Attenzione, torna la truffa della “ruota bucata”: come funziona

Diverse le segnalazioni in queste settimane, ma il meccanismo è sempre lo stesso: attenzione alla truffa della “ruota bucata”, sta tornando di nuovo in auge

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Redazione

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Si tratta di un tentativo di raggiro noto da tempo, diffusosi a macchia negli anni duemila e ora ritornato in auge: la truffa della “ruota bucata”, però, funziona sempre allo stesso modo. Gli ultimi due casi sono stati segnalati a Caserta e a Moncalieri, in provincia di Torino.

Vediamo come funziona, come riconoscerla e come difendersi in caso di furto.

Come funziona la truffa della ruota bucata

Dal 2016 a oggi, come dicevamo, l’inganno non è cambiato per niente. La truffa della ruota bucata continua a fare perno sullo stato di bisogno e la buona fede dei truffati, che credendo di essere aiutati, in realtà non si rendono conto di star subendo un furto a tutti gli effetti.

Funziona così:

  • i truffatori, che spesso agiscono in coppia, puntano la potenziale vittima in un parcheggio;
  • solitamente i luoghi prescelti sono centri commerciali e supermercati (o, in generale, luoghi particolarmente trafficati e affollati);
  • quando la vittima si allontana dall’auto uno dei due provvede a bucare una o più gomme dello stesso veicolo, poi attende;
  • al ritorno il proprietario dell’auto si accorgerà del danno, ed è proprio in questo momento che i truffatori entrano in gioco.

Fingendo di voler aiutare la persona in difficoltà, uno dei malviventi offre il proprio aiuto (magari col cambio della ruota, provvedendo a montare quella di scorta o offrendosi di chiamare assistenza), mentre l’altro sferra l’attacco. Quest’ultimo infatti, una volta sicuro della distrazione della vittima, grazie alla complicità dell’altro che fa in modo di tenerla occupata, punta effetti personali, portafogli e borse rimaste in macchina. E in pochi minuti, tutto quello che di valore si trova nel veicolo, viene saccheggiato.

Come difendersi dalla truffa della “ruota bucata”

A differenza di molte altre truffe segnalate (qui le più diffuse nelle ultime settimane), in questo caso non è la tecnologia a indurre in inganno le vittime. Non si tratta di hacker o programmatori furbi, ma di gente comune che non ha particolari talenti, se non quello di riuscire a riconoscere la vittima perfetta (spesso anziani o gente dall’aspetto indifeso). Tra questi anche persone che vanno di fretta o che sembrano apparentemente distratte e confuse.

Insieme alla truffa dello specchietto e quella del pongo (qui cos’è e come funziona), quella della ruota bucata è una delle più diffuse tra gli automobilisti.

Come difendersi quindi?

In primis mantenendo sempre l’allerta alta. Mai fidarsi troppo e, in caso di incidente o problemi con l’auto, prima di scendere è importante assicurarsi di aver chiuso bene tutto e di aver messo al riparo oggetti di valore.

Qualsiasi aiuto venga offerto, inoltre, non deve prevedere lo scambio di soldi o l’invito a “risolvere la cosa” pagando una somma in cambio subito. Quando si è coinvolti in situazioni del genere, infatti, meglio ricorrere a contatti ufficiali di assistenza e servizio stradale o, in caso di sospetti, alle forze dell’ordine.

Qualora siate vittime di una tentativo di raggiro del genere, niente panico. La prima cosa da fare è denunciare l’accaduto, dopo di che fare un resoconto di tutto quello che vi manca e/o che vi è stato rubato. Se sono state rubate carte di credito o prepagate meglio chiamare subito la banca (solitamente il servizio clienti per l’emergenze è sempre attivo) chiedendo di bloccare le carte di credito e prepagate e segnalare ogni operazione sospetta. Stessa cosa vale per smartphone, tablet o qualsiasi altro dispositivo collegato a conti correnti online. Per tutte le altre cose sottratte, invece, non resta che aspettare che la giustizia faccia il suo corso.