Apple apre ai ricambi usati per riparare gli iPhone da autunno 2024

I tempi cambiano ed Apple adegua la sua politica in merito agli iPhone rotti: ma la strategia di Cupertino non è un solo un regalo alle tasche degli utenti o il risultato di una maggiore sensibilità ambientale

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È caduto un totem: fra non molto Apple permetterà di riparare gli iPhone rotti utilizzando pezzi di ricambio usati ma perfettamente funzionanti. Il tutto a beneficio delle tasche dei consumatori, ma anche dell’ambiente. L’iniziativa dovrebbe partire in autunno a cominciare dagli iPhone 15. Non è ancora chiaro se la possibilità verrà successivamente estesa anche ai modelli meno recenti.

Solo pezzi di ricambio originali Apple

La nuova opzione riguarda solo ed esclusivamente componentistica Apple originale: porte chiuse, dunque a pezzi non originali di terze parti. Fino ad oggi Apple scoraggiava di fatto la sostituzione di determinate parti guaste con componentistica ricavata da altri iPhone: chi lo faceva poteva ritrovarsi un avviso sullo schermo e la disattivazione di diverse funzioni. Ad esempio, lo “scambio” di schermo fra un iPhone e un altro portava alla perdita della funzione True Tone che è attiva di default e che utilizza i sensori per regolare il colore e l’intensità dello schermo in base alla luce ambientale al fine di dare un aspetto più naturale alle immagini. Per aggirare la criticità un tecnico autorizzato da Apple deve utilizzare componenti certificate dall’azienda riconfigurando il sistema.

L’annuncio di Apple

“I ricambi originali Apple usati godranno ora della piena funzionalità e sicurezza garantita dalla calibrazione originale di fabbrica, proprio come i ricambi originali Apple nuovi”, si legge in una nota di Apple. La nuova scelta del colosso di Cupertino non è solo figlia della crisi economica che morde il portafoglio dei consumatori e della più matura coscienza ambientale. Rispetto agli anni passati, il mercato degli smartphone registra una flessione dovuta al fatto che gli utenti tendono a conservare lo stesso device per un periodo minimo di 48 mesi. E poi tendono, il più delle volte, ad acquistare un nuovo smartphone dello stesso marchio del precedente. Anno dopo anno i nuovi prodotti immessi sul mercato presentano piccole migliorie incrementali per nulla rivoluzionarie. Per questo fra un device nuovo e la sua versione precedente la compatibilità di determinati componenti è pari al 100%.

Cronologia delle riparazioni

Apple scrive poi che “con l’aumento della longevità dei dispositivi, Apple ritiene importante che il secondo o terzo proprietario di un dispositivo abbia accesso alla cronologia completa delle parti e delle riparazioni”.

“Con la cronologia di Ricambi e Assistenza, che si trova nelle Impostazioni di iOS, Apple è l’unica azienda produttrice di smartphone che mostra in modo trasparente ai proprietari se il loro dispositivo è stato riparato e fornisce informazioni sulle parti utilizzate. Quest’autunno, Apple amplierà la Cronologia parti e assistenza per mostrare anche se un pezzo di ricambio è un pezzo originale Apple nuovo o usato”.

Ma Apple estenderà il “Blocco attivazione” alle singole parti dell’iPhone al fine di scongiurare il pericolo che i pezzi di ricambio provengano da iPhone rubati, come oggi accade spesso per quanto riguarda i pezzi di ricambio di auto e moto.

Fra altre novità in casa Apple si segnala la trattativa in corso con Google per l’intelligenza artificiale.

Ci sono anche due notizie meno felici: una multa da 490 milioni di dollari in seguito a un class action e una flessione delle vendite dopo la denuncia per violazione delle norme antitrust.