Luigi Lardini, l’eleganza dell’informale

Intervista al Direttore Creativo di Lardini: un'azienda a gestione familiare che si rinnova con il rebranding.

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

È appena terminata la Milano Fashion Week dedicata all’uomo e tante sono state le novità presentate durante le sfilate meneghine. Come non citare il ritorno della giacca destrutturata di Giorgio Armani, oppure gli abiti e camicie in lino di Zegna o la visione eterea di un uomo fluido di Prada, ma Milano non è soltanto sfilate ma anche presentazioni di brand che raccontano la loro visione e la loro storia. Tra questi ci soffermiamo su una presentazione avvenuta nel fantastico contesto della Triennale di Milano del brand maschile Lardini, un marchio che quest’anno celebra i suoi primi 45 anni all’insegna del ben fatto e della sartorialità.

Azienda fondata nel 1978 dai 4 fratelli Andrea, Luigi, Lorena e Annarita che detengono ognuno lo stesso numero di quote, ognuno con un ruolo di spicco all’interno del contesto societario. La Lardini è stata capace in questi anni di saper rinnovare la propria immagine mantenendo salda la propria storia. Da sempre coltiva la cultura della sartoria e stagione dopo stagione, la fa evolvere, anno dopo anno conquista non solo il mercato italiano, dove ha anche un negozio monomarca a Milano nel quadrilatero della moda, ma poco per volta invade l’intero globo , in particolare con un’accelerazione sui mercati giapponesi e coreani.

QF Lifestyle ha incontrato Luigi Lardini, Direttore Creativo del brand, per farsi raccontare novità ed evoluzioni di un marchio storico.

Collezione lardini

Luigi, cos’è un’azienda di famiglia nel 2023?
Credo che nel 2023, in un contesto sempre più social e digital, essere un’azienda a conduzione familiare sia un fattore molto importante e sicuramente di gran valore. Un percorso di 45 anni di storia aziendale, fatto di sacrifici, duro lavoro, ma anche di soddisfazioni. Ora che è entrata la seconda generazione, saranno loro a portare avanti il nostro cammino con passione e amore per questo mondo, costruendo anche qualcosa di nuovo in linea con i tempi che stiamo vivendo.

Se potesse scegliere un abito iconico delle vostre collezioni, quale sarebbe e perché?
L’abito iconico per la collezione SS24 color sabbia doppio petto, quattro bottoni e rever specchiato. Un passaggio tra sartorialità e modernità.

I vostri mercati sono molteplici, ma la Corea è uno dei vostri punti di forza. Perché?
La Corea è uno dei nostri punti di forza insieme al Giappone. In entrambi i mercati c’è un forte interesse per il prodotto del brand ed è nella strategia futura continuare ad ampliare i nostri punti vendita. Già dal 2010 abbiamo intrapreso un forte consolidamento nei mercati dell’est Asiatico con il nostro simbolo che è il fiore a quattro petali, ora conosciuto e apprezzato da tutti, ma la notorietà è arrivata soprattutto per la qualità del prodotto e la ricerca costante che viene fatta dietro ogni collezione di lancio.

Chi è l’uomo Lardini?
L’uomo Lardini è un uomo moderno che, guardando il passato del suo aspetto sartoriale, riesce a dettare una nuova eleganza, un aspetto moderno e innovativo in ogni dettaglio. Elegante ma anche informale, l’uomo Lardini resta fedele a sé stesso, ma sempre attuale e al passo con quello che il mercato richiede.

Sul tema della sostenibilità come si muove la vostra azienda?
La sostenibilità è un punto di forte delicatezza, un processo graduale, intenso e di grande responsabilità con uno studio e una ricerca molto attenta. Ad oggi la responsabilità più grande è quella di puntare su prodotti che durino più a lungo oppure su prodotti che utilizzino come materia prima materiale riciclato. La seconda è quella di sviluppare ed espandere l’uso di tecnologie che facilitino processi produttivi sostenibili, come appunto il riciclo. Un traguardo che cercheremo di raggiungere quanto prima: sostenere e rispettare i criteri ambientali e sociali dove possibile. Il rigore della nostra azienda, la qualità delle produzioni, l’attenzione ai dettagli e l’eleganza dello stile sono i nostri valori che si ritrovano anche nell’architettura dello stabilimento che si inserisce alla perfezione nelle colline che lo circonda. La sede è stata tra le prime della zona ad utilizzare un impianto fotovoltaico per contribuire al risparmio energetico, e filtri anti-inquinamento che migliorano la qualità dell’ambiente.

Da anni presentate le vostre collezioni a Milano durante la MFW, perché questa scelta rispetto ad altri eventi come il Pitti Immagine?
Presentiamo la nuova collezione alla Milano Fashion Week, già dalle ultime due stagioni, per dare una maggior visibilità al brand che è in fase di rebranding in termini di immagine, di comunicazione e di collezione sia per il targeting che per i mercati di riferimento. Un prodotto che si avvicina sempre di più ad un consumatore giovane, veloce e attratto dal mondo social e dall’esclusività. Inoltre, riteniamo che concentrare la presentazione in un giorno con una formula presentazione/evento su Milano sia di fondamentale importanza per recuperare del tempo che oggi è fondamentale e soprattutto per l’elite di clienti che vi partecipano.

Come è cambiato il modo di vestire dei giovani? Cosa cercano a differenza del passato?Credo fermamente che per i giovani non sia cambiato niente. Quando si è giovani, come tutte, anche le generazioni più datate, seguivano e seguono tuttora la moda. Sicuramente oggi risulta molto più facile di una volta, per via del mondo social che ha la sua influenza sugli utenti. Un tempo invece si guardavano e si prendevano ispirazione dalle icone della propria città o nazione.

Dal 1978 ad oggi quali sono i punti fermi che non sono mai mutati nel tempo?
Dal 1978 ad oggi i punti fermi che non sono mutati sono i seguenti: serietà, qualità e ricerca.

Dove vede posizionato il brand Lardini nel prossimo futuro?
Nel futuro il brand Lardini sarà focalizzato sul retail: è questa la nostra scelta strategica sui territori in espansione. Ormai certa l’apertura su strada il prossimo gennaio del 2024 ad Aoyama, Tokyo. Si cerca di dare uno sguardo a Parigi e Londra. Non dimentichiamo il focus sull’alto posizionamento dei wholesale in tutto il mondo.

Novità e peculiarità dell’ultima collezione P/E 2024 appena presentata?
Nella prossima collezione SS24, appena presentata, le novità e le peculiarità stanno nella puntigliosa ricerca e perfezione in ogni dettaglio; attraverso la vestibilità e la costruzione dei capospalla. Una peculiarità quasi maniacale, per ricreare dei look che aderiscano al corpo con grazia e purezza e con tocchi moderni in linea con quello che il mercato richiede. Giacca con spalle evidenti, fit più over e moderni, silhouette morbide e essenziali ma impreziosite in ogni dettaglio: bottoni gioiello, fili dorati che attraversato i tessuti delle giacche o delle camicie, rever stondati o addirittura giacche senza collo, inserimenti di micro borchie e lurex sulla nostra Celebrity (la collezione da sera.)