Puglia Hydrogen Valley, dall’Ue 370 milioni di euro per realizzare il progetto

Il progetto è stato selezionato dalla Commissione Ue tra gli Important Projects of Common European Interest per lo sviluppo delle infrastrutture dell'idrogeno

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Il progetto di infrastruttura per l’idrogeno in Puglia ha ricevuto il via libera dalla Commissione Europea, che lo ha inserito tra gli Ipcei (Important Projects of Common European Interest) sull’idrogeno approvati il 15 febbraio. Questo significa che il progetto potrà usufruire di un finanziamento Ipcei fino a 370 milioni di euro, favorendo lo sviluppo del progetto dellHydrogen Valley in Puglia.

Un investimento europeo per l’idrogeno: l’Ipcei Hy2Infra, di cui fa parte il progetto pugliese, rappresenta un impegno significativo a livello europeo. L’obiettivo è quello di sostenere la filiera dell’idrogeno in vari settori:

  • Diffusione di elettrolizzatori su larga scala: 3,2 GW di capacità installata per la produzione di idrogeno verde
  • Creazione di una rete di trasporto e distribuzione: 2.700 km di condotte per l’idrogeno, nuove e riconvertite
  • Sviluppo di impianti di stoccaggio: 370 GWh di capacità per immagazzinare l’idrogeno prodotto
  • Costruzione di terminali per vettori di idrogeno organico liquido (LOHC): 6.000 tonnellate di idrogeno gestite all’anno

L’inserimento del progetto pugliese nell’Ipcei Hy2Infra rappresenta un’importante opportunità per la regione. L’idrogeno verde può infatti giocare un ruolo chiave nella decarbonizzazione del territorio, favorendo lo sviluppo di nuove filiere industriali e creando nuovi posti di lavoro.

Il progetto pugliese è un esempio concreto di come l’idrogeno possa contribuire a un futuro più sostenibile. L’impegno della Commissione Europea e della Regione Puglia in questo settore rappresenta un passo avanti importante verso la transizione energetica.

L’Italia partecipa alla terza wave Ipcei per l’innovazione nell’idrogeno

L’idrogeno è una fonte di energia pulita e rinnovabile che può contribuire alla transizione energetica e alla decarbonizzazione dell’industria europea. Per questo motivo, l’Unione Europea ha lanciato una serie di iniziative per sostenere lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie innovative legate all’idrogeno. Tra queste, le Ipcei, che mirano a creare una catena del valore integrata e competitiva nell’idrogeno, coinvolgendo diversi Stati membri e imprese.

Tra i progetti ammessi alla terza wave Ipcei, 3 sono italiani: 2 nella categoria Elettrolizzatori, promossi da Energie Salentine e da Saipem, e uno promosso da Snam nella categoria Pipeline. Questi progetti prevedono la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno da fonti rinnovabili e di infrastrutture di trasporto e distribuzione dell’idrogeno, con l’obiettivo di integrare l’idrogeno nel sistema energetico nazionale ed europeo.

Snam sottolinea in una nota che questa terza ondata Ipcei, successiva a Hy2Tech e Hy2Use, focalizzate rispettivamente sulle tecnologie dell’idrogeno per gli utenti finali e sulle applicazioni industriali dell’idrogeno, coinvolge 32 imprese con un totale di 33 progetti in Europa. Il quadro è stato concepito e notificato congiuntamente da sette Stati membri: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia. Nell’ambito di questo programma, gli Stati membri destineranno fino a 6,9 miliardi di euro in finanziamenti pubblici, stimolando, a loro volta, investimenti privati per ulteriori 5,4 miliardi dedicati a progetti innovativi nei settori strategici per l’industria europea.

Un polo dell’idrogeno verde in Puglia grazie al progetto Hy2Infra

Come abbiamo detto, l’idrogeno verde è una fonte di energia pulita e rinnovabile che ha il potenziale di contribuire alla transizione energetica e alla decarbonizzazione. Per questo motivo, l’Unione Europea ha lanciato il progetto Hy2Infra, che mira a creare una rete di infrastrutture su larga scala per la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno verde, coinvolgendo diversi Stati membri e imprese. L’Hydrogen Valley in Puglia è promossa da Edison, Saipem e Sosteneo SGR, e ha l’obiettivo di:

  • Decarbonizzare il settore industriale pugliese, in particolare il polo siderurgico di Taranto
  • Realizzare due impianti di produzione di idrogeno verde a Brindisi e Taranto, con una capacità complessiva di 160 MW
  • Creare una rete di trasporto e distribuzione dell’idrogeno tra Brindisi e Taranto

La “Puglia Green Hydrogen Valley” rappresenta un’importante opportunità per la regione Puglia per raggiungere i propri obiettivi di transizione energetica. Il progetto permetterà di:

  • Ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera
  • Creare nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili
  • Sviluppare una filiera dell’idrogeno verde competitiva

Il progetto vede la sinergia di diversi soggetti e prevede inoltre la realizzazione di un gasdotto per il trasporto dell’idrogeno tra Brindisi e Taranto, promosso da Snam. I partecipanti a “Hy2Infra” saranno tra i primi ad affrontare e risolvere le sfide tecniche legate a nuovi progetti di infrastrutture su larga scala di idrogeno verde. Questo permetterà loro di maturare una esperienza operativa utile ad altri attori di mercato. L’approvazione del progetto “Puglia Green Hydrogen Valley” è un passo avanti importante per la decarbonizzazione dell’Italia e per lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno verde competitiva.

Un esempio di cooperazione europea per la decarbonizzazione

“Gli Ipcei sono esempi di cooperazione europea, in cui le aziende, gli Stati membri e la Commissione, ciascuno per il proprio ruolo, lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune”, ha sottolineato Giovanni Brianza, ceo di Edison Next.

“Esserci aggiudicati il finanziamento Ipcei per il progetto Puglia Green Hydrogen Valley, al fianco di partner rilevanti come Sosteneo e Saipem, è un’ulteriore conferma della strategicità e della concretezza di un’iniziativa che vuole contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Paese e, più in particolare, della Regione Puglia”, ha aggiunto Brianza.

Sosteneo: il finanziamento Ipcei un propulsore per la filiera dell’idrogeno verde

Umberto Tamburrino – managing partner, Ceo e Cio Europe – e Federica Gallina – partner ed Investment Principal Europe – di Sosteneo SGR S.p.A hanno dichiarato la loro soddisfazione per il riconoscimento da parte dell’Unione europea del progetto Puglia Green Hydrogen Valley, realizzato in collaborazione con Edison e Saipem, nell’ambito del finanziamento Ipcei Hy2Infra. Hanno sottolineato che questo finanziamento sarà fondamentale per favorire lo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde in Europa e per supportare gli obiettivi di decarbonizzazione del progetto. Hanno inoltre evidenziato che Puglia Green Hydrogen Valley rappresenta un esempio di collaborazione tra istituzioni, aziende e manager di investimenti specializzati come Sosteneo, con l’obiettivo di ottenere benefici per le comunità locali, le economie nazionali e gli investitori.

Riconoscimento strategico: Saipem e l’idrogeno verde in Italia ed Europa

“L’essere selezionati per partecipare al progetto Ipcei Hy2Infra è un successo significativo per Saipem e rappresenta un’importante opportunità per contribuire allo sviluppo dell’idrogeno verde e dei suoi derivati in Italia ed in Europa – ha commentato Fabrizio Botta, chief Commercial Officer di Saipem – La collaborazione e l’integrazione delle tecnologie sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e per offrire soluzioni a basso impatto ambientale ai nostri clienti. Saipem è orgogliosa di essere coinvolta in questo progetto strategico e si impegna a contribuire attivamente alla trasformazione del settore energetico verso un futuro più sostenibile”.

Tre impianti per l’idrogeno verde in Puglia

La Puglia Green Hydrogen Valley prevede la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno verde nelle città di Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia). Questi impianti, alimentati da fonti fotovoltaiche, avranno una capacità combinata di 220 MW, consentendo la produzione annua di 300 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile.

L’idrogeno generato sarà impiegato principalmente dalle industrie locali, con la possibilità di iniezione o blending nella rete gas di Snam, oltre all’utilizzo nel settore della mobilità sostenibile. Questo ambizioso progetto rappresenta un passo significativo verso la transizione energetica e la promozione dell’uso dell’idrogeno verde nelle attività industriali e nei trasporti.

Un impianto all’avanguardia per l’idrogeno pulito e il fotovoltaico

L’impianto di Brindisi, attualmente in fase avanzata di sviluppo, prevede l’impiego di elettrolizzatori con una capacità di 60 MW per la produzione di idrogeno pulito, alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Questa iniziativa, selezionata per il finanziamento europeo Ipcei, rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Il progetto coinvolge attivamente diverse realtà regionali, tra cui l’Acquedotto Pugliese, le Ferrovie Apulo Lucane, i Distretti tecnologici e produttivi pugliesi, il Politecnico di Bari, e le Università di Bari, Foggia e del Salento. Questa collaborazione mira a massimizzare le sinergie con il territorio, favorendo lo sviluppo di competenze e contribuendo alla creazione di una filiera locale dedicata all’energia sostenibile.

Snam e l’idrogeno: un investimento di 100 milioni per la filiera pugliese

L’infrastruttura progettata da Snam si inserisce nel quadro più ampio dello sviluppo della filiera dell’idrogeno che vede coinvolti altri primari operatori industriali attivi in Puglia. Il progetto di Snam, la cui fase operativa è attesa nel 2028, comporta investimenti complessivi per circa 100 milioni di euro, dedicati al repurposing di condotte esistenti (85 km) e all’installazione di nuove tubazioni, per una lunghezza totale di circa 110 km.

Puglia: industria energivora e la sfida della decarbonizzazione

Lo studio “Energia e competitività in Puglia“, realizzato dal Politecnico di Milano e Ingenium, ha evidenziato alcuni dati preoccupanti. Infatti, lo studio evidenzia come l’industria pugliese consumi più energia della media nazionale e faccia ancora affidamento su combustibili solidi, con un impatto significativo sulle emissioni. Tra i punti più preoccupanti troviamo:

  • L’industria pugliese consuma il 7,2% dell’energia nazionale per usi industriali, pur rappresentando solo il 5,9% del valore aggiunto industriale nazionale
  • Il 22% dell’energia utilizzata in Puglia proviene da combustibili solidi, contro una media nazionale del 12%
  • Le emissioni di CO2 dell’industria pugliese sono pari al 10% del totale nazionale, sebbene la regione rappresenti solo il 6,8% della popolazione italiana

Ipcei Hy2Infra: un sostegno cruciale per l’avanzamento dell’idrogeno in Europa

Nel suo insieme, l’Ipcei Hy2Infra sosterrà a livello europeo la diffusione di elettrolizzatori per 3,2 GW, la realizzazione e la riconversione di condotte per il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno per circa 2.700 km, lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell’idrogeno per almeno 370 GWh e la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per vettori di idrogeno organico liquido per gestire 6.000 tonnellate di idrogeno all’anno.

L’Italia e le sue iniziative per la sostenibilità energetica

Il tema cruciale della sostenibilità ambientale guida le azioni di Edison, che si impegna a fornire un mix di approvvigionamento più sostenibile per le industrie. In un contesto in cui il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più pressanti per l’umanità, gli attori industriali devono contribuire attivamente per raggiungere gli obiettivi regionali, nazionali ed europei.

L’Italia si distingue con progetti innovativi di idrogeno verde in diverse regioni, tra cui il Sud Tirolo, la Lombardia e la Sicilia. La collaborazione con l’Algeria nel settore delle energie rinnovabili, nell’ambito dell’accordo sulla fornitura di gas, rafforza il ruolo chiave dell’Algeria come primo fornitore dell’Italia. Questa partnership si estende alla fornitura e allo sviluppo di fonti rinnovabili, come l’idrogeno verde e l’energia solare, eolica e geotermica. La transizione energetica rimane un pilastro fondamentale nell’agenda dell’Unione Europea.