Non è un bel periodo per il Milan, non si fa fatica a dirlo. Per un soffio ha evitato il nono posto, sorpassando in volata il Bologna, sazio di una Coppa Italia che vale prestigio ed Europa League, ottenuta proprio contro i rossoneri.
La prossima stagione sarà senza Coppe. Un bene per Massimiliano Allegri, che tenterà la stessa operazione di Conte al Napoli. Un male per le casse rossonere, costrette a fare a meno degli introiti della Champions League. I conti però devono quadrare e allora via col mercato (in uscita).
La missione Tare non può fallire
Un anno zero in casa Milan, che deve far fronte anche ai conteggi complessi ed elevati per il nuovo San Siro. Tutto si muove in fretta mentre in campo non si accelera affatto. Si resta indietro e ora si spera di poter andare incontro a una rivoluzione positiva.
Se tutti parlano ora di Massimiliano Allegri, la dirigenza è probabilmente più concentrata su Igli Tare. Il nuovo Direttore sportivo lascia sognare l’arrivo di nuovi talenti, giovani, dal profumo di futura plusvalenza. Un progetto Lazio ma in larga scala, con un occhio al campo e uno alla borsa.
In nessun caso saranno ammesse scommesse fallimentari. Il rosso accumulato è già notevole e peggiorare la situazione potrebbe comportare un vero e proprio terremoto societario. In quest’ottica, l’obiettivo primario per la stagione di Serie A 2025-26 è l’accesso alla Champions League.
Questo nuovao formato è ricchissimo e ormai imprescindibile. Una mano tesa per evitare il rosso in bilancio. Sì, nel titolo parliamo di buchi da colmare ma la realtà è un po’ diversa. Nelle ultime due stagioni sono stati registrati degli utili e si ritiene ciò possa accadere anche ora, grazie alle plusvalenze.
DI che buchi parliamo, allora? Di quelli prevedibili nel prossimo futuro. Lo stadio avrà un peso enorme e una lunga fase fuori dalle Coppe, surclassati da Napoli, Inter, Juve, Roma, Atalanta, Bologna e Lazio, avrebbe un peso gravissimo. Per questo Reijnders, e non solo, è divenuto un sacrificio chiave da compiere.
Il Milan riparte da Reijnders (al City)
Reijnders al Manchester City vale 55 milioni di euro per il Milan, più bonus. Ciò si traduce in una cifra, ancora ufficiosa, di 70 milioni complessivi. Non l’intera somma finirà nelle casse societarie, non è così che funziona. Il Milan potrebbe mettere a registro 40 milioni, non pochi, dopo aver saldato l’AZ Alkmaar e considerando la differenza tra costo e vendita, dunque l’essenza della plusvalenza netta.
Una mossa non condivisa dai tifosi, comprensibilmente. Si tratta del calciatore migliore della rosa per rendimento, premiato come miglior centrocampista dell’ultima stagione. I conti però sono al primo posto per RedBird.
Del resto il progetto plusvalenze è cruciale per la strategia, come le ultime annate hanno dimostrato. L’utile dà ragione al club, al netto di tanta confusione in panchina e in mezzo al campo.
Occorre però prestare attenzione anche alle date. Sappiamo che la Fifa ha autorizzato una finestra di mercato insolita, agevolando così le squadre che partecipano al Mondiale per Club. Un danno per il Milan, che potrebbe rinviare alcune ufficialità in uscita per favorire il bilancio 2025-26. È quello che soffrirà dell’assenza delle Coppe, dunque necessità di linfa dallo sfoltimento della rosa. Tutto post 30 giugno allora, alleviando il prevedibile passivo. Non è facile, del resto, prepararsi a un’annata da grande club con un -80 milioni di ricavi.
L’affare Kalulu
Per un po’ sentiremo parlare più di addii che di arrivi in casa Milan. Senza la Champions League, occorre rimettere ordine nei conti. Giunge così la notizia dell’opzione d’acquisto a titolo definitivo esercitata dalla Juve per Kalulu.
Il tutto per un corrispettivo di 14,3 milioni di euro, pagabili in tre esercizi. Sono inoltre previsti premi per un totale non superiore a 3 milioni, al raggiungimento di particolari obiettivi sportivi. Nessuno pensava che il difensore potesse tornare a Milanello per giocare. Se non fosse rimasto alla Juve, dunque, sarebbe andato altrove.
Ma in che modo incide sui conti tutto ciò? L’impatto del prestito era già stato positivo, con ben 5,92 milioni di euro. Una somma a vantaggio del bilancio 2024-25, già in utile, con l’aggiunta della plusvalenza. Tenendo conto di come il valore netto, a bilancio, sia sceso a 363mila euro, circa, la plusvalenza si avvicina ai 14 milioni. Ciò per un impatto positivo complessivo di quasi 20 milioni.
Il budget mercato
Intanto, al netto di incastri vari in uscita, RedBird dovrà anche dare il via libera a un certo budget per Tare (30 milioni extra, da aggiungere a una porzione dei 75 riutilizzabili dall’addio di Reijnders). Tornare in Champions League, con tanta concorrenza, non sarà infatti facile. Di certo ci si potrà avvantaggiare del fatto che Napoli, Inter, Juve, Atalanta e non solo avranno più gare da disputare. Al tempo stesso, però, avranno più soldi da investire sul mercato.
In quest’ottica si inserisce il doppio investimento già fatto. Da una parte il già citato Massimiliano Allegri, che passa da un esonero a stagione in corso (in casa Milan) a un contratto fino al 2027 a circa 5,5 milioni annui.
Dall’altra invece abbiamo il colpo del presente, perché di futuro si fa fatica a parlare. Si tratta di Modric, genio del centrocampo, che nella stagione dei suoi 40 anni si regala un’esperienza al Milan a 3 milioni. Uno squillo prima del ritiro, magari, con l’idea di sollevare ancora un trofeo.