Riforma del mercato elettrico approvata dal Parlamento europeo: le novità in bolletta

Il Parlamento europeo approva la riforma del mercato elettrico: tutte le novità in bolletta per i consumatori

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Il Parlamento europeo ha approvato, su proposta della Commissione, la riforma del mercato elettrico. Si tratta di una norma ideata dopo la crisi energetica del 2022 che punta a separare il più possibile le bollette dei consumatori dagli andamenti del prezzo della materie prime a breve termine, in modo da mitigare gli effetti di possibili crisi future.

Tra le misure intraprese da Bruxelles, diverse riguardano direttamente le bollette dei consumatori europei. Sarà infatti possibile sempre scegliere tra un contratto a prezzo fisso e uno a prezzo variabile. Inoltre alle famiglie in condizione di povertà energetica non verrà più staccata la corrente di casa anche in caso di mancati pagamenti.

La riforma del mercato energetico approvata dal Parlamento europeo

Con l’approvazione del Parlamento europeo, la riforma del mercato elettrico è più vicina all’applicazione definitiva. Si tratta di una norma studiata dalla Commissione europea, l’organo di governo dell’Ue, per contrastare gli aumenti di prezzi dovuti alle crisi energetiche come quella del 2022. L’obiettivo era sganciare il più possibile le bollette dei cittadini dalle variazioni di prezzo a breve termine delle materie prime e dell’energia stessa.

La riforma si compone di due atti legislativi. Da una parte c’è un regolamento, quindi una norma che sarà applicata in tutti gli Stati europei allo stesso modo. Dall’altra una direttiva, con cui la Commissione europea dà agli Stati membri alcuni obiettivi vincolanti da raggiungere ma lascia ad ogni governo la facoltà di decidere come riuscirci.

Dal punto di vista politico, Il Consiglio europeo, che riunisce i capi di Stato e di Governo dell’Ue, potrà ora dichiarare che l’Unione si trova in uno stato di crisi energetica su proposta della Commissione. Se approvata, questa misura straordinaria permetterà alla Commissione stessa di regolamentare i prezzi dell’energia svincolandoli dal mercato fino al 70% per le piccole e medie imprese e all’80% per le famiglie.

Le novità per i consumatori in tutta Europa

La nuova riforma del mercato energetico europeo contiene però anche alcune misure che hanno un impatto diretto sulle bollette dei consumatori di tutta l’Ue. D’ora in poi tutti i distributori di energia elettrica saranno obbligati a mettere a disposizione sia un contratto a prezzo variabile, che segue gli andamenti del mercato, sia uno a prezzo fisso. In questo modo si spera di proteggere le famiglie dando loro la possibilità di sganciare le proprie bollette dai prezzi delle materie prime.

Saranno poi completamente vietati sia gli aumenti unilaterali di prezzo della fornitura di energia elettrica che i contratti a tempo determinato. Inoltre, le famiglie definite in stato di povertà energetica non potranno più vedersi la propria fornitura di elettricità interrotta anche in seguito a mancati pagamenti delle bollette.

In Italia il Piano nazionale integrato Energia e Clima definisce la povertà energetica come: “Una difficoltà ad acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici oppure come la condizione per cui l’accesso ai servizi energetici implica una distrazione di risorse (in termini di spesa o di reddito) superiore a quanto socialmente accettabile”.

Gli ultimi dati sull’argomento risalgono a uno studio del 2023 dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica dell’Università di Padova, che considera informazioni del 2021 e calcola che in Italia 2,2 milioni di famiglie si troverebbero in questa situazione.