Scadenza Imu, quando pagare la prima rata: stangata da 9,7 miliardi

Con la scadenza della prima rata dell'Imu si avvicina e milioni di italiani si troveranno a dover pagare in totale quasi 10 miliardi di euro per la tassa sulla proprietà della casa

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 13 Giugno 2025 11:05

Il 16 giugno scade il termine per il pagamento della prima rata dell’Imu, l’imposta municipale unica, la principale tassa sulla casa in Italia. La devono pagare i proprietari di seconde case, tranne alcune eccezioni, e il suo importo varia molto a seconda del comune in cui si trova l’abitazione e della casa stessa.

La seconda rata verrà versata a dicembre, ma esiste anche la possibilità di pagare la tassa in una rata unica, immediatamente, anche se questa opzione non presenta nessun particolare vantaggio dal punto di vista economico.

Imu in arrivo, stangata da quasi 10 miliardi

In Italia i proprietari di case che dovranno pagare l’Imu sono circa 25 milioni. In totale, ogni anno, l’imposta sulla proprietà della casa raccoglie 19,4 miliardi di euro. Il 16 giugno, data di scadenza della prima rata, ne saranno quindi raccolti almeno 9,7 miliardi, ai quali si aggiungeranno i versamenti dei contribuenti che decideranno di anticipare la seconda rata, dovuta invece a dicembre.

Questi fondi sono cruciali per i conti dei comuni. L’Imu è la principale risorsa alla quale i municipi possono attingere per finanziarsi. Il suo pagamento quindi è fondamentale per il funzionamento dei servizi comunali, dalla gestione dei rifiuti alla manutenzione delle strade. L’Imu però è anche una delle tasse più evase in Italia.

Il dato varia molto tra regione e regione. Nel 2024, è la Calabria ad avere il valore più alto di evasione dell’Imu, il 39,6%, seguita dalla Campania, 33,5%, e dalla Sicilia, 33,2%. Situazione opposta al Nord, dove invece le percentuali di evasione rasentano il 10%. Questo fenomeno accentua il divario di offerta di servizi tra i cittadini delle regioni settentrionali e quelli delle regioni meridionali.

Quando e come si paga l’Imu

L’Imu è imposta in genere sulla seconda casa di proprietà. La normativa in realtà prevede il pagamento da parte di chi è:

  • proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;
  • titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (ma solo nel caso di abitazione di lusso);
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

La prima casa a uso di abitazione principale è una delle eccezioni al pagamento dell’Imu, a meno che non sia considerata di lusso. Il pagamento avviene in due rate, a giugno e a dicembre, ma può essere eseguito anche interamente a giugno.

Le esenzioni

L’esenzione per la prima casa è permanente, ma esistono anche esenzioni speciali, derivate da situazioni di particolare difficoltà o disagio dei proprietari di case in territori che sono stati colpiti da catastrofi naturali. Nel 2025, queste esenzioni riguardano le abitazioni rese inagibili dai terremoti in Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio.

Sono inclusi in questo elenco anche gli edifici che si trovano nei Campi Flegrei e sono stati danneggiati e resi inagibili dai recenti eventi sismici che hanno colpito l’area. Per tutti questi casi, il pagamento dell’Imu è rimandato a dicembre 2025.