Ucraina, 100 giorni di guerra: pioggia di soldi in arrivo per Putin

Le casse di Putin si stanno gonfiando, nonostante le sanzioni imposte dall'UE: pioggia di soldi in arrivo alla Russia, vicina ai 100 giorni di guerra

Pubblicato: 2 Giugno 2022 11:15

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Nonostante le sanzioni imposte dall’Ue, Putin continua a ricevere soldi per finanziare la guerra in Ucraina, ormai vicina ai 100 giorni. Diverse sono le multinazionali che hanno lasciato il Paese, e ora sia il comparto occupazionale sia quello economico sono a rischio. Le difficoltà sono tali che si parla già di recessione, eppure la macchina da guerra rimane perfettamente operativa.

Pioggia di soldi in arrivo per Putin, nonostante le sanzioni

Nonostante la crisi e il blocco di molte attività, probabilmente quelli a pagare il maggior prezzo per questo conflitto saranno i cittadini russi. Mentre la guerra in Ucraina si avvicina al suo centesimo giorno, infatti, le sanzioni imposte finora da Bruxelles non sono riuscite a fermare l’aumento delle finanze pubbliche russe.

Questo perché l’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime sta creando un’ondata di liquidità che quest’anno potrebbe raggiungere una media di 800 milioni di dollari al giorno (più di 850 milioni di euro), secondo le stime fornite da Bloomberg.

Il piano Ue per fermare le importazioni russe

Il piano per isolare Putin, bloccando il conflitto, deve quindi essere rivisto. Una delle principali preoccupazioni dell’Ue continua a essere il blocco delle importazioni di petrolio greggio, con un embargo totale che potrebbe arrivare con il sesto pacchetto di sanzioni. L’obiettivo è evitare che la Russia continui a ricevere risorse e soldi per finanziare la guerra, bloccando così i piani di espansione del Cremlino, che nel frattempo minacciare anche altri stati fuori dai confini ucraini.

100 giorni di guerra in Ucraina: come potrebbe evolversi il conflitto

Il 3 giugno è la data che coincide con il centesimo giorno di guerra in Ucraina. In questi oltre tre mesi la cosiddetta “operazione militare speciale” voluta da Vladimir Putin si è evoluta in una sanguinosa guerra di logoramento. A maggio l’offensiva russa nel Donbass è iniziata a mostrarsi debole. Un piano per circondare le forze ucraine utilizzando un ponte di barche per attraversare il fiume Severskij Donec a sud-est di Izyum viene sventato dalla Difesa ucraina, provocando importanti perdite per l’esercito di Mosca. Nel frattempo, alcune fonti affermano che i militari russi sarebbero stati respinti anche nella periferia di Kharkiv, la seconda città più grande del Paese, sotto pesanti bombardamenti dall’inizio della guerra.

Con l’avvicinarsi dei 100 giorni di guerra, però, le forze ucraine appaiono sotto pressione a est. E ora la Russia pare abbia identificato Severodonetsk come suo prossimo obiettivo strategico, e sta combattendo per circondare la città, dove è stato colpito anche un impianto chimico. Non è chiaro per quanto tempo la squadra ucraina possa mantenere la sua posizione.

Quanto durerà ancora la guerra in Ucraina?

Per quanto tempo potrà andare avanti il conflitto in Ucraina? Gli esperti, purtroppo, sembrano tutti concordare sul fatto che potrebbe durare ancora molto, forse per anni. Arrivare alla pace in Occidente potrebbe far rimanere la Russia in Ucraina fino al 2036, ha avvertito John Pienaar, un ex consigliere militare maggiore generale britannico. Lo stesso ha inoltre dichiarato all’Indipendent che il presidente Putin potrebbe rilanciare ulteriori attacchi nel nord e nell’ovest dell’Ucraina se assumesse il pieno controllo della regione del Donbas, dove continuano aspri combattimenti e le truppe del Cremlino stanno guadagnando terreno. Questo potrebbe dargli una posizione di vantaggio e, in generale, convincerlo a rimandare gli accordi di tregua.

Intanto, da Mosca, non arrivano buone notizie. La Russia ha affermato infatti che le forniture di missili statunitensi all’Ucraina rischiano di trascinare scatenare una vera e propria “terza guerra mondiale”.