Santanché salvata in Senato, ma in autunno può saltare. Ecco perché

Il Senato non approva la mozione di sfiducia individuale al ministro del Turismo Daniela Santanchè presentata dal M5S. Ma con un rinvio a giudizio sulla truffa ai danni dello Stato le dimissioni sarebbero inevitabili.

Daniela Santanché salva la poltrona di ministro del Turismo, almeno per ora. Con 67 voti favorevoli e 111 contrari, il Senato non ha infatti approvato la mozione di sfiducia individuale presentata dal M5S. Tuttavia la posizione della Santanché resta politicamente critica, perché la nuova accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato potrebbe portare ad un rinvio a giudizio il prossimo autunno, e a quel punto per Giorgia Meloni sarebbe impossibile non chiederle un passo indietro. Anche perché buona parte di Fratelli d’Italia non è disposta a immolarsi per la Santanché, così come la Lega. Tanto meno con altri due casi scottanti aperti, cioè quelli relativi a La Russa e Del Mastro. E per il presidente del Consiglio potrebbe essere l’occasione per mettere mano alla squadra di governo con un rimpasto che potrebbe riguardare altri tre o quattro ministri.

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