I sondaggi politici mostrano come la fiducia degli elettori in Fratelli d’Italia sia ancora altissima: il partito della premier Giorgia Meloni conquista un decimale (+0,1%) salendo al 30,3%;
Perde terreno il Partito Democratico di Elly Schlein, che con il -0,4% cala al 22,6%. Pare che per il Pd la spinta ai consensi incassata dalla campagna referendaria sia già finita. Per completare il podio, si segnala come il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte viva da settimane un periodo di bonaccia elettorale, rimanendo fermo al 12,2%.
Indice
Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi
La rilevazione che vi proponiamo indica l’andamento medio delle ultime 2 settimane. I dati sono messi a confronto con quelli rilevati il 20 giugno 2025 (mentre qui è invece possibile trovare i numeri dei precedenti sondaggi politici):
- Fratelli d’Italia – 30,3% (+0,1%);
- Partito Democratico – 22,6% (-0,4%);
- Movimento 5 Stelle – 12,2% (=);
- Forza Italia – 9,1% (+0,2%);
- Lega – 8,3% (-0,1%);
- Alleanza Verdi e Sinistra – 6,4% (+0,1%);
- Azione – 3,5% (+0,4%);
- Italia Viva – 2,1% (-0,4%);
- +Europa – 1,6% (-0,2%);
- Noi Moderati – 1% (=).
La Supermedia Youtrend ha elaborato per Agi le intenzioni di voto degli elettori italiani trovando la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Swg (data di pubblicazione 16 e 23 giugno), Tecnè (13 e 20 giugno) e Youtrend (13 giugno).
Al 27 giugno 2025, data di pubblicazione della Supermedia, la situazione delle coalizioni è la seguente:
- centro-destra – 48,7%;
- centro-sinistra – 30,5%;
- Movimento 5 Stelle – 12,2%;
- Terzo Polo – 5,6%;
- altri – 3%.
La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:
- centro-destra – 46,4%;
- centro-sinistra – 32,1%;
- Movimento 5 Stelle – 9,8%;
- Terzo Polo – 7,1%;
- altri – 4,7%.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:
- centro-destra – 43,8%;
- centro-sinistra – 26,1%;
- Movimento 5 Stelle – 15,4%;
- Terzo Polo – 7,8%;
- altri – 6,9%.
Chi vincerebbe se si votasse oggi
Se si votasse oggi, il centro-destra otterrebbe il 48,7% dei voti. Rispetto ai precedenti sondaggi, si registra un calo complessivo del consenso pari al -0,3% sulla coalizione.
Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) va a quota 30,5%. Il calo, rispetto all’ultima Supermedia, è del -0,5%. Il campo largo (Pd + M5S) varrebbe il 42,7%.
Le opposizioni, tutte insieme, (ma ad eccezione dei partiti esigui che non compaiono in questa rilevazione) valgono il 48,3%. Nella precedente Supermedia il dato era del 48,6% e, prima ancora, del 48,9%. Si tratterebbe, comunque, di una proiezione del tutto teorica dal momento che l’eterogeneità dei programmi renderebbe difficile una convivenza di lungo periodo nella stessa coalizione.
Chi resterebbe fuori dal Parlamento
Andare a votare oggi significherebbe dover fare a meno di tutti quei piccoli partiti che, correndo da soli, non sarebbero in grado di superare la soglia di sbarramento fissata al 3%. Nello specifico, il Rosatellum eliminerebbe dalla circolazione:
- Italia Viva di Matteo Renzi (2,1%);
- +Europa di Riccardo Magi (1,6%);
- Noi Moderati di Maurizio Lupi (1%).
Un eventuale apparentamento in coalizioni permetterebbe ai partiti di superare lo sbarramento.
Astensionismo e indecisione
Il partito del non voto è il primo in classifica per l’ennesima settimana. L’ultima rilevazione Ipsos in materia risale al 29 maggio e mostra come i votanti effettivi siano solo il 57% degli aventi diritto mentre gli altri (43%) sono astenuti, indecisi o persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta.
Tolto il non voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:
- Astenuti/indecisi/schede non valide – 43%;
- Fratelli d’Italia – 17,76%;
- Partito Democratico – 13,24%;
- Movimento 5 Stelle – 7,14%;
- Forza Italia – 5,33%;
- Lega – 4,86%;
- Alleanza Verdi e Sinistra – 3,74%;
- Azione – 2,05%;
- Italia Viva – 1,23%;
- +Europa – 0,94%;
- Noi Moderati – 0,61%.
Nota metodologica: il piccolo scarto percentuale derivato dal ricalcolo è stato spalmato proporzionalmente su ciascun partito.