Quanto conta l’influencer marketing nelle scelte d’acquisto

Secondo una ricerca condotta da IZI spa, soltanto il 29.2% degli intervistati fa acquisti lasciandosi influenzare dalla rete.

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Redazione

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IZI spa è un’impresa specializzata nelle indagini statistiche, nelle ricerche di mercato e nei sondaggi di opinione, con particolare riferimento al monitoraggio della qualità. La sua divisione digitale – IZILab – nasce nel 2020 con l’intento di implementare le metodologie tradizionali di analisi e ricerca con strumenti innovativi e nuove tecnologie, quali deep learning e AI al fine di raccogliere, analizzare e processare grandi set di dati, contenuti testuali e multimediali.

A partire da una popolazione di riferimento di residenti in Italia fra i 18 e i 79 anni, IZI ha condotto un’indagine su uno dei temi più caldi del momento: l’influencer marketing. La ricerca di IZI ha evidenziato come – a differenza di quanto si possa pensare – soltanto il 29.2% degli intervistati si lascia influenzare dalla rete nelle proprie scelte d’acquisto e il dato cala ulteriormente a 23.5% se a promuovere i prodotti sono gli stessi influencer. Tra coloro i quali hanno risposto in maniera affermativa, la maggioranza appartiene alla GenZ (rispettivamente 54.5% e 45.2%) e va calando con il crescere dell’età.

Entrando poi nello specifico all’interno della vicenda che sta tenendo banco, ovvero il cosiddetto Pandoro-gate che vede Chiara Ferragni accusata di truffa aggravata, il 51.4% degli intervistati ritiene che questa vicenda avrà importanti conseguenze sul futuro dell’influencer marketing e soltanto il 20% crede che quello che è successo non porterà ad alcun contraccolpo. In ogni caso, ben il 94% degli interpellati si dicono favorevoli alla regolamentazione del mercato degli influencer, così come proposto dall’AGCOM, e questo dato è decisamente interessante in quanto mette d’accordo le 4 generazioni di intervistati: GenZ, Millenial, GenX e Babyboomers.