Commissione Ue chiude indagine su Apple: aprirà sistema pagamenti iPhone

La casa di Cupertino ha proposto una serie di rimedi per risolvere le problematiche antitrust e rendere il mercato del pagamenti con dispositivo mobile concorrenziale

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Redazione

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Pubblicato: 11 Luglio 2024 15:33

Bruxelles chiude un procedimento antitrust potenzialmente costoso per Apple, che avrebbe potuto incassare una multa fino al 10% del suo fatturato globale. L’indagine, avviata per l’ipotesi di abuso di posizione dominante, è stata chiusa a seguito dei rimedi proposti dalla casa della Mela per rendere il mercato competitivo e concedere ai rivali l’accesso a una delle tecnologie standard (NFC) utilizzate per i pagamenti contactless degli iPhone nei negozi.

“Oggi la Commissione ha deciso di accettare gli impegni offerti da Apple. Questi impegni rispondono alle nostre preoccupazioni preliminari, secondo cui Apple potrebbe aver limitato illegalmente la concorrenza per i portafogli mobili su iPhone”, ha spiegato la vice-Presidente e Commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, concludendo “d’ora in poi, Apple non potrà più utilizzare il suo controllo sull’ecosistema iPhone per tenere altri wallet fuori dal mercato. Gli sviluppatori concorrenti, così come i consumatori, trarranno vantaggio da questi cambiamenti, favorendo l’innovazione e la possibilità di scelta e mantenendo al contempo sicuri i pagamenti”.

Il sistema Apple Pay e la tecnologia NFC

Apple Pay è il portafoglio mobile di Apple, utilizzato per consentire ai possessori di iPhone di pagare con il proprio telefono nei negozi e nelle transazioni online. Gli iPhone di Apple funzionano esclusivamente sul sistema operativo proprietario  “iOS” e per questo l’azienda di Cupertino controlla ogni aspetto del suo ecosistema, comprese le condizioni di accesso a NFC per gli sviluppatori di wallet concorrenti.

In Europa, la tecnologia più usata per i pagamenti mobili nei negozi si chiama Near Field Communication” o “NFC”. Questa tecnologia consente la comunicazione wireless tra un telefono cellulare e il terminale di pagamento di un negozio. Ti consente anche l’uso della funzione “tap and go” del telefono cellulare.

La tecnologia NFC non è stata sviluppata da Apple. È una tecnologia standardizzata e gratuita. Rispetto ad altre tecnologie, come i pagamenti tramite codici QR, consente un’esperienza di pagamento mobile più sicura e fluida. E rappresenta la soluzione più diffusa nell’Ue.

L’ipotesi di abuso di posizione dominante

All’avvio dell’indagine, nel 2020, la Commissione aveva accertato in via preliminare che Apple detiene un notevole potere di mercato nel settore dei dispositivi mobili intelligenti ed una posizione dominante nel mercato dei portafogli mobili in-store su iOS. Apple Pay, infatti, è l’unico portafoglio mobile che può accedere all’hardware e al software NFC su iOS per effettuare pagamenti nei negozi, poiché Apple non lo ha reso disponibile agli sviluppatori di terze parti.

La Commissione aveva quindi concluso che Apple avesse abusato della sua posizione dominante, escludendo  l’ingresso di rivali e garantendo una minore innovazione e possibilità di scelta per gli utenti. Tale comportamento viola l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che vieta l’abuso di posizione dominante.

I rimedi proposti dalla casa della Mela

Per rispondere alle preoccupazioni della Commissione in materia di concorrenza, Apple aveva inizialmente offerto alle autorità europee una serie di rimedi:

  • l’accesso gratuito al sistema NFC a terzi sviluppatori in modalità Host Card Emulation, un sistema che consente di archiviare in modo sicuro le credenziali di pagamento e completare le transazioni;
  • l’applicazione di una procedura equa, obiettiva, trasparente e non discriminatoria
  • la possibilità di  impostare sul telefono l’app di pagamento concorrente come predefinita ed utilizzare altre funzionalità come Field Detect (che apre l’app di pagamento predefinita quando un iPhone bloccato viene presentato ad un lettore NFC), il doppio clic su sul tasto laterale o sul tasto home per avviare l’app, l’uso di strumenti di autenticazione come Touch ID, Face ID e passcode del dispositivo.

Ad inizio 2024, Bruxelles ha avviato una verifica degli impegni assunti da Apple e consultato terze parti per verificare se questi rimedi abbiano risolto le questioni antitrust. Alla luce dell’esito di questo test, Apple ha modificato la proposta iniziale ed ha proposto nuovi impegni, fra cui quello di estendere la possibilità di avviare pagamenti con app di pagamento HCE su altri terminali certificati dal settore, come telefoni commerciali o dispositivi utilizzati come terminale (i cosiddetti SoftPOS), riconoscere esplicitamente che agli sviluppatori non è impedito di combinare la funzione di pagamento HCE con altre funzionalità o casi d’uso NFC e rimuovere l’obbligo per gli sviluppatori di avere una licenza come fornitore di servizi di pagamento (“PSP”).