Quanti soldi vale Sinner-Djokovic e perché l’italiano è ancora secondo

Sinner sfida Djokovic per la finale del Roland Garros 2025: in gioco non solo la gloria, ma milioni di euro. Ecco chi ha guadagnato di più tra campo, sponsor e investimenti

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 6 Giugno 2025 11:51

Caccia alla prima finale al Roland Garros per Jannik Sinner. Tra il n. 1 al mondo e la quarta finale major c’è Novak Djokovic, leggenda del tennis e per molti anni al primo posto del ranking. La sfida di venerdì sul Philippe Chatrier, in programma non prima delle 19, sarà il nono confronto tra il serbo e l’azzurro: il bilancio nei precedenti è 4-4, ma Jannik ha vinto gli ultimi tre match.

Una sfida importante anche dal punto di vista monetario, che potrebbe far lievitare di molto i guadagni dei due atleti. Se il campione serbo è ancora adesso  uno degli atleti più ricchi, questo scenario potrebbe cambiare se Sinner continuerà a vincere.

Quanto vale economicamente la gara

Se è vero che si gioca per la gloria, è altrettanto vero che in palio ci sono davvero molti soldi. Il montepremi totale del Roland Garros 2025 è di 56,352 milioni di euro, quasi 3 milioni in più rispetto allo scorso anno. Soldi che verranno divisi tra i vari tornei in programma: singolo e doppio sia maschile sia femminile, con i premi che sono uguali tra uomini e donne senza differenze di genere. Questi sono i premi previsti:

  • per il vincitore sono 2 milioni e 550mila euro;
  • chi raggiunge la finale incassa un milione e 275mila euro;
  • la semifinale 690mila euro;
  • i quarti 440mila euro;
  • gli ottavi 265mila euro;
  • il Terzo Turno 168mila euro;
  • il Secondo Turno 117mila euro;
  • il Primo Turno 78mila euro.

Facendo i dovuti calcoli, Sinner e Djokovic hanno guadagnato al momento 1 milione 758mila euro, ma con la vittoria della semifinale la cifra guadagnata potrebbe quasi raddoppiare.

Il confronto tra i due

Se da un lato Djokovic ha già scritto la storia del tennis mondiale, dall’altro Sinner si candida a essere il protagonista dei prossimi dieci anni. Sul profilo economico però, al momento non c’è storia; Djokovic è ancora in testa, ma il campione italiano potrebbe replicare – e forse superare – le sue cifre da capogiro.

Secondo gli ultimi dati, Djokovic ha incassato in carriera oltre 187 milioni di dollari in premi ufficiali, un record assoluto che lo colloca al primo posto nella classifica dei tennisti più pagati di sempre. Sinner, dal canto suo, ha già superato i 40 milioni di dollari.

Anche guardando i migliori anni dei due, il campione serbo è avanti: il 2015 è stato il suo anno d’oro e Djokovic ha guadagnato oltre 21 milioni di dollari; per Sinner invece il suo migliore è stato il 2024, quando ha incassato quasi 20 milioni di dollari in premi. C’è da considerare però che i premi attuali hanno montepremi molto più alti rispetto a qualche anno fa, così come anche gli ingaggi degli sponsor.

I guadagni fuori dal tennis

Oltre ai premi conquistati in campo, i due campioni si sono distinti anche per le rispettive strategie economiche legate agli investimenti e alle attività fuori dal rettangolo di gioco.

Djokovic vanta un patrimonio netto stimato attorno ai 250 milioni di dollari, frutto non solo dei quasi 190 milioni guadagnati in carriera grazie ai montepremi, ma anche dei guadagni dei suoi investimenti. Ha un marchio di nutrizione sportiva “Djokolife” e investito in aziende come CLMBR (attrezzature fitness), OnePointOne (agricoltura verticale) e PlaySight (tecnologia sportiva). Anche il settore immobiliare rappresenta una voce importante del suo portafoglio: Djokovic possiede proprietà a Monte Carlo, New York, Miami, Marbella e Belgrado. A questi si aggiungono attività nella ristorazione con la catena “Novak Café & Restaurant” in Serbia e progetti legati alla formazione tennistica per i più giovani.

Sinner, pur essendo molto più giovane, ha già le idee chiare sulla gestione del suo patrimonio. Ha firmato un contratto decennale con Nike del valore di 150 milioni di dollari, uno dei più importanti nella storia del tennis, ed è diventato volto globale di brand come Gucci, Rolex, Lavazza e La Roche-Posay. Anche lui ha iniziato a investire nel mattone, acquistando una villa da 16 milioni a Monte Carlo e registrando quattro società nel Principato, segno di un interesse concreto per l’imprenditoria.