Scatta l’obbligo per i benzinai: da agosto multe salatissime

Il cartellone dei prezzi medi del carburante torna a far parlare di sé, con gli esercenti che saranno obbligati a esporlo da agosto: ecco cosa rischiano

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Una crisi che sembra non avere mai fine, con i prezzi che si abbassano per poi risalire in maniera repentina mettendo i consumatori con le spalle al muro in periodo importanti. Parliamo dei carburanti e dei continui rialzi alle stazioni di rifornimento, col picco massimo registrato negli scorsi mesi ma che ancor oggi, ancor di più con le prossime partenze estive, si fa sentire deciso. Ma dalle prossime settimane può cambiare qualcosa, perché i benzinai saranno chiamati ad adeguarsi a una direttiva sfornata dal Governo che in passato ha fatto parecchio discutere, ma che se non attuata può portare a guai seri, economici e lavorativi.

Obbligo dei prezzi medi in Italia

Parliamo del cosiddetto cartellone dei prezzi medi, ovvero l’esposizione nelle stazioni di rifornimento di quelli che sono i prezzi del carburante di media nella Regione di riferimento. Si tratta di un primo passo per rendere chiaro e trasparente il costo del carburante, con l’obiettivo di far comprendere al consumatore finale se quel distributore sta praticando un prezzo in linea con la media regionale o più alto (o più basso), e agire di conseguenza.

Una scelta, quella dell’esposizione dei prezzi medi, che era stata presa già diversi mesi fa dal Governo, ma che verrà attuata effettivamente a partire dal 1° agosto 2023. A chiarire tutti i passaggi di questa novità ci ha pensato il MIMT, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che in una circolare ha reso noto cosa andrà fatto dai primi giorni di agosto.

Ai lavoratori del settore, infatti, è richiesto di raccogliere i dati aggregati- che saranno nazionali per i distributori su autostrade e regionali per gli altri- dal sito online in formato aperto ogni mattina da una sezione dedicata del sito Mimit. Una volta raccolti i dati, però, il lavoro non è finito qui, perché l’impianto dovrà esporre i prezzi con adeguata evidenza in un cartellone riportante i rispettivi prezzi medi, relativi alle tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita, assicurandone l’aggiornamento con frequenza giornaliera.

Nello specifico il cartellone dovrà essere esposto, ben visibile, all’interno dell’area di rifornimentoe dovrà inoltre seguire il seguente ordine dall’alto verso il basso:

  • gasolio;
  • benzina;
  • GPL;
  • metano.

Cosa rischiano i benzinai

La circolare ministeriale, poi, dà anche indicazione su orari e tipo di esposizione. Se il posizionamento è lasciato alla decisione della stazione di rifornimento (non c’è un posto specifico dove metterlo, ma dovrà comunque essere esposto in maniera chiara e ben visibile nel rispetto del codice della strada), il MIMT ha fatto sapere che l’esercente dovrà esporre il cartellone:

  • entro le 10.30 se l’orario di apertura è precedente o contestuale alle 8.30 o in caso di apertura 24 ore su 24;
  • entro le due ore successive per gli altri casi.

E per chi non si adeguerà sono previste multe salatissime. I benzinai hanno infatti un margine di errore ridotto prima di dover mettere mano al portafoglio. Gli esercenti possono essere trovati in difetto per quattro volte senza subire conseguenze pesanti oltre alla multa, ma dalla quinta volta in poi può scattare la sospensione dell’attività. E la multa, a dir la verità, non è neanche così irrisoria: dai 200 ai 2.000 euro in base al fatturato dell’attività.