Il ddl Concorrenza sarà discusso lunedì in consiglio dei ministri e conterrà una norma che riguarderà i dehors, le strutture semi permanenti esterne che bar e ristoranti hanno installato, spesso su terreno pubblico, durante la pandemia. La legge che li regola è provvisoria, ma l’esecutivo punta a renderla definitiva, anche se non già con questa legge.
I dehors erano stati autorizzati dal Governo Conte durante la pandemia da Covid-19, per permettere ai locali di ospitare i propri clienti all’esterno e controbilanciare la riduzione di capienza obbligatoria per legge al fine di ridurre i contagi tramite il distanziamento sociale.
Il ddl Concorrenza e la legge salva dehors
Il Governo discuterà in consiglio dei ministri il ddl Concorrenza, tra le norme necessarie da portare a termine secondo il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Una delle misure che potrebbe essere inserita all’interno del testo c’è anche un’ulteriore proroga della legge sui dehors, le strutture esterne dei bar e dei ristoranti semi permanenti e spesso installate su terreno pubblico.
I dehors erano stati un importante mezzo di mitigazione delle misure restrittive durante il Covid-19. Il distanziamento sociale aveva imposto un limite molto basso di persone che potevano sostare all’interno dei locali. Per compensare, il governo aveva approvato quindi la possibilità di installare strutture semi permanenti esterne, che permettevano di ospitare un numero maggiore di clienti.
Successivamente la norma era stata prorogata di volta in volta e i dehors non erano stati più rimossi. Il Governo sembra intenzionato a un’ulteriore proroga da inserire nel ddl Concorrenza, ma successivamente Giorgia Meloni vorrebbe renderla permanente, in modo da stabilizzare definitivamente la situazione e dare maggiore sicurezza ai gestori dei bar e dei ristoranti che avevano approfittato della legge durante la pandemia.
Le altre norme del ddl Concorrenza
Non solo i dehors nel ddl Concorrenza che il Governo sta elaborando. Diverse le misure previste per continuare a realizzare il Pnrr, da nuove norme sulle Startup a tre decreti legislativi sulla delega fiscale. La più discussa però è quella che facilita il passaggio da una compagnia assicurativa all’altra. Tra le modifiche previste anche una che riguarda i dati della scatola nera.
Contestano la norma i consumatori con Assoutenti: “La scatola nera era stata introdotta col Codice delle assicurazioni per ridurre le frodi, ora invece viene usata prevalentemente per costruire i prezzi delle polizze Rc auto rischiando di distruggere il sistema della mutualità tra assicurati” afferma Stefano Mannacio, responsabile del settore assicurazioni dell’associazione dei consumatori.
“Sistemi come la portabilità delle polizze possono essere utili per aumentare la concorrenza tra imprese e la mobilità degli assicurati, ma il problema è che il sistema legislativo che ha introdotto lo strumento della scatola nera è completamente nebuloso. È mostruoso che in Italia siano installate più scatole nere di quelle montate in tutto il mondo” ha continuato Mannacio.
Nemmeno Federcarrozieri sembra essere favorevole alle nuove norme: “In tema di legge sulla concorrenza, più che concentrarsi sulle scatole nere, governo e Parlamento farebbero bene ad impegnarsi contro le pratiche scorrette delle imprese assicuratrici che restringono la concorrenza e danneggiano gli assicurati attraverso clausole vessatorie e illegittime”.