Al terzo turno di Wimbledon Jannik Sinner affronta lo spagnolo Pedro Martinez in un match che, al di là del livello sportivo, evidenzia anche un forte squilibrio economico. Per ora il percorso del tennista altoatesino fa ben sperare con pochi game lasciati agli avversari e tanta solidità mentale mostrata nelle due sfide finora giocate. Dall’altra parte c’è un esperto del circuito, 28 anni, ma che ha vinto l’unito titolo ATP finora nel 2022 a Santiago. Ovviamente visto l’andamento dei due è chiaro che anche da un punto di vista dei guadagni la differenza è abissale.
Una carriera d’élite contro una solida gavetta
Jannik Sinner, numero uno al mondo, ha costruito una carriera straordinaria in pochissimi anni. Il paragone con Pedro Martinez è impietoso, basti pensare che solo con la finale del Roland Garros 2024 ha portato a casa 1.275.000 euro, ma il dato più significativo è il montepremi totale vinto in carriera: oltre 31,5 milioni di euro. La sua ascesa è stata costante, sostenuta da una combinazione di talento, disciplina e una rete di sponsor internazionali. Ovviamente a pesare sui guadagni è lo splendido 2024 dove Jinner ha conquistato 8 titoli tra cui gli Australian Open, US Open e ATP Finals
Dall’altra parte della rete per continuare a sognare nel torneo di Wimbledon, Pedro Martinez, 28 anni, naviga da anni nel circuito ATP con determinazione. I suoi guadagni complessivi ammontano a circa 4,3 milioni di euro, di cui 551.000 euro incassati nel 2024 fino a oggi. Martinez rappresenta quel tipo di professionista solido che ha saputo mantenere una carriera sostenibile nel tempo ma che resta lontano dalle vette raggiunte da campioni come Sinner.
Chi è Pedro Martinez
Pedro Martínez, soprannominato “Pe”, è un tennista spagnolo originario di Alzira, nella Comunità Valenciana, dove ha mosso i primi passi nel mondo del tennis a soli sei anni, vicino al Club de Tenis Alzira. Da bambino, spesso si recava al circolo in skateboard, iniziando un percorso che lo avrebbe portato nel gotha del tennis mondiale. Cresciuto in una famiglia molto unita, ha una sorella di nome Lola. Parla fluentemente spagnolo, catalano, inglese e italiano.
La sua superficie preferita è la terra battuta, il suo colpo è il drop shot mentre tra i tornei ha sempre sognato di conquistare l’US Open. Idolatra il connazionale David Ferrer, mentre fuori dal campo è un appassionato di calcio, tifoso del Real Madrid e grande ammiratore di Cristiano Ronaldo. Tra le curiosità possiede sette cani, uno dei quali, Scooby, lo ha salvato durante il Challenger di Santiago nel 2019.
I risultati più importanti, oltre alla vittoria dell’unico titolo ATP nel 2022, li ha fatti registrare due anni prima qualificandosi per sei tornei ATP, tra cui Australian Open e Roland Garros e ottenendo la sua prima vittoria a livello Slam a Melbourne. Ha raggiunto il best ranking di numero 39 nell’ottobre 2024.
Numeri a confronto: il gap milionario
Il confronto economico tra i due evidenzia un divario marcato: oltre 27 milioni di euro separano i due atleti in termini di montepremi vinti. Una cifra che sottolinea non solo la differenza di ranking e risultati, ma anche la diversa esposizione mediatica e commerciale. Sinner ha trasformato il suo talento in un brand globale, con sponsor di altissimo livello e una posizione di rilievo nelle gerarchie del tennis mondiale. Martinez, sebbene sia riuscito a entrare stabilmente nel circuito maggiore, resta fuori dai riflettori e dai guadagni stellari del gotha tennistico.
Dal punto di vista sportivo, il match rappresenta per Martinez una rara opportunità: quella di misurarsi con il numero uno del mondo su uno dei palcoscenici più importanti del tennis. Per Sinner, è l’occasione di confermare il proprio status e continuare la corsa verso le fasi finali del torneo. Del resto l’obiettivo dell’altoatesino è quello di sfidare nuovamente Alcaraz dopo la sconfitta in finale al Roland Garros.
Al di là del punteggio, la partita racconta anche due storie diverse di carriera: quella di chi ha già raggiunto l’élite e quella di chi continua a lottare per restare tra i migliori. Un confronto che va oltre la racchetta e si gioca anche sul terreno delle opportunità, della visibilità e delle disparità economiche che sono frequenti nel mondo dello sport.