Istituti tecnici, ecco la riforma: cosa cambia per gli studenti

Dopo l’approvazione della Camera la scorsa estate, l’ok è arrivato anche a Palazzo Madama: le novità per alunni e docenti, ma anche per le imprese e le Regioni

Dopo l’ok da parte della Camera che ha dato il via libera lo scorso luglio, ora è arrivato l’imprimatur anche da parte della commissione Istruzione del Senato. E così la riforma degli Its, gli Istituti tecnici superiori, prosegue la sua cavalcata verso l’approvazione definitiva, che ora dovrà essere portata a termine dai senatori riuniti in Aula al completo.

A dispetto della marginale rilevanza mediatica da sempre riservata loro, gli Its rimangono ad oggi l’unico canale di formazione terziaria professionalizzante non accademico a cui poter accedere immediatamente dopo il conseguimento del diploma di scuola superiore.

Riforma degli Its, l’iter parlamentare e la corsa verso l’approvazione

Dopo l’accordo politico trovato a febbraio sui miglioramenti da apportare al testo (che ha vissuto un vero e proprio percorso accidentato dalla scorsa estate), l’ok è stato annunciato nella giornata di mercoledì (18 maggio) dal presidente della commissione Istruzione del Senato, l’esponente del centrosinistra Riccardo Nencini.

Come si apprende dalle cronache parlamentari, il semaforo verde è stato acceso con una larghissima maggioranza, grazie alla partecipazione di tutte le forze politiche che sostengono il governo Draghi. La riforma degli Its sarà ora calendarizzata per arrivare in Aula al Senato (si pensa già prima dell’estate), per poi concludere il doppio passaggio alla Camera con l’ok finale (che si annuncia rapido visto il largo consenso dei partiti).

L’approvazione della riforma e le parole del ministro Bianchi

Stando alle dichiarazioni rilasciate nei minuti successivi proprio da Nencini, si tratta di “una riforma importante che forma capitale umano per imprese innovative italiane. C’è stata molta collaborazione con la Camera e il Governo – ha aggiunto il presidente della commissione – e questo ci ha consentito di fare un buon lavoro. Questa è la conferma di come ci sia la volontà da parte dell’Esecutivo di promuovere con forza la valorizzazione degli Its, mostrando come si investa con determinazione nella crescita di un settore della conoscenza indispensabile per il nuovo mondo del lavoro che attende le generazioni future”.

Sulla stessa lunghezza d’onda ha parlato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, oggetto di diverse critiche in passato per il complicarsi di questa riforma richiesta da moltissime associazioni di categoria e dalle sigle sindacali. Queste le sue parole: “Sono molto soddisfatto per l’approvazione a larghissima maggioranza in Commissione Istruzione e Cultura del Senato del disegno di legge sugli Its. Si tratta della prima riforma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prende sempre più forma e sta per diventare legge”.

 

Istituti tecnici superiori, quanto ha stanziato il governo

Il titolare del dicastero (succeduto all’altrettanto contestata Lucia Azzolina) ha aggiunto che “l’investimento che stiamo facendo su questo segmento formativo è strategico per lo sviluppo dell’intero Paese. Il via libera di oggi dimostra l’attenzione comune e la responsabilità condivisa nei confronti del settore”.

Il governo ha stanziato la somma di 1,5 miliardi di euro mettendoli a disposizione del provvedimento per potenziare i percorsi degli studenti con nuovi docenti e figure professionali idonee all’insegnamento, rafforzando la rete tra gli istituti, strutturando il rapporto delle scuole con le Regioni e con il territori, “con l’obiettivo di rendere questa offerta più conosciuta e richiesta tra i giovani”.