Patente auto dai 17 anni e digitale, parte la rivoluzione

La Commissione Ue ha presentato un pacchetto di proposte per modernizzare le norme sulla patente e nuove disposizioni per facilitare l'applicazione transfrontaliera delle regole del traffico

Pubblicato: 1 Marzo 2023 19:49

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Dopo la rivoluzione auto dal 2035, con l’addio ai motori endotermici a benzina e gasolio, in Europa parte anche quella della patente. La Commissione Ue ha presentato un pacchetto di proposte per modernizzare le norme sulla patente di guida e nuove disposizioni per facilitare l’applicazione transfrontaliera delle regole del traffico. Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.

Nel suo quadro per la politica in materia di sicurezza stradale 2021-2030, la Commissione europea si è impegnata a raggiungere l’ambizioso obiettivo di avere quasi zero morti e zero feriti gravi sulle strade dell’UE entro il 2050, la cosiddetta “Visione zero”, e di ridurre del 50% i morti e i feriti gravi entro il 2030.

Nei dati più recenti sulla sicurezza stradale pubblicati, risulta chiaro che le vittime della strada rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemia, ma i progressi continuano a rallentare. Sono più di 20mila le vittime della strada in tutta l’UE nel 2022: la maggior parte erano pedoni, ciclisti e persone che si muovevano in scooter e motociclette.

La Commissione sta attuando un approccio di sistema sicuro alla guida in tutto il suo territorio: una guida sicura, veicoli più sicuri, infrastrutture più sicure, velocità inferiori e una migliore assistenza in caso di incidente.

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Patente, le nuove regole per le auto

Ma la vera rivoluzione riguarda l’età a cui si può iniziare a guidare: i ragazzi potranno prendere la patente, e quindi guidare, già a 17 anni. Ma attenzione: per farlo verranno inseriti in un programma di “guida accompagnata”.

Ciò significa che, partire dai 17 anni, i giovani potranno imparare a guidare e ottenere la patente ma sempre e solo accompagnati da un maggiorenne. Si potrà iniziare a guidare da soli solo a partire dal compimento del 18esimo anno di età, e lavorare come autista professionista da subito se lo si vorrà, conseguendo l’apposta patente.

La proposta sulle patenti di guida modifica il diritto dell’UE esistente e si ispira alle migliori pratiche già in vigore in diversi Stati membri. Un obiettivo chiave delle nuove norme è, come detto, il miglioramento della sicurezza stradale. Ecco le misure più importanti, che cambiano radicalmente il quadro attualmente in vigore:

  • possibilità per i giovani di sostenere l’esame per la patente e iniziare a guidare accompagnati, sia auto che camion, dall’età di 17 anni
  • periodo di prova di almeno 2 anni per i conducenti inesperti dopo che hanno superato l’esame scritto della patente
  • tolleranza zero sulla guida in stato di ebbrezza: anche se i giovani conducenti rappresentano solo l’8% di tutti gli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente o un motociclista di età inferiore ai 30 anni
  • adattamento della scuola guida e degli esami per preparare meglio i conducenti alla presenza di utenti vulnerabili sulla strada. Nelle intenzioni di Bruxelles, questo contribuirà a migliorare la sicurezza di pedoni, ciclisti e utenti di scooter, e-bike, mentre l’UE passa a una mobilità urbana più sostenibile
  • valutazione più mirata dell’idoneità medica, tenendo conto dei progressi nel trattamento medico di malattie come il diabete
  • aggiornamento delle proprie capacità e conoscenze di guida consigliato ai conducenti per restare sempre al passo con gli sviluppi tecnologici delle auto.

La patente di guida diventa digitale

Per semplificare il riconoscimento delle patenti di guida tra gli Stati membri, la Commissione Ue propone poi l’introduzione di una patente di guida digitale valida in tutti i 27 Paesi Ue, una novità assoluta in tutto il mondo.

La conseguenza immediata è che sarà molto più semplice sostituire, rinnovare o scambiare una patente di guida perché tutte le procedure saranno online. Allo stesso modo, sarà anche più facile per i cittadini di paesi extra UE con standard di sicurezza stradale comparabili sostituire la propria patente di guida con una UE.

Addio dunque alla vecchia patente in plastica formato tessera. La nuova sarà digital e disponibile sullo smartphone. “Molti di voi probabilmente hanno la patente nel portafoglio e sono pronti a mostrarla se vengono fermati alla guida. A patto di averla con sé. Vogliamo che l’Ue passi a una patente di guida digitale che funzioni oltre i confini all’interno dell’Unione europea” ha dettagliato la commissaria Ue ai Trasporti Adina Valean.

“In un futuro non così lontano, la vostra patente di guida sarà sul vostro telefono o su qualsiasi altro dispositivo digitale, anche se potrete richiedere la versione fisica se preferite, soprattutto per le generazioni più giovani”. “La patente digitale è una questione di convenienza personale, ma la nostra direttiva semplificherà e alleggerirà anche gli oneri amministrativi legati all’elaborazione di una patente fisica”, ha precisato.

Quanto costa rinnovare la patente

Cambia l’esame di guida

Ma attenzione, perché anche l’esame di guida cambia. Le domande verranno aggiornate con il passaggio a veicoli a emissioni zero. Valuteranno, ad esempio, le conoscenze e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate.

I neopatentati impareranno anche in che modo il loro stile di guida ha un impatto sulle loro emissioni, come ad esempio la tempistica dei cambi di marcia, che risulta sempre più fondamentale per emettere meno Co2.

Infine, la massa consentita di un veicolo di categoria “B” sarà adeguata per i veicoli alimentati in modo alternativo, visto che i veicoli a emissioni zero che trasportano batterie possono essere più pesanti.

Novità per le multe

Inoltre, l’attuale Codice della strada copre alcuni dei reati più frequenti e pericolosi, come l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. La Commissione europea propone di introdurre pene più severe per queste categorie di azioni commesse alla guida:

  • mancato rispetto di una distanza sufficiente rispetto all’auto che ci sta davanti
  • sorpasso pericoloso
  • parcheggio pericoloso
  • attraversamento di una o più linee bianche continue
  • guida contromano
  • mancato rispetto delle norme sull’utilizzo dei corridoi di emergenza per i veicoli delle forze dell’ordine e di soccorso
  • utilizzo di un veicolo sovraccarico.

L’Ue creerà anche un portale online dedicato per i cittadini, con accesso facile e rapido alle informazioni sulle norme di sicurezza stradale in vigore in ciascuno Stato membro e, nel tempo, consentirà loro di pagare direttamente eventuali multe.

Nuove regole tra Stati per i trasgressori

Le attuali norme dell’UE sull’applicazione transfrontaliera hanno contribuito a garantire che i trasgressori non residenti non rimanessero anonimi. Tuttavia, nel 2019 circa il 40% dei reati transfrontalieri è stato commesso impunemente, o perché l’autore del reato non è stato identificato o perché il pagamento non è stato eseguito.

La nuova architettura Ue mira a risolvere questo problema consentendo alle autorità di contrasto di accedere ai registri nazionali delle patenti di guida. Per prevenire l’impunità tra i trasgressori stradali, sarà istituito un nuovo sistema che consentirà il ritiro della patente in tutta l’UE quando uno Stato membro decide di toglierla a causa di un’infrazione commessa sul suo territorio.

Il ritiro della patente valido in tutta l’Ue riguarderà:

  • eccesso di velocità
  • guida sotto l’effetto di alcol o droghe
  • morte o gravi lesioni personali a seguito di qualsiasi infrazione stradale.

La Commissione propone inoltre di rafforzare il ruolo dei punti di contatto nazionali stabiliti in modo che possano cooperare meglio con le autorità di contrasto coinvolte nelle indagini sui reati. Ciò risolverà le attuali carenze nella cooperazione tra gli Stati membri durante le indagini sui reati.