Quali sono i tipi di università in Italia

Scopri i requisiti e in cosa sono diversi i vari tipi di università che sono presenti in Italia

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Francesca Cimellaro

Avvocato Civilista

Laureata presso l'Università degli Studi di Milano, in seguito alla formazione presso il Foro di Milano, è iscritta all'albo degli avvocati di Varese e si occupa principalmente dell'ambito civilistico.

L’attuale configurazione del sistema universitario in Italia è stato definito a partire dalla Legge 127 del 1997, conosciuta come Legge Bassanini 2, passando poi per i Decreti 509/99 e 270/04. Attraverso queste disposizioni, chiaramente in linea con gli orientamenti dettati dall’Unione Europea, sono stati sanciti i criteri generali secondo i quali ciascuna università italiana ha potuto delineare, mediante regolamento didattico e in completa autonomia, gli ordinamenti dei corsi di studio, ovvero l’offerta formativa da essa proposta agli studenti che scelgono quale facoltà frequentare, gli obiettivi, il quadro generale, le caratteristiche della prova finale che permette di conseguire il titolo, le attività e i crediti formativi riconosciuti per ognuna di esse.

L’autonomia didattica è uno dei capisaldi sui quali si basa l’identità delle università in Italia e non solo. Il sistema universitario cerca inoltre di stare al passo coi tempi e cercare di rispondere alle esigenze fondamentali dei suoi studenti. Esigenze non solo formative ma anche di collegamento con il mondo del lavoro, necessario per dare loro la possibilità di “spendere” il titolo che più o meno lodevolmente e faticosamente hanno conseguito. Vediamo ora nello specifico quali sono le tipologie di università in Italia e le loro caratteristiche.

Tutte le tipologie di università italiane

Secondo quanto previsto dal quadro normativo attualmente in vigore sono considerate università:

  • Università statali;
  • Università private;
  • Università Telematiche;
  • Istituti di Istruzione Superiore;
  • Istituti di Alta Formazione Dottorale;
  • Scuole Superiori Universitarie.

Oggi in Italia ci sono quasi 100 istituti che possono essere considerati per legge università. Il primo tipo di università è senza dubbio quello statale, sostenute direttamente dallo Stato Italiano tramite il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), che rappresentano la maggior parte degli atenei italiani. L’offerta formativa delle università statali è vasta ed articolata, per venire incontro alle ambizioni e alle capacità della totalità degli studenti.

Anche per questo motivo, molti corsi di laurea delle università statali italiane sono a numero chiuso ed è possibile accedervi soltanto dopo aver superato un test d’ingresso. Le università private invece si differenziano dalle statali essenzialmente in quanto sono fondate e amministrate da enti privati. Alcune di queste presentano tuttavia un’offerta formativa molto articolata, al pari di una statale, come per esempio l’Università Cattolica del Sacro Cuore o l’Università Europea di Roma.

Altre università private invece sono per così dire specializzare soltanto in alcune aree di studio (economico-giuridico, medico-sanitario ecc.), un esempio tra tutte l’Università Bocconi di Milano. L’accesso alle università private è quasi sempre vincolato al superamento di un test d’ingresso e a tasse d’iscrizione e di frequenza ben più elevate di una qualsiasi università statale. Una terza tipologia di università è sicuramente quella rappresentata dalle università telematiche, che si sono diffuse anche in Italia in questi ultimi 25 anni, grazie al potenziamento della rete internet.

Questi enti universitari si caratterizzano per l’erogazione della didattica prevalentemente in modalità online tramite lezioni in video conferenza, anche se talvolta non si escludono incontri in presenza. Per quanto riguarda i corsi di laurea a numero chiuso è importante ricordare infine che essi vengono definiti a livello di legge e sono i seguenti:

  • Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria;
  • Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura e corsi finalizzati alla formazione di architetto;
  • Corsi di Laurea delle professioni sanitarie;
  • Laurea in Scienze della formazione primaria;
  • Tutti i nuovi corsi di laurea proposti dalle università.

Le università in Italia: corsi e titoli accademici

All’interno delle università e degli altri istituti di formazione superiore abbiamo visto come l’offerta formativa si articoli in svariati corsi di laurea, suddivisi in vari livelli, che permettono di conseguire relativi titoli accademici secondo determinate categorie:

  • Corso di Laurea. Il primo livello della formazione universitaria ha lo scopo di assicurare agli studenti la possibilità di acquisire la padronanza dei metodi, dei contenuti e delle specifiche conoscenze professionali (se previste) inerenti all’indirizzo formativo scelto. Al livello base della formazione universitaria vi si accede per legge soltanto se si è in possesso di un diploma quinquennale di scuola superiore (scuola secondaria di secondo grado). La stragrande maggioranza dei corsi di laurea si articolano oggi in tre anni, al termine dei quali si ottiene il diploma di Laurea;
  • Corso di Laurea Magistrale (ex Laurea Specialistica). Il secondo livello di formazione universitaria fornisce allo studente una formazione avanzata all’interno dello specifico percorso scelto, ha una durata di 2 anni e permette di conseguire il titolo di Laurea Magistrale solo dopo l’acquisizione di un totale complessivo di 120 crediti formativi e il superamento di un esame finale, o tesi di Laurea;
  • Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico o a percorso unitario. Tutti quei corsi di laurea che non prevedono corsi triennali, che infatti appena introdotti si chiamavano corsi di laurea breve, mantengono una durata complessiva di 5-6 anni. Stiamo parlando dei corsi di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina Veterinaria, Farmacia, Chimica e tecnologie farmaceutiche, Architettura, Ingegneria edile, Architettura e Giurisprudenza. Come per le triennali è richiesto per poter accedere il diploma quinquennale di scuola superiore e al termine del corso è rilasciato il diploma di Laurea Magistrale;
  • Master. Al termine della Laurea Magistrale il percorso formativo degli studenti può proseguire conseguendo un Master, che può essere di primo o di secondo livello. Il Master Universitario di Primo Livello dura complessivamente 1 anno e serve almeno un diploma di Laurea Triennale per potervi accedere. Per frequentare un Master di Secondo Livello bisogna aver conseguito invece il diploma di Laurea Magistrale. Tra i Master di Secondo Livello si ricordano i Corsi di Perfezionamento Scientifico e di Alta Formazione Permanente e Ricorrente;
  • Specializzazione. Relativi soprattutto al perfezionamento e all’approfondimento di specialità mediche, legali o propedeutiche all’insegnamento nella scuola secondaria, la durata dei corsi di Specializzazione varia secondo i regolamenti didattici o le direttive europee. Per accedervi è necessario aver conseguito almeno un diploma di Laurea triennale. Il titolo rilasciato è quello di Specialista;
  • Dottorato di Ricerca. Istituiti e banditi in autonomia da qualsiasi istituto universitario, i dottorati durano dai 3 ai 4 anni, è necessaria la Laurea Magistrale per accedervi. Al termine si consegue il titolo di Dottore di Ricerca.