Renzo Rosso e la sua filosofia non convenzionale e anti-establishment

La rivoluzione di Diesel come fonte d'ispirazione imprenditoriale: ecco in costa consiste la voglia del diverso di Renzo Rosso

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Renzo Rozzo è uno degli imprenditori più noti, apprezzati e di successo del panorama italiano e internazionale. È il fondatore di Diesel e presidente del gruppo OTB. Un uomo dalla visione degli affari insolita, per alcuni, che merita d’essere spiegata nel dettaglio.

La filosofia di Renzo Rosso

Nel mondo del fashion italiano Diesel rappresenta di certo uno dei marchi più noti. Fin dalle origini, questa società si è caratterizzata per la volontà di distinguersi a ogni costo. L’idea di fondo era quella di proporre uno scenario non convenzionale, tanto nelle forme proposte quanto nell’approccio alla pubblicità.

Basti pensare all’idea di Renzo Rosso di lanciare sul mercato una collezione vintage. Una prima assoluta nel mercato italiano, al punto tale che i primi modelli (jeans stone-washed) slavati vennero rimandati indietro. I clienti erano infatti certi che fossero semplicemente difettosi.

Una delle tante sfide dell’azienda, indirizzata in differenti percorsi “a rischio” da allora.

Tra le grandi innovazioni in ambito marketing occorre evidenziare le sue “insolite” campagne pubblicitarie. Non ci si concentrava sul prodotto, fin dal lancio di Diesel nel 1991, bensì si poneva l’attenzione su immagini evocative e spesso surreali. L’idea era quella di connettersi a livello emotivo con il pubblico, toccando differenti tematiche, dalla coscienza sociale all’ambiente, fino al contrasto con l’autorità e il sistema dirigente.

La creatura di Renzo Rosso è sempre stata al passo con i tempi e ciò che oggi diamo per scontato, nel 1995 era rivoluzionario. In quell’anno infatti Diesel vantava uno dei primi siti web del settore, con immagini per ognuno dei capi delle sue collezioni. Di fatto aveva anche previsto il boom delle vendite online, che risale al 1997.

L’imprenditore si è reso ampiamente conto, prima di molti altri, di come fosse necessario svincolarsi dai canali tradizionali, ormai fin troppo affollati. Al tempo stesso c’era la necessità di comunicare diversamente con il pubblico giovane, alle prese con una rapida rivoluzione tecnologica.

Si è dunque passati a una strategia di viral marketing. Un insieme di azioni che consentono un sistema accelerato e, al tempo stesso, economico per diffondere un messaggio. Al tempo stesso, però, è stata creata una piattaforma virtuale per poter supportare la diffusione del progetto.

Un esempio è la campagna Be Stupid del 2010, con Diesel che sottolineava come gli stupidi avessero più storie da raccontare. Un messaggio irriverente, che mira al rovesciamento dei valori ed è studiato appositamente per esplodere sui social, tra polemiche e apprezzamenti.

Un imprenditore fonte d’ispirazione

Nel 2024 Renzo Rosso è stato premiato come una delle personalità che hanno maggiormente ispirato nel corso dell’anno precedente, dunque nel 2023. Ciò è avvenuto inserendolo alla 23esima posizione della Ooom 100: The World’s Most Inspiring People, classifica giunta alla sua ottava posizione e stilata dalla rivista Magazine Ooom. Il team editoriale, con il contributo di una giuria internazionale, ha dunque scelto di premiare a tal modo il genio italiano.

Nel 2023, si legge nel magazine, Renzo Rosso ha festeggiato i 45 anni di Diesel, brand che gli ha consentito di crescere e creare un impero. Il suo gruppo conta più di 6mila dipendenti nel mondo, tutti sotto il gruppo internazionale OTB, che vanta anche i marchi Jil Sander, Marni, Maison Margiela e Viktor&Rolf.