha bollato come “scioccante e scandaloso” lo stipendio di Tavares, soprattutto considerando che “la maggior parte di operai e funzionari ha avuto solo un aumento del 3,7 per cento”.

La risposta di Tavares alle critiche

Ai sindacati e alle società di consulenza ha risposto lo stesso Carlos Tavares, sottolineando che la somma ottenuta derivi “da una dimensione contrattuale tra l’azienda” e lui, “proprio come per un calciatore o un pilota di Formula 1”. “Il 90 per cento per del mio stipendio – ha aggiunto il Ceo di Stellantis – deriva dai risultati dell’azienda, quindi questo dimostra che i risultati dell’azienda non sono poi così male. Se pensate che non sia accettabile – ha concluso – fate una legge, modificate la legge e io la rispetterò”.