Approvato pacchetto da 60mila posti letto per le Università: l’annuncio della ministra Bernini contro il caro affitti

Tra i provvedimenti del nuovo Dl sul Pnrr è incluso anche un finanziamento da 1,2 miliardi di euro per l'housing dedicato agli universitari: obiettivo 60mila posti entro il 2026

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

La ministra dell’Università Anna Maria Bernini annuncia un bando da 1,2 miliardi di euro per trovare una soluzione al caro affitti che rende insostenibile la frequenza dei corsi di laurea per gli studenti e promette 60mila posti letto in più entro il 2026. Allo studio del Mur da diversi mesi, il pacchetto rivolto all’housing universitario è stato inserito tra i 48 articoli del Dl Pnnr 4 approvato in Cdm e prevede misure di semplificazione per la realizzazione di nuovi alloggi per gli Atenei di tutta Italia.

L’annuncio della ministra Bernini

Oggi segniamo una svolta sugli alloggi universitari, tema prioritario del Governo” ha dichiarato la ministra Anna Maria Bernini, annunciando lo stanziamento da 1,2 miliardi di euro.

“Abbiamo messo a punto un pacchetto ad hoc dedicato all’housing – ha spiegato – Il Cdm ha accolto la mia proposta di prevedere la figura di un Commissario straordinario per gli alloggi universitari, un soggetto attuatore che integrerà le competenze del Mur accelerando così la realizzazione dei posti letto”.

“Individuerò già nei prossimi giorni questa figura – ha assicurato Bernini – che farà anche da elemento di congiunzione con gli altri ministeri, la Struttura di missione Pnrr della Presidenza del Consiglio e gli Enti locali. Un soggetto altamente specializzato che coordinerà le politiche di housing attraverso procedure semplificate”.

“Sempre oggi – ha aggiunto – a completamento di questo pacchetto, il Mur ha pubblicato l’avviso per realizzare i 60mila nuovi posti letto entro il 2026 previsti dal Pnrr. È un target ambizioso, una sfida che vogliamo vincere” (qui avevamo riportato l’annuncio di oltre 50mila posti letto contro il car affitti).

“Finalmente il nostro Paese si dota di una politica sulle residenze universitarie dopo anni di lentezze e ritardi” ha detto in conclusione la responsabile del dicastero dell’Università (qui avevamo riportato le nuove date del test di Medicina, oggetto della riforma del Mur).

Il pacchetto per i posti letto agli universitari

Sul proprio sito il Mur ha reso noti i dettagli del bando appena pubblicato, nel quale si prevede un ampliamento ai soggetti pubblici della platea dei costruttori e gestori che potranno realizzare gli alloggi universitari, superando la normativa attuale che stabiliva come soltanto il privato convenzionato con le Pa.

Per la realizzazione delle residenze universitarie sarà rafforzata la collaborazione con l’Agenzia del Demanio, alla quale Università, Enti di ricerca ed Enti regionali per il diritto allo studio potranno appoggiarsi.

Ai proprietari degli immobili, inoltre, è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta e sono dirette anche delle agevolazioni fiscali. “Se aumenta il valore della rendita catastale dell’immobile a seguito del mutamento della destinazione d’uso – sottolinea il ministero – l’incremento non concorre ai fini della determinazione della tassazione sugli immobili e delle imposte ipotecarie e catastali”.

Il cambiamento della destinazione d’uso degli immobili in studentati, con un vincolo di 12 anni, sarà sempre ammesso e più semplice, con gli interventi che potranno essere comunicati attraverso una segnalazione certificata di inizio attività (Scia).

Il bando da 1,2 miliardi di euro è diretto alla costruzioni di immobili da almeno 20 posti letto ciascuno, situati nelle immediate prossimità delle sedi universitarie o comunque in zone ben collegate tramite il trasporto pubblico.

“Il contributo economico – spiega il ministero – verrà erogato in un’unica soluzione e sarà pari a circa 20mila euro a posto letto.”

Gli alloggi dovranno essere rivolti, per non meno del 30 per cento, “agli studenti meritevoli e provenienti da famiglie a basso reddito” e i canoni destinati alla struttura in linea con i bandi degli Enti per il diritto allo studio, in ogni caso con tariffe inferiori almeno del 15 per cento rispetto ai valori medi di mercato, per la durata di 12 anni.

Gli studenti saranno individuati tramite le graduatorie regionali. La restante parte dei posti letto sarà destinata a tutti gli altri studenti, sempre su criteri di merito.