Sondaggi politici, Meloni perde quasi un punto mentre Conte scatta in avanti

Gli ultimi sondaggi elettorali sono possibilmente influenzati dalle nuove spese militari Nato: FdI retrocede del -0,8% mentre il pacifista M5S avanza del +0,6%

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 5 Luglio 2025 08:43

I sondaggi elettorali mostrano l’inciampo di Fratelli d’Italia: la premier Giorgia Meloni incassa un calo di fiducia del -0,8%, che fa scivolare il partito al 29,1%.

Arretra anche il Pd di Elly Schlein (-0,3%) andando a quota 22,4%. Ma la seconda notizia degna di nota, complementare al calo del primo partito italiano, riguarda il M5S di Giuseppe Conte che dopo settimane di bonaccia sale del +0,6% andando al 12,7%.

Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi

Una possibile chiave di lettura riguarda l’aumento della spesa militare Nato al 5% che ha incassato l’entusiasmo della premier (al netto del fatto che la spesa effettiva in Italia sarà in realtà del 3,5%), mentre il tetragono antimilitarismo di Conte sembra aver giovato al M5S.

La rilevazione elettorale riportata di seguito indica l’andamento medio delle ultime 2 settimane. I dati sono messi a confronto con quelli rilevati il 27 giugno 2025 (mentre qui è invece possibile trovare i numeri dei precedenti sondaggi politici):

  • Fratelli d’Italia – 29,1% (-0,8%);
  • Partito Democratico – 22,4% (-0,3%);
  • Movimento 5 Stelle – 12,7% (+0,6%);
  • Forza Italia – 8,9% (-0,1%);
  • Lega – 8,6% (+0,2%);
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 6,3% (-0,2%);
  • Azione – 3,3% (+0,1%);
  • Italia Viva – 1,9% (-0,3%);
  • +Europa – 1,8% (-0,1%);
  • Noi Moderati – 0,9% (+0,1%).

La Supermedia Youtrend ha elaborato per Agi le intenzioni di voto degli elettori italiani trovando la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Demopolis (data di pubblicazione 30 giugno), Ipsos (28 giugno), Ixè (26 giugno), Swg (23 e 30 giugno) e Tecnè (20, 27 e 30 giugno).

Al 4 luglio 2025, data di pubblicazione della Supermedia, la situazione delle coalizioni è la seguente:

  • centro-destra – 47,3%;
  • centro-sinistra – 30,5%;
  • Movimento 5 Stelle – 12,7%;
  • Terzo Polo – 5,2%;
  • altri – 4,3%.

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

  • centro-destra – 46,4%;
  • centro-sinistra – 32,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 9,8%;
  • Terzo Polo – 7,1%;
  • altri – 4,7%.

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

  • centro-destra – 43,8%;
  • centro-sinistra – 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 15,4%;
  • Terzo Polo – 7,8%;
  • altri – 6,9%.

Chi vincerebbe se si votasse oggi

Andare a votare oggi porterebbe il centro-destra al 47,3% dei consensi, in calo rispetto al 48,7% della settimana precedente (-1,4%).

Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) resta a quota 30,5% anche questa settimana. Il campo largo (Pd + M5S) varrebbe il 43,2%, dal 42,7% della settimana scorsa.

Le opposizioni, tutte insieme, (ma ad eccezione dei partiti esigui che non compaiono in questa rilevazione) valgono il 48,4%, dal 48,3% di sette giorni fa. Si tratterebbe, comunque, di una proiezione del tutto teorica dal momento che l’eterogeneità dei programmi renderebbe difficile una convivenza di lungo periodo nella stessa coalizione.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

Se si votasse oggi, il Rosatellum, l’attuale legge elettorale, farebbe piazza pulita dei partiti esigui incapaci di superare la soglia di sbarramento del 3% in una corsa solitaria. Nello specifico, sparirebbero:

  • Italia Viva di Matteo Renzi (1,9%);
  • +Europa di Riccardo Magi (1,8%);
  • Noi Moderati di Maurizio Lupi (0,9%).

Il dato interessante è che per la prima volta Italia Viva crolla sotto la soglia psicologica del 2%, mentre l’eterno “rivale” Calenda è al 3,3%. Si pensi che a febbraio, Iv tallonava da vicino Azione.

Astensionismo e indecisione

Aumenta negli italiani, anche se di poco, l’interesse per la politica e per la partecipazione. L’ultima rilevazione Ipsos in materia del 26 giugno mostra come siano diminuiti astenutiindecisi e persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta, che oggi si attestano a quota 41%. Un’ottima notizia, se si pensa che alle elezioni europee del giugno 2024 il dato aveva raggiunto quota 53,1%.

Oggi, dunque, i votanti effettivi sono il 59%. Tolto il non voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:

  • Astenuti/indecisi/schede non valide – 41%;
  • Fratelli d’Italia – 17,95%;
  • Partito Democratico – 13,83%;
  • Movimento 5 Stelle – 7,84%;
  • Forza Italia – 5,5%;
  • Lega – 5,31%;
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 3,89%;
  • Azione – 2,04%;
  • Italia Viva – 1,18%;
  • +Europa – 1,12%;
  • Noi Moderati – 0,63%;