Apple Tap to Pay arriva anche in Italia: come trasformare il proprio iPhone in un Pos

Tap to Pay è la nuova app di Apple che permette di trasformare il proprio iPhone in un Pos e ricevere pagamenti elettronici

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Apple lancia una nuova funzione per tutti i commercianti italiani. Si tratta di Tap to Pay, una app che permetterà di trasformare il proprio iPhone in un vero e proprio terminale per ogni tipo di pagamento elettronico. Non solo Apple Pay quindi: la propria attività commerciale sarà connessa a tutti i maggiori provider come Mastercard e Visa.

La funzione è disponibile negli Usa già da due anni e ha riscontrato un grande successo. In Italia potrà contribuire alla diffusione dei pagamenti elettronici, che nel nostro Paese hanno storicamente incontrato molta resistenza ma che permettono una maggiore tracciabilità del denaro e aiutano a combattere l’evasione fiscale.

Apple Tap to Pay: la nuova opzione di iPhone dedicata ai commercianti

Apple metterà a disposizione a partire dal 2 giugno Tap to Pay, una nuova applicazione esclusiva per iOS che permette di trasformare il proprio iPhone in un Pos. Grazie a questo nuovo programma, i commercianti potranno accettare tramite il proprio smartphone Apple pagamenti elettronici tramite le piattaforme più diffuse come Nexi, Revolut, SumUp e Stripe, alle quali presto se ne aggiungeranno altre.

Oltre ovviamente al sistema di pagamento proprietario dell’azienda di Cupertino, Apple Pay, Tap to Pay supporterà tutti i principali circuiti di pagamento internazionali come Mastercard, Visa, American Express, Diners e Discover Global Network. Il tutto garantendo il massimo rispetto della privacy e della riservatezza dei dati dei clienti che utilizzeranno questa nuova funzione per pagare tramite carta di credito o debito.

“Tap to Pay su iPhone con l’app iOs Nexi SoftPos permette di offrire agli esercenti italiani maggiore flessibilità e una più ampia possibilità di scelta, garantendo loro nuove opportunità di incasso” ha dichiarato Roberto Catanzaro, Chief Business Officer of Merchant Solutions di Nexi, una delle principali piattaforme di pagamento elettronico nel nostro Paese.

I pagamenti elettronici in Italia e l’evasione fiscale

In Italia i pagamenti elettronici sono spesso al centro di polemiche. All’inizio del proprio mandato, l’attuale governo guidato da Giorgia Meloni aveva provato a stimolare l’utilizzo del contante alzando la soglia massima di pagamento possibile tramite somme di denaro fisico. Il contante, secondo un rapporto di Minsait Payments che analizza dati del 2023, rimane il metodo di pagamento preferito dagli italiani, con il 37,4% delle persone che lo usa quando è in grado di sceglierlo.

Nonostante questo però, tutti i metodi di pagamento elettronici superano come preferenze il 53% della popolazione totale. Le possibilità sono però diverse: carte di credito, di debito, prepagate e portafogli digitali, e nessuno di questi singolarmente supera il contante. Negli ultimi anni questa percentuale è aumentata anche grazie alla rilevanza maggiore che gli acquisti online hanno nelle spese degli italiani.

I pagamenti elettronici presentano numerosi vantaggi per quanto riguarda la piccola evasione fiscale. La tracciabilità dei pagamenti rende complessa l’evasione dell’Iva. Questa è infatti la porzione più elevata della cifra totale che non viene versata ogni anno allo stato. Si tratta del 32% mentre al secondo posto si trova l’Ires, appena al 10%. Un impiego più massiccio dei pagamenti elettronici renderebbe quindi più complessa una parte sostanziale dell’evasione fiscale in Italia.